ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01522

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 437 del 08/06/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00665
Abbinamenti
Atto 3/01342 abbinato in data 09/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/06/2015
Stato iter:
09/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/06/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 09/06/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/06/2015

DISCUSSIONE IL 09/06/2015

SVOLTO IL 09/06/2015

CONCLUSO IL 09/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01522
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo presentato
Lunedì 8 giugno 2015
modificato
Martedì 9 giugno 2015, seduta n. 438

   PELLEGRINO, ZAN e ZARATTI. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Per sapere – premesso che:
   la commissione per la valutazione di impatto ambientale della regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha recentemente concluso una procedura di screening relativa al progetto di dragaggio del canale Coron, nella laguna di Grado e Marano, ritenendo di non sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto stesso;
   nel corso della procedura hanno presentato osservazioni a vario titolo critiche il comune di Marano Lagunare, l'Osservatorio geofisico nazionale, associazioni ambientaliste e soggetti privati;
   il progetto esaminato rappresenta la terza ipotesi di dragaggio e movimentazione dei sedimenti inquinati da mercurio, sostanza pericolosa prioritaria, che si succede in tre anni con soluzioni radicalmente diverse, poiché nel 2011 si ipotizzava il conferimento dei sedimenti in cassa di colmata nella laguna di Venezia, nel 2012 si proponeva lo scarico dei sedimenti a mare ed ora si intende depositare i sedimenti in altro prossimo canale interno alla laguna;
   la richiamata urgenza di realizzazione del dragaggio, addotta come una delle motivazioni nell'escludere la procedura di valutazione di impatto ambientale, appare quindi discutibile, oltre che estranea al merito della procedura; nonostante la soluzione progettuale sia diversa da quella iniziale, la procedura della gara d'appalto non è stata rivista;
   fra le controdeduzioni formulate dalla commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale per motivare il non ricorso a tale procedura, non vengono raccolte quelle dell'Osservatorio geofisico nazionale, secondo cui l'intervento progettato produce modificazioni significative all’habitat della fauna ittica con effetti negativi, quindi di danno ambientale, in particolare nel caso del ripetersi di eventi climatici estremi, come per le recenti stagioni estate ed inverno 2012;
   i valori di concentrazione del mercurio, proveniente da attività minerarie ed industriali precisamente individuate, risultano essere tra 1,5 e 3 volte superiori al valore di riferimento normativo;
   il conferimento dei sedimenti avviene con riempimento di un canale nonostante questo sia non conforme alle previsioni del piano regolatore generale comunale del comune interessato; si può ritenere che il progetto di riversare i sedimenti nella stessa area lagunare, sito di interesse comunitario, in un canale posto tra aree in concessione per attività di molluschicoltura sia a monte che a valle, non tenga conto di un parere dell'Istituto superiore di sanità del maggio 2013, nel quale si afferma che «un dragaggio invasivo potrebbe comportare più un rischio, tenuto conto della delicatezza dell'ecosistema lagunare, che non un reale vantaggio per l'ambiente e la salute umana»;
   risulta ancora vigente per questo ambito lagunare la legge speciale per Venezia con relativo protocollo di gestione dei fanghi del 1993, primo firmatario il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, così come esteso dalla legge n. 388 del 2000 alla laguna di Grado e Marano –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della riperimetrazione del sito inquinato di interesse nazionale (ridotto oggi alla sola area degli stabilimenti Caffaro ed alla foce dell'Ausa), che ha escluso tutta l'area lagunare, senza peraltro restituire l'area stessa agli usi legittimi;
   se sia a conoscenza del progetto in questione e del suo iter procedurale e, in particolare, se disponga di elementi in merito agli effetti che tale decisione di esclusione dalle procedure di valutazione di impatto ambientale produce sull'area individuata;
   se ritenga che l'intenzione di depositare i sedimenti inquinati provenienti dal dragaggio in laguna sia compatibile con la situazione dell'inquinamento chimico nella stessa, considerati i pareri espressi in merito dall'Istituto superiore di sanità e dall'Ispra nel corso del 2012;
   quali siano, al momento, le sue competenze in merito alla situazione della laguna di Grado e Marano e se, in particolare, ritenga ancora operanti per la stessa il protocollo del 1993. (3-01522)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

protezione dell'ambiente

zona protetta