ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01518

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 434 del 03/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 03/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01518
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Mercoledì 3 giugno 2015, seduta n. 434

   BINETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la Onlus Every Service opera da oltre 10 anni nel settore dell'assistenza domiciliare con lo scopo di fornire un'assistenza personalizzata a famiglie con disabili e con anziani che vivono soli, spesso con patologie connesse all'età, — demenza senile, morbo di Alzheimer, e altro —, attraverso un personale adeguatamente formato secondo gli specifici bisogni di ogni famiglia, monitorato da appositi tutor nel corso della gestione della relazione con l'anziano;
   la personalizzazione del servizio, sempre più attento e adeguato ai bisogni della famiglia e del paziente, presenta degli specifici benefici:
    a) lasciare la persona anziana o il disabile nel proprio contesto socio-familiare e soprattutto nella propria abitazione nel rispetto delle abitudini di vita;
    b) incidere con costi minimi sulla famiglia e comunque meno onerosi rispetto ad una RSA;
    c) rispondere alle esigenze contrattuali di una famiglia che non richiede un semplice rapporto di lavoro di collaborazione domestica o di badante (tipologie contrattuali già esistenti nel nostro ordinamento), ma figure atipiche di collaborazione, anche a periodi o a intermittenza, mirate ad un lavoro di assistenza alla persona con garanzia h24;
   la Every Service, presente in molte regioni italiane con un numero di famiglie assistite in continuo aumento, ha elaborato un proprio modello organizzativo con i propri collaboratori, attualmente sono oltre 600, con cui elabora specifici progetti di intervento condivisi con le rispettive famiglie e certificati dalle varie università nel rispetto della previgente normativa;
   ogni progetto è caratterizzato da una sua specificità e rappresenta una vera e propria «linea guida», di cui fa parte integrante il monitoraggio del rapporto da parte del tutor della Onlus;
   fino a poco tempo fa tutto ciò era in linea con la circolare 7 del 2013 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali emanata proprio per chiarire i requisiti del contratto a progetto rispondenti alle necessità dell'ente/organizzazione che opera per scopi sociali e umanitari;
   l'entrata in vigore del Jobs Act, decreto-legge n. 34 del 2014 convertito dalla legge n. 78 del 2014, con gli articoli 21 e 47 ha creato una serie di difficoltà sia sul piano interpretativo della norma che sul piano operativo; l'articolo 21 infatti limita il numero di contratti a tempo determinato al 20 per cento rispetto a quelli a tempo indeterminato. Il secondo, l'articolo 47, invece prevede che «dal 1o gennaio 2016, si applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretizzino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative, di contenuto ripetitivo». In altre parole, dalla sua entrata in vigore il decreto impedirà di stipulare contratti a progetto che nel terzo settore rappresentano una delle modalità più diffuse; la Every Service infatti opera prevalentemente per periodi determinati e nei settori più diversi e quindi con le professionalità più varie;
   il problema non riguarda soltanto la Every Service Onlus, ma anche altre entità, 300 organizzazioni tra ong e onlus, di cui 70 di maggior rilievo e altre più piccole; i modelli contrattuali che il Jobs Act prevede oggi non rispondono alle esigenze di un'associazione che intenda fornire assistenza familiare senza incrementare i costi del lavoro che gravano sull'utente finale (l'anziano/il disabile/la famiglia) sotto il profilo contributivo, non avendo il fruitore del servizio alcun interesse ad una prestazione legata negli anni ad personam –:
   se il Governo intenda assumere iniziative per includere fra le prestazioni in deroga anche quelle a favore delle attività regolamentate dalla legge sulla cooperazione internazionale per poter utilizzare il modello contrattuale in questione;
   quale strumento giuslavoristico possa rappresentare un'alternativa valida per garantire alle famiglie gli aiuti di cui hanno bisogno per tutto il tempo necessario, con la dovuta competenza ed autonomia.
(3-01518)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione senza fini lucrativi

contratto di lavoro

politica di aiuto