ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01722

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 489 del 24/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 24/09/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01722
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo presentato
Giovedì 24 settembre 2015
modificato
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

   ZACCAGNINI, KRONBICHLER, PELLEGRINO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
in data 25 luglio, 2014, il quotidiano on line «Radiogiornale» riportava la seguente lettera a firma di Dr. Gian Piero Baldi, Presidente Associazione «Bio Ambiente cura e salvaguardia del territorio di Tarquinia e dell'Alto Lazio», Medico ISDE (Associazione internazionale medici per l'ambiente – ISDE Italia), dal titolo: «La morte dagli impianti a biogas: il Botulismo» nella quale si descriveva come: «Quale Presidente dell'Associazione Bio Ambiente, vi scrivo in merito alla realizzazione dell'impianto a Biogas a Tarquinia, proposto dal Consorzio Pellicano ed attualmente in corso di Valutazione di Impatto Ambientale presso la Regione Lazio, [...] il botulismo è una malattia mortale legata ad un batterio chiamato Clostridium botulinum che è usualmente presente nel digestato (rifiuto finale della digestione batterica anaerobica) delle centrali a biogas. È stato infatti riscontrato che il ciclo di digestione di queste centrali non neutralizza completamente la carica batterica del materiale organico che vi entra. Ciò significa che alla fine del ciclo di digestione, il batterio è ancora presente nel digestato che viene troppo spesso comunemente usato come fertilizzante per il terreno e quindi disperso sul territorio. Il botulismo è provocato da una neurotossina, prodotta dal Clostridium botulinum, che provoca una paralisi flaccida dei muscoli, in conseguenza alla mancanza di trasmissione nervosa con evoluzione fatale per il soggetto intossicato. Già nel maggio del 2011 la più importante rivista germanica di fauna, caccia e cinofilia dedicò alla questione un'inchiesta con il titolo shock: Tod aus der biogasanlage che tradotto significa: La morte dagli impianti a biogas. Il Prof. Boehnel dell'Università di Gottinga ha dimostrato come la presenza di Clostridium botulinum e di altri patogeni nei digestati possa verificarsi in quantità molto pericolose. Mentre le condizioni (temperature, pH, e altro) della massa del digestore possono essere note e controllate nulla si sa di quanto accade nel «cappellaccio» al di sopra della massa e sul fondo del «bio» digestore, dove le condizioni di crescita per il Clostridium botulinum diventano favorevoli. La Germania aveva investito sul biogas molto prima dell'Italia, pertanto è stato possibile effettuare molti studi epidemiologici. Da detti studi risulta che la mappa della dislocazione delle centrali a biogas sia correlata sul territorio tedesco alla manifestazione di numerosi casi di botulismo. Tale grave patologia può provocare ed ha provocato la morte di numerosi animali selvatici e di allevamento. L'infezione può essere acuta, oppure cronica. Nel primo caso si ha la moria, anche in pochi giorni, dell'animale o degli animali colpiti. Nel secondo caso, la malattia può durare mesi.[...] a Trebaseleghe (Padova) nel maggio 2013, si è verificata una moria di 50 vacche a causa di intossicazione da botulino. Il contagio e la moria di animali ha comportato il sequestro di tale allevamento ad opera dell'Azienda Sanitaria Locale. A 4 chilometri dall'azienda agricola erano in funzione 4 centrali a Biogas;
da un approfondimento sul tema ambientale degli impianti a biogas e biomassa è emerso che molte delle norme che disciplinano i procedimenti autorizzativi di tali impianti sono state dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale, dal Consiglio di Stato, dalla Unione europea;
si veda la sentenza n. 93/2013 del 22 maggio 2013 della Corte costituzionale che «boccia» in quanto incostituzionale l'esclusione degli impianti a biogas dalla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA sancita dalla legge della regione Marche del 26 marzo 2012, n. 3 (ovvero l'esclusione in base alla sola soglia dimensionale degli impianti a biogas dalle valutazioni ambientali previste dalla legge per tutelare ambiente, salute, diritto all'informazione ed alla azione nei procedimenti, e tutti gli altri diritti dei cittadini, come riferito dalla direttiva 2011/92/UE in materia di VIA). Su questo tema anche diverse sentenze del Consiglio di Stato tra cui la n. 1324 del 5 marzo 2013 e la n. 175/2012 dalle quali si deduce che la realizzazione di impianti di questo genere va avviata considerando il contesto dei piani territoriali e, dunque, le caratteristiche di ogni singolo territorio. Un altro elemento di verifica e di riflessione viene dal Commissario europeo all'ambiente Janez Potočnik che risponde all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea Zanoni sugli eventuali effetti tossici del digestato prodotto dagli impianti a biogas, il quale sostiene: «I digestati derivanti dalla produzione di biogas sono considerati rifiuti prodotti, pertanto rientrano nell'ambito di applicazione della normativa sui rifiuti.» Tuttavia, come ha precisato lo stesso Potočnik, «il Centro comune di ricerca sta lavorando sui criteri tesi a stabilire quando un rifiuto cessa di essere tale per i rifiuti biodegradabili sottoposti a trattamento biologico, e il digestato rientra in questa categoria di rifiuti». Significa che «questo lavoro preparatorio potrà portare in futuro all'elaborazione di un regolamento specifico che definirà le circostanze in cui digestato cessa di essere un rifiuto» –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intendano intraprendere e se le autorità italiane applicheranno alla lettera le disposizioni della normativa europea sui rifiuti affinché sui campi non vengano sparse sostanze potenzialmente nocive per gli animali, l'ambiente e la salute dei cittadini;
se i Ministri interrogati non ritengano di fare proprie le risultanze scientifiche fornite dall'Isde così come specificato in premessa e di assumere iniziative per incentivare la ricerca su tali temi al fine di avere un quadro completo circa gli effetti degli impianti a biogas;
se i Ministri interrogati non intravedano delle contraddizioni tra le normative statale, regionale e comunitaria e dunque se non ritengano di assumere iniziative per introdurre un principio precauzionale tale da recepire adeguatamente la normativa europea così come descritta in premessa. (3-01722)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

Centro comune di ricerca

centro di ricerca