ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 519 del 11/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01848
presentato da
MARTELLA Andrea
testo di
Mercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

   MARTELLA e MOGNATO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la proposta di relazione della Commissione bicamerale d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, attualmente all'esame della stessa, dedica un apposito capitolo alla bonifica di Porto Marghera, uno dei principali siti industriali del nostro Paese;
   nella suddetta relazione viene riportato che fino ad oggi sono stati spesi per il processo ancora incompleto di bonifica dell'area circa 781 milioni di euro e che «il mancato completamento di tali opere sta provocando il progressivo indebolimento anche dei tratti terminali delle strutture già realizzate e sta mettendo in serio dubbio la bontà complessiva degli interventi finora realizzati, che sono stati eseguiti non a regola d'arte. Ciò significa che, se non verranno reperiti nuovi fondi per completare sia i marginamenti delle macroisole, sia il sistema di depurazione delle acque di falda, rischiano di essere dispersi tutti gli oneri suora sostenuti dallo Stato, con i fondi di varia provenienza»;
   si tratta di parole forti che evidenziano criticità rilevanti e che investono una serie di responsabilità sia sui lavori di bonifica sia sul futuro della messa in sicurezza ambientale dell'area;
   emerge dalla relazione che l'inquinamento continua ad essere alimentato proprio dai tratti che non sono stati bonificati e che dunque se non si provvederà in fretta, rischia di essere compromesso tutto lavoro svolto fino ad oggi;
   mancano circa 3,5 chilometri di «marginamenti» e di rifacimento sponde, pari al 6 per cento, ma di un tratto determinante per l'intero processo di bonifica il cui mancato completamento porterebbe conseguenze davvero paradossali;
   la riqualificazione industriale, che riguarda 2.000 ettari di insediamenti produttivi, commerciali e terziari, canali navigabili e bacini, porto commerciale e infrastrutture, che fanno, di Porto Marghera, una delle più grandi zone industriali costiere d'Europa e per la quale lo Stato ha reso disponibili 153 milioni, non potrà mai partire senza il completamento della bonifica;
   si pone infatti il problema della destinazione delle somme vincolate dall'accordo di programma, sottoscritto l'8 gennaio 2015, nonché delle altre somme messe a disposizione dallo Stato, finalizzate alla reindustrializzazione del sito di Porto Marghera;
   per il completamento dei tratti citati in premessa occorrerebbero ancora circa 256 milioni di euro;
   a questo bisogna inoltre aggiungere il rischio di conseguenze sul piano giudiziario di contenziosi, poiché il mancato completamento delle opere di bonifica espone lo Stato, rispetto agli atti transattivi finora conclusi in cui lo Stato stesso si è impegnato a provvedere alla messa in sicurezza e alla bonifica della falda nelle aree in concessione o di proprietà dei privati –:
   alla luce delle considerazioni esposte nell'atto della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, quali iniziative il Governo intenda intraprendere con la massima urgenza, per favorire, per quanto di competenza, il completamento del processo di bonifica nelle aree, tuttora, inquinate, al fine di non solo di non compromettere il rilevante, anche dal punto di vista finanziario per le casse pubbliche, investimento per la messa in sicurezza ambientale del sito e scongiurare i potenziali contenziosi, ma anche di evitare che tutto ciò si ripercuota negativamente sul processo di rilancio del sito legati all'accordo di programma siglato circa un anno fa. (3-01848)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

edificio per uso industriale

spese processuali