ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01815

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 514 del 03/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: TOTARO ACHILLE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 03/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 03/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/11/2015
Stato iter:
04/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2015
Resoconto TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/11/2015
Resoconto MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 04/11/2015
Resoconto TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2015

SVOLTO IL 04/11/2015

CONCLUSO IL 04/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01815
presentato da
TOTARO Achille
testo presentato
Martedì 3 novembre 2015
modificato
Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

   TOTARO, RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA, MAIETTA, GIORGIA MELONI, NASTRI e TAGLIALATELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi una proposta di regolamento volta a semplificare le procedure di commercializzazione di nuovi alimenti, prevedendo che la relativa autorizzazione non sarà più affidata ai singoli Stati ma direttamente alla Commissione europea;
   tra i cibi interessati dalla proposta rientrano alimenti esotici, quali alghe e insetti, tra cui cavallette, formiche, scorpioni ed altri, come anche prodotti alimentari frutto di tecnologie innovative o preparati utilizzando ingredienti nuovi, tra cui alcuni coloranti, nonché quelli derivati dalla discendenza di animali clonati, in attesa che la Commissione europea intervenga con una legislazione ad hoc;
   negli anni le rigide normative sui cibi imposte dall'Unione europea ai propri Stati membri hanno messo fuori legge, per un periodo di tempo limitato oppure per sempre, diversi alimenti e piatti tipici della tradizione culinaria italiana;
   nel luglio 2001, per far fronte alla cosiddetta emergenza mucca pazza, sono stati proibiti la pajata e l'ossobuco alla piemontese e tali restrizioni sanitarie sono ancora mantenute, nonostante l'Organizzazione mondiale per la sanità animale nel giugno 2013 abbia ufficialmente sancito per l'Italia il nuovo stato sanitario di «trascurabile» rispetto all'encefalopatia spongiforme bovina (bse);
   nel giugno 2010, invece, sono entrate in vigore le nuove norme sulla pesca dell'Unione europea, che, di fatto, hanno fatto sparire dalle tavole degli italiani specialità della tradizione gastronomica regionale, con il divieto di pesca-raccolta dei molluschi a distanza inferiore di 0,3 miglia marine dalla battigia dove si concentra il 70 per cento delle vongole ed il 100 per cento delle telline e dei cannolicchi;
   di contro, l'Unione europea ha permesso negli anni la commercializzazione di vino senza uva, cioccolato senza cacao ed è di pochi mesi fa la notizia della diffida inviata all'Italia dall'Unione europea per l'eliminazione del divieto dell'utilizzo di latte in polvere e simili per la fabbricazione di formaggi, yogurt o latte, mentre in tutta Europa circolano liberamente imitazioni low cost del parmigiano;
   le decisioni sui cibi adottate in ambito europeo sono ispirate da una tendenza eccessivamente «livellatrice» che, in ossequio al rigido rispetto di norme sanitarie comuni a tutti, alla riduzione degli sprechi e alla necessità di aprire il mercato alimentare europeo anche a quei Paesi dove, per motivi geografici e climatici, l'agricoltura non ha molto spazio, hanno determinato un appiattimento verso il basso delle normative;
   questo atteggiamento danneggia i Paesi come l'Italia che vantano una secolare tradizione agricola ed enogastronomica –:
   quali iniziative intenda assumere in ambito europeo al fine di salvaguardare le produzioni agricole e i cibi tipici italiani, anche con riferimento alla tutela del made in Italy. (3-01815)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

malattia animale

formalita' amministrativa