ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01473

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 421 del 05/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: RABINO MARIANO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 05/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/05/2015
Stato iter:
06/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2015
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/05/2015
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2015

SVOLTO IL 06/05/2015

CONCLUSO IL 06/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01473
presentato da
RABINO Mariano
testo presentato
Martedì 5 maggio 2015
modificato
Mercoledì 6 maggio 2015, seduta n. 422

   RABINO. Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   a partire dal mese di novembre 2014 il territorio della provincia di Cuneo è stato interessato da prolungate precipitazioni piovose, alle quali hanno fatto seguito nel mese di febbraio 2015 abbondanti nevicate anche a quote collinari;
   in particolare, le precipitazioni più intense con cumulate significative sono state registrate nei giorni 3-6 novembre 2014, soprattutto nella parte alta del bacino del fiume Tanaro, dove si sono verificati rilevanti incrementi dei livelli idrometrici che hanno localmente superato la soglia di pericolo;
   precipitazioni diffuse e persistenti, per le quali è stata diramata l'allerta meteo da parte del centro funzionale della regione Piemonte, sono proseguite per tutto il mese di novembre 2014, in particolare nei giorni dal 9 al 12 novembre 2014 e dal 28 novembre al 1o dicembre 2014;
   nel mese di febbraio 2015, invece, abbondanti nevicate si sono depositate sull'arco alpino e sui settori collinari della provincia di Cuneo, determinando, soprattutto nelle giornate del 4 e 5 febbraio 2015, una situazione di elevata criticità legata al rischio valanghe, così come segnalato dal bollettino di allerta diramato dal centro funzionale regionale;
   tale situazione ha determinato condizioni di generalizzata saturazione dei versanti che hanno reagito rapidamente alle recenti piogge del mese di marzo 2015, con rapido sviluppo di numerosi fenomeni franosi che hanno provocato gravi danni alle infrastrutture pubbliche ed hanno richiesto interventi urgenti per garantire la sicurezza di esercizio della viabilità;
   nel periodo dal 15 al 26 marzo 2015 diffuse precipitazioni hanno coinvolto, in particolare, la fascia alpina e prealpina sudoccidentale della regione, le pianure meridionali ed i rilievi collinari a sud del Po, determinando elevate condizioni di criticità sui versanti, accentuate dal contesto idrogeologico già compromesso dalle prolungate precipitazioni piovose del novembre 2014 e dalle abbondanti nevicate di inizio 2015;
   gli effetti al suolo hanno interessato una vasta porzione del territorio cuneese, risultando significativi nei settori delle Langhe, del Roero e del Monregalese, ove la tipologia di dissesto maggiormente diffusa è costituita da frane per fluidificazione delle coperture superficiali e da scivolamenti sia di tipo planare sia di tipo rotazionale allo stato incipiente, che si sono manifestati con la formazione di fratture, trincee, rigonfiamenti e marcate ondulazioni;
   lo sviluppo e la vasta diffusione di tali fenomeni, che hanno interferito in molti punti con le infrastrutture pubbliche (rete viaria provinciale e comunale), provocando danni ed interruzioni, è da mettersi in relazione con le citate condizioni di generale saturazione dei terreni, sui quali le ultime precipitazioni piovose hanno determinato condizioni di superamento dello stato limite per l'innesco;
   nel complesso l'intera viabilità di competenza della provincia di Cuneo ha registrato criticità legate soprattutto ai movimenti gravitativi che hanno interessato il sedime stradale ed hanno comportato l'attivazione del sistema di protezione civile con l'intervento dei vigili del fuoco, delle strutture tecniche comunali e provinciali e del volontariato di protezione civile;
   gran parte dei dissesti conseguenti a tali eventi costituiscono un aggravamento di analoghi fenomeni registrati in occasioni di calamità precedenti, in particolari di quelli derivanti dalle intense ed eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel corso del mese di aprile 2009 (per le quali era stato dichiarato lo stato di emergenza dalla Presidenza del Consiglio dei ministri), in riferimento ai quali erano stati eseguiti i soli ripristini di prima fase urgenti ma non gli interventi definitivi di mitigazione del rischio e messa in sicurezza per mancanza di specifiche risorse economiche;
   le avverse condizioni climatiche, sempre più frequenti, stanno mettendo a dura prova la tenuta idrogeologica di diverse aree della provincia cuneese e rendono necessari nell'immediato interventi per la messa in sicurezza del territorio e ripristino delle infrastrutture, con priorità per le zone più gravemente colpite, prevedendo stanziamenti adeguati per il contrasto al dissesto idrogeologico;
   il 31 marzo 2015 il presidente della provincia di Cuneo ha firmato la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per le frane e i danni causati alla viabilità dal maltempo dei mesi scorsi –:
   se non sia opportuno procedere al più presto alla deliberazione, da parte del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, come modificata dal decreto-legge n. 59 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 100 del 2012, dello stato di emergenza per i territori del basso Piemonte colpiti dagli intensi eventi meteorologici tra novembre 2014 e marzo 2015 e se non sia necessario programmare interventi di somma urgenza per il ripristino dei collegamenti interrotti ed interventi strutturali di eliminazione del rischio idrogeologico e di ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ritenuti ormai indifferibili, destinando congrue risorse per far fronte all'emergenza alluvionale, ai gravi danni subiti e alle conseguenti opere di ripristino, nonché ad interventi di rimozione delle situazioni di pericolo e di prevenzione e mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico. (3-01473)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stato d'emergenza

rete viaria

rischio naturale