ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01837

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 518 del 10/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: COSTANTINO CELESTE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/11/2015
Stato iter:
11/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/11/2015
Resoconto COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 11/11/2015
Resoconto DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 11/11/2015
Resoconto COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/11/2015

SVOLTO IL 11/11/2015

CONCLUSO IL 11/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01837
presentato da
COSTANTINO Celeste
testo presentato
Martedì 10 novembre 2015
modificato
Mercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

   COSTANTINO, FAVA, SCOTTO, FRANCO BORDO, PELLEGRINO, ZARATTI, AIRAUDO, PLACIDO, FASSINA, RICCIATTI, CARLO GALLI, FERRARA, D'ATTORRE, MARCON, DURANTI, PIRAS, FRATOIANNI, MELILLA, QUARANTA, DANIELE FARINA, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, KRONBICHLER, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, SANNICANDRO, ZACCAGNINI e FOLINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il Presidente del Consiglio dei ministri ha recentemente confermato la volontà di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina e, come evidenziato dalla stampa nazionale in questi giorni (http://www.huffingtonpost.it), una fonte di Governo avrebbe dichiarato a microfoni spenti che «Renzi aveva di fronte due strade. O chiedere all'Anticorruzione di Cantone, che chissà come mai si occupa di tutto tranne che dello Stretto, di andare a vedere come si è creato un immane debito per lo Stato o riaprire il dialogo con Salini. Il Premier ha scelto la seconda, riaprendolo informalmente negli ultimi mesi. E il dossier ponte sullo Stretto è stato affrontato anche nei viaggi in Cina, da sempre si parla di capitali cinesi nell'operazione ponte, e in Sud America, dove, tra i rappresentanti di varie imprese, c'erano anche quelli di Impregilo.»;
   tale notizia appare di eccezionale gravità, anche alla luce delle innumerevoli occasioni in cui vari rappresentanti del Parlamento hanno chiesto al Governo di fornire elementi di chiarificazione non solo in relazione all'ammontare delle penali, ma anche alle oscure vicende connesse alla realizzazione del ponte sullo Stretto;
   uno dei principali motivi addotti, da sempre, dal Ministro dell'interno, l'onorevole Angelino Alfano, per sostenere la realizzazione dell'opera è che piuttosto che pagare delle penali sarebbe preferibile costruire il ponte;
   pur tuttavia, le principali associazioni ambientaliste italiane (Fai-Fondo ambientale italiano, Italia nostra, Legambiente, Man-Associazione ambientale per la natura, Wwf), che da anni seguono l'annosa vicenda legata al ponte sullo Stretto di Messina ritengono che non debba essere pagata nessuna penale, tanto che già un anno fa, e segnatamente il 3 ottobre 2014, avevano inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e all'allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, per chiedere un incontro finalizzato a discutere delle presunte penali richieste per la mancata realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, dove si legge: «Le scriventi associazioni – da sempre interessate alle vicende del ponte sullo Stretto di Messina (un'opera il cui costo al 2012 era di 8,5 miliardi di euro e nel 2012 si aggirava attorno ai 6,2 miliardi di euro) – hanno avuto, proprio a questo proposito incontri il 29 gennaio 2014 con il commissario liquidatore della Stretto di Messina spa, consigliere Vincenzo Fortunato, e il 20 febbraio 2014 con il capo di gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Giacomo Aiello, e con il responsabile della struttura di missione delle infrastrutture strategiche dello stesso Ministro, Ercole Incalza, da cui è emersa la comune convinzione che, alla luce dei rapporti contrattuali tra Sdm spa (società Stretto di Messina spa e il general contractor), non ci sia alcuna penale da pagare. Infatti, vale la pena specificare che all'articolo 11.19 del contratto 2006 si fanno decorrere i 540 giorni dalla consegna da parte del general contractor al soggetto aggiudicatore (Sdm spa) del “progetto definitivo completo di tutti documenti e delle integrazioni eventualmente richieste”, con l'obbligo in caso di inadempienza di far scattare quanto previsto dall'articolo 44.3 sempre del contratto 2006 nel quale si prevede obbligo di pagare al general contractor solamente le prestazioni correttamente eseguite al momento del recesso, nonché un aggravio del 10 per cento rispetto alla somma totale delle prestazioni. È evidente quindi che il progetto definitivo non può essere considerato “completo” se mancano le “integrazioni richieste”, che sono quelle che si hanno nell'ulteriore fase della procedura di valutazione di impatto ambientale sul progetto definitivo, come viene stabilito dall'articolo 185, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006. Il fatto che non sia mai stato consegnato un progetto definitivo completo viene confermato dall'allora amministratore delegato di Sdm spa e di Anas spa Pietro Ciucci nella sua lettera del 9 novembre 2011 (prot. U 2011-1128) in risposta alle richieste di chiarimento in merito al “pef” contenute in una lettera del 25 ottobre 2011 delle associazioni ambientaliste (ns. prot. DG443/11 SLcp-wwfi), in cui letteralmente si dice nell'ultima pagina, primo capoverso: “in ordine al progetto definitivo dell'opera, sono state avviate e sono attualmente in corso di svolgimento, ai sensi di legge, la procedura volta al rilascio della valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in relazione alle varianti introdotte al progetto preliminare e quella per le determinazioni della conferenza dei servizi, entrambe propedeutiche alla finale deliberazione del Cipe sul progetto medesimo”. Peraltro, la situazione non cambia, nella sostanza, anche se si prende in considerazione l'articolo 5.2 dell'atto integrativo 2009 del contratto 2006. Il richiamato articolo dell'atto integrativo 2009, che fa salvi gli articoli da 11.16 a 11.20 del contratto 2006 (e quindi anche l'articolo 11.19), introduce una nuova “fattispecie” e quindi, nella sostanza, un nuovo motivo di recesso, che fa partire i 540 giorni dal momento consegna da parte del general contractor a Sdm spa del “progetto definitivo dell'opera intera” e, a fronte di inadempienza da parte del Cipe, stabilisce che sia riconosciuto ad Eurolink il pagamento delle spese sino a quel momento sostenute, più un 5 per cento di indennizzo sulle spese sostenute. Ma la definizione di “progetto intero”, usata nell'articolo 5.2 dell'atto integrativo 2009, non supera comunque la definizione del “progetto definitivo completo di tutti i documenti e delle integrazioni eventualmente richieste” dell'articolo 11.19 del contratto 2006, come viene ammesso tra le righe dallo stesso Ciucci nella lettera dell'ottobre 2011. La sostanza è che il general contractor Eurolink non ha mai consegnato alla Sdm spa un progetto definitivo “intero” o “completo” che dir si voglia che abbia accolto le integrazioni richieste di una procedura di valutazione di impatto ambientale alla fine della quale si è deciso di non decidere. E soprattutto – è evidente – che a carico dello Stato non c’è alcuna penale da pagare». E infine: «Di questo vorremmo parlare con lei, disponibili anche a fornirle la documentazione in nostro possesso, conosciuta dai Ministeri competenti, a suffragio delle nostre valutazioni e indicazioni di prospettiva»;
   a questa lettera il Governo non ha mai dato risposta e, ad avviso degli interroganti, proprio non si comprendono le ragioni di tale atteggiamento, quando sarebbe quanto mai utile almeno capire se il Governo sia in grado di convenire con le valutazioni espresse dal consigliere Vincenzo Fortunato, il capo di gabinetto Giacomo Aiello e l'ex responsabile della struttura di missione delle infrastrutture strategiche Ercole Incalza, pure considerato che il Sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro, rispondendo ad un'interrogazione a risposta immediata svolta in Commissione VIII (ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei deputati dall'onorevole Serena Pellegrino aveva affermato che da parte del Governo «non c’è alcuna volontà di tenere segreto alcun elemento del contenzioso fra lo Stato e il consorzio Eurolink, facendo ovviamente salvo il fatto che la quantificazione dell'ammontare delle penali che lo Stato dovrebbe pagare può essere fatta solo in sede giudiziale»;
   di fatto, invece, è accaduto che, pure durante la recente discussione delle mozioni sul sistema dei trasporti della regione Calabria e la riattivazione del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, il Governo abbia chiesto esplicitamente l'espunzione di tutti gli impegni delle mozioni presentate da Forza Italia e Lega Nord che chiedevano semplicemente di chiarire l'eventuale stanziamento di ulteriori risorse, anche a copertura degli oneri derivanti da procedure di contenzioso con riferimento alla realizzazione del ponte sullo Stretto. Ciò appare agli interroganti alquanto anomalo: infatti, non si comprende, se si è consapevoli di incorrere nel pagamento di eventuali penali, per quali motivi non ci si impegni formalmente a informare il Parlamento sullo stanziamento delle necessarie risorse per farvi fronte –:
   se il Ministro interrogato intenda chiarire gli intendimenti del Governo in relazione a quanto descritto in premessa, quali azioni siano state eventualmente attivate, pure informalmente, per favorire la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e quali elementi si intendano fornire al Parlamento al fine di chiarire l'eventuale stanziamento di risorse, anche a copertura degli oneri derivanti da procedure di contenzioso, con riferimento alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. (3-01837)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

impatto ambientale

contratto