ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01378

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 395 del 19/03/2015
Trasformazioni
Trasformato il 11/05/2015 in 4/09133
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 19/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 19/03/2015
Stato iter:
11/05/2015
Fasi iter:

TRASFORMA IL 11/05/2015

TRASFORMATO IL 11/05/2015

CONCLUSO IL 11/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01378
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Giovedì 19 marzo 2015, seduta n. 395

   VEZZALI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali 20 novembre 2007 relativo ai «Criteri e modalità di erogazione di contributi in favore delle attività circensi e di spettacolo viaggiante, in corrispondenza degli stanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163» prevede, all'articolo 7, i casi nei quali si applica la decadenza immediata dai contributi e in particolare, al comma 2, recita «Per i contributi al settore circense, la decadenza è disposta anche nel caso di condanna definitiva per i delitti di cui al titolo IX-bis del libro II del codice penale, o di ogni altra violazione di disposizioni normative statali e dell'Unione europea in materia di protezione degli animali»;
   il decreto del Ministro dei beni e attività culturali 1o luglio 2014 relativo ai «Nuovi criteri per l'erogazione e modalità per la liquidazione e l'anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo Spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163», al comma 3 dell'articolo 33, prevede, a pena di inammissibilità, che la domanda di contributo, sia corredata dalla dichiarazione, resa ai sensi dell'articolo 46 del citato decreto n. 445 del 2000, di non aver riportato condanne definitive per i delitti di cui al Titolo IX-bis del libro II del codice penale, e di non aver commesso ogni altra violazione di disposizioni normative statali e dell'Unione europea in materia di protezione, detenzione e utilizzo degli animali;
   il 24 settembre 2013 è stato approvato dall'Assemblea del Senato l'ordine del giorno n. G9.205 al disegno di legge n. 1014 di «conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo» che ha impegnato il Governo «a prevedere, una riduzione progressiva dei contributi ai circhi che utilizzano animali (...) fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell'esercizio finanziario 2018»;
   ancora oggi vi sono circa 100 strutture circensi operative in Italia che tengono in cattività circa 2.000 animali, che per la loro intera esistenza sono obbligati in angusti spazi che in molti casi non sono in grado di soddisfare le loro basilari esigenze etologiche, come evidenziato anche da numerosi procedimenti penali in corso;
   in base ai dati contenuti in un dossier-denuncia pubblicato in questi giorni dalla LAV Lega Anti Vivisezione vi sono evidenze inconfutabili secondo le quali ai circhi indagati per «sevizie», «lesioni» e «crudeltà» verso gli animali vengono concessi ancora oggi i contributi a valere sulle risorse del FUS;
   il dossier, in particolare, rivela che tra i circhi beneficiari di risorse pubbliche ve ne sono almeno otto con condanna definitiva o sotto processo per maltrattamenti Medrano, American Circus, Darix Togni, Martin, Caroli, Città di Roma, Aldo Martini, Folloni. Si riportano di seguito tre esempi significativi: Il Circo Città di Roma è stato denunciato in quanto teneva elefanti in condizione di quasi immobilità, tigri in spazi angusti, esposte al freddo, e nel complesso tutti gli animali tenuti in strutture non idonee a garantire l'igiene e la pulizia. Nonostante una condanna definitiva il circo, ha ricevuto, negli anni, cospicui finanziamenti. Inoltre, nonostante la sentenza definitiva per il reato di maltrattamento di animali commesso nel 2003, Rolando Folloni, negli anni 2008 e 2009 ha ricevuto contributi del FUS per euro 15.000;
   il circo Lidia Togni, pur con due diverse società, ha ricevuto dal 2008 ad oggi ingenti contributi pubblici. La signora Lidia Togni è stata condannata dal tribunale di Palermo con sentenza n. 764 del 2008;
   sui tre casi emblematici esposti, gli uffici del Ministero hanno risposto alle richieste di chiarimento da parte della LAV nella persona del dirigente della direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Salvatore Nastasi nel seguente modo: per quanto riguarda Rolando Folloni proprietario del Circo Roland Folloni, «negli anni 2008 e 2009 l'Amministrazione non aveva ancora ricevuto notifica della sentenza definitiva per reato commesso nel 2003. Nel 2010 anno in cui viene acquisito il certificato di sentenza definitiva ... il circo non viene ammesso al contributo. Viene riabilitato nel 2011». E comunica che «È stata inoltrata richiesta alla Avvocatura in merito alla procedura ed alla fattibilità di una apertura di procedura per restituzione della somma assegnata in anni precedenti alla acquisizione di notifica di reato da parte di questa Amministrazione. Per quanto riguarda il caso del signor Elio Bizzarro titolare del «Circo Città di Roma», «la condanna definitiva è stata rilevata tramite casellario giudiziale solo nel 2010, da allora le sue istanze non sono più state ammesse. Per quanto riguarda, infine la signora Lidia Togni, legale rappresentate del «Circo Lidia Togni, acquisito il certificato dal tribunale, il circo non viene ammesso al contributo nel 2010»; si precisa che il «Circo Lidia Togni nel mondo» a cui sono stati assegnati i contributi fa riferimento ad una nuova società, a statuto cooperativo con un altro rappresentate locale; da ultimo si ammette «Non si può non sottolineare, infine, che una maggiore e più tempestiva informazione interamministrativa costituisce uno strumento indispensabile –:
   se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e quali iniziative intenda assumere per ovviare a dette mancanze, attraverso un'adeguata rete di comunicazione fra le amministrazioni;
   se non ritenga di dover sospendere immediatamente le erogazioni dei contributi e dare avvio ad un procedimento amministrativo, con la dovuta sollecitudine, al fine della revoca e della restituzione dei contributi pubblici del fondo unico per lo spettacolo, erogati e non dovuti, a quelle attività circensi nel cui personale risultino impiegate persone che abbiano riportato condanne definitive per i reati previsti dal Titolo IX-bis del codice penale, o che abbiano compiuto una qualsiasi violazione delle normative italiane o dell'Unione europea in materia di protezione degli animali;
   se intenda assumere iniziative per chiarire, riguardo all'attribuzione di responsabilità per maltrattamenti di animali, che ciò non si riferisce solo al legale rappresentante del soggetto richiedente il contributo, ma anche ad eventuali persone citate nel programma artistico» poiché il circo è costituito non solo dal legale rappresentante ma dalla somma dei singoli in esso rappresentati;
   se non ritenga opportuna, per quanto di competenza, una verifica di eventuali comportamenti fraudolenti da parte dei soggetti beneficiari dei contributi che hanno utilizzato l'autocertificazione come strumento di richiesta degli stessi contributi pubblici;
   se non ritenga necessaria una ampia verifica, anche alla luce delle deficitarie normative procedure vigenti, sull'eventuale esistenza di casi simili a quelli descritti in premessa in cui, nelle attività circensi, si impieghi personale che abbia riportato le condanne o commesso le violazioni indicate;
   se non intenda dare seguito al citato ordine del giorno n. G9.205 accolto dal Governo pro tempore il 24 settembre 2013 che impegnava «a prevedere, nei prossimi provvedimenti, una riduzione progressiva dei contributi, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, ad esercenti attività circense e spettacolo viaggiante con animali fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell'esercizio finanziario 2018 anche per quanto riguarda le attività promozionali, educative, formative, editoriali, collegate alle attività circensi con animali, alle attività circensi con animali all'estero, all'Accademia del circo e a Festival circensi». (3-01378)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spettacolo di animali

arti dello spettacolo

protezione degli animali