ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01907

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 540 del 19/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01907
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Sabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

   TERZONI, AGOSTINELLI, CECCONI, DAGA, DE ROSA, MANNINO, ZOLEZZI, BUSTO, MICILLO, VIGNAROLI, SPESSOTTO, DE LORENZIS, LIUZZI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, NICOLA BIANCHI e CARINELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   sono state pubblicate alcune anticipazioni del rapporto annuale curato da Legambiente per la Campagna Pendolaria che verrà pubblicato a gennaio 2016;
   queste anticipazioni riguardano l'analisi della situazione di maggiore disagio sulle linee ferroviarie italiane;
   a livello nazionale, dal rapporto emerge un'Italia sempre più divisa in due, tra un'alta velocità davvero veloce e un servizio locale fatto di pochi treni, troppo vecchi ma sempre più costosi, che spingono i pendolari a ricorrere all'auto privata;
   nel report si legge come «Le ragioni della situazione che vivono i pendolari sono chiare. I treni sono troppo vecchi. In Italia attualmente sono circa 3.300 i treni in servizio nelle regioni con convogli di età media pari a 18,6 anni, con differenze però rilevanti da regione a regione. I treni sono pochi. Dal 2010 a oggi, complessivamente, si possono stimare tagli pari al 6,5 per cento nel servizio ferroviario regionale proprio quando nel momento di crisi è aumentata la domanda di mobilità alternativa più economica rispetto all'auto, anche se con differenze tra le diverse regioni. Tra il 2010 e il 2015 il taglio ai servizi ferroviari è stato pari al 26 per cento in Calabria, 19 per cento in Basilicata, 15 per cento in Campania, 12 per cento in Sicilia. Mentre il record di aumento del costo dei biglietti è stato in Piemonte con +47 per cento, mentre è stato del 41 per cento in Liguria e del 25 per cento in Abruzzo e Umbria, a fronte di un servizio che non ha avuto alcun miglioramento. Manca totalmente una regia nazionale rispetto a un tema che non può essere delegato alle regioni senza controlli. Anche perché da Berlusconi a Renzi, chi è stato al Governo in questi anni ha una forte responsabilità rispetto alla situazione che vivono i pendolari. Rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25 per cento con la conseguenza che le regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, hanno effettuato in larga parte dei casi tagli al servizio e aumento delle tariffe»;
   del rapporto sono state diffuse anche alcune anticipazioni con la classifica delle peggiori dieci linee ferroviaria di Italia: il collegamento Orte-Fabriano, che rappresenta una grossa fetta del collegamento tra Roma e Ancona, figura al nono posto;
   la direttrice Orte-Falconara è una delle poche linee trasversali della rete ferroviaria italiana, l'unica nel Centro Italia che, attraversando l'Appennino centrale lungo un itinerario che va da est ad ovest, collega la linea Roma-Firenze con la direttrice adriatica rispettivamente in corrispondenza di Orte e di Falconara Marittima e intercetta il collegamento umbro verso Perugia, che prosegue verso la Toscana, nella stazione di Foligno;
   oltre ad essere una linea ad alta frequentazione per il trasporto passeggeri è anche una via strategica per il traffico delle merci che arrivano nel porto di Ancona;
   nel rapporto di Legambiente riguardo a questa linea si legge che: «Su questa linea i pendolari lamentano da anni i continui disagi a causa di guasti dei treni, quelli agli scambi prima della stazione di Orte e poi di Terni ed i ritardi accumulati spesso per i problemi alla linea direttissima Firenze-Roma che si ripercuotono in Umbria. La linea di 140 chilometri mostra le maggiori criticità durante l'inverno, per la pioggia, il gelo ed in alcuni casi a causa delle foglie che creano problemi di aderenza delle ruote del locomotore sulla rotaia. Ma ciò è impensabile se immaginiamo la potenza che hanno oggi i locomotori in servizio. Tutto questo scatena una serie di ritardi in particolare sui treni diretti verso Roma durante la mattina (che viaggiano a una media di velocità di 70 km/h), e di conseguenza pieni di pendolari, con i gravissimi disagi che si possono immaginare per migliaia di persone. Ad esempio il RV 2477, primo treno verso la Capitale, vede la massiccia presenza di pendolari tra Terni e Narni, ma quando il transito avviene in ritardo, i viaggiatori si trovano con il convoglio affollato ed in condizioni di viaggio critiche. Notevoli problemi sono creati dall'inadeguatezza della infrastruttura ferroviaria in Umbria ed in particolare di questa linea che in alcuni tratti è a binario unico. I lavori di raddoppio sono in ritardo cronico, ormai da anni, specialmente nel tratto Spoleto/Campello del Clitunno, mentre dal punto di vista del materiale rotabile i vagoni risultano obsoleti, creando ritardi assurdi e tempi di percorrenza lunghissimi. Bisogna poi procedere col raddoppio della Foligno-Terontola e velocizzare così gli attuali treni regionali. Questi interventi renderanno possibile un collegamento, tramite interscambio a Perugia, Terontola, Ponte San Giovanni, Foligno, Terni e Orte, con i servizi che si svolgono sulla altre linee ferroviarie (UmbriaMobilità inclusa) per raggiungere Umbertide, Città di Castello, Marsciano, Todi e altre città dell'Umbria. Infine va segnalata una serie di disagi alla stazione di Spoleto che è una delle poche su questa linea con il marciapiede tra il secondo e il terzo binario non dotato di pensilina, con gli annunci sonori spesso non sono funzionanti e senza parcheggio di scambio per chi raggiunge la stazione in auto»;
   l'inizio dei lavori lungo la tratta in alcuni casi risale al 2000 e gli stessi si protraggono tra una sospensione e l'altra a causa delle difficoltà finanziarie delle ditte che si sono succedute nel tempo. Dal 2011 esiste un progetto preliminare approvato da CIPE per il potenziamento di tale direttrice che, si legge dal sito di Rete ferroviaria italiana, passa attraverso l'aumento della capacità di trasporto, la riduzione dei tempi di percorrenza e l'eliminazione delle interferenze con la viabilità stradale, ha l'obiettivo di consentire il rafforzamento dell'offerta ferroviaria. Tutto ciò affinché il trasporto su rotaia possa diventare una valida alternativa al trasporto su gomma, con i conseguenti benefici sia per l'utente finale che per l'ambiente;
   ad essere in grave ritardo sono soprattutto i lavori di raddoppio della tratta Spoleto-Campello, il raddoppio della tratta Foligno-Fabriano e il raddoppio della tratta PM228-Castelplanio –:
   se il Ministro interrogato intenda fornire ogni elemento utile circa lo stato di avanzamento dei cantieri dei lavori dei diversi lotti che interessano la tratta ferroviaria Falconara-Orte;
   se sia in grado di ipotizzare un cronoprogramma rispetto agli interventi che ancora devono essere avviati sulla stessa tratta;
   quali siano le iniziative di competenza che il Ministro intende mettere in atto, anche in accordo con le regioni interessate, per ovviare ai continui disagi che i viaggiatori della tratta sono costretti a subire con cadenza quasi quotidiana. (3-01907)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

rete ferroviaria