ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 449 del 24/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: CESARO ANTIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 24/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/06/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/06/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 09/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01572
presentato da
CESARO Antimo
testo di
Mercoledì 24 giugno 2015, seduta n. 449

   ANTIMO CESARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con la legge di stabilità 2015, è stato prorogato per il quinto anno consecutivo il blocco degli scatti stipendiali dei docenti e dei ricercatori universitari;
   per altre categorie, invece, magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare e delle forze di polizia, diplomatici ed insegnanti, il blocco è stato revocato;
   il dissenso del mondo universitario — con varie forme di agitazione e protesta — non è teso ad una rivendicazione di mera natura economica, ma alla valorizzazione della figura e al riconoscimento del prestigio e dell'autorevolezza della figura del docente universitario;
   il provvedimento, ignorando le richieste di migliaia di docenti universitari che dopo quattro anni di blocco ne chiedevano la fine, appare discriminatorio e punitivo;
   i docenti universitari sono l'unica categoria per la quale tale blocco permane per il 2015, e, a parte il danno economico, la docenza universitaria considera il perdurare del blocco solo nei suoi riguardi discriminatorio e lesivo della sua dignità, quasi che essa faccia parte della spesa improduttiva;
   è opportuno evitare che di tali sperequazioni il Governo se ne faccia carico solo a seguito di sentenze della Corte Costituzionale;
   i reiterati tagli all'università e alla ricerca, se da un lato hanno contribuito al risanamento della finanza pubblica, dall'altro lato non hanno certo inciso positivamente sulla qualità dei servizi e sulla competitività del Paese;
   per il quadriennio (2011-2014) ogni docente universitario, dal più giovane ricercatore (con uno stipendio di circa 1500 euro al mese), al professore ordinario, ha dato al Paese in virtù del blocco degli scatti — in media —, 180 euro netti mensili, con il disconoscimento di quattro anni di anzianità ai fini giuridici ed economici. Tale blocco della maturazione delle classi inciderà maggiormente sui più giovani e si tradurrà in un prelievo crescente e prolungato nel tempo;
   gli scatti stipendiali dei docenti universitari non sono automatici (come alcuni erroneamente ritengono) ma concessi solo al seguito di una valutazione dell'attività didattica e scientifica svolta;
   bloccare indiscriminatamente gli scatti stipendiali va nella direzione opposta a quella della valorizzazione del merito, colpendo — inoltre — un asset fondamentale per la competitività del sistema Italia;
   demotivare la docenza e la ricerca si traduce in un danno per l'istituzione universitaria, mortificando altresì e più in generale il comparto cultura che necessita di riconoscimenti e di finanziamenti –:
   quali iniziative il Governo ritenga opportuno assumere al fine di sbloccare a partire dal 1o gennaio 2015 gli stipendi dei docenti universitari, col pieno riconoscimento del quadriennio lavorativo 2011-2014, sia ai fini giuridici con conseguenti effetti economici a partire dal 1o gennaio 2015, sia ai fini pensionistici. (3-01572)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

politica salariale

economia pubblica