Legislatura: 17Seduta di annuncio: 393 del 17/03/2015
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015 ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/03/2015 Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' RISPOSTA GOVERNO 18/03/2015 Resoconto LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 18/03/2015 Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DISCUSSIONE IL 18/03/2015
SVOLTO IL 18/03/2015
CONCLUSO IL 18/03/2015
PELLEGRINO, ZARATTI, SCOTTO, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, DANIELE FARINA, FERRARA, DURANTI, FRATOIANNI, GIANCARLO GIORDANO, KRONBICHLER, MATARRELLI, MARCON, MELILLA, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PIRAS, PLACIDO, QUARANTA, RICCIATTI, SANNICANDRO e ZACCAGNINI. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
il 16 marzo 2015 una maxi operazione dei carabinieri del Ros, coordinata dalla procura di Firenze, ha portato a quattro arresti e 51 indagati. In carcere, nell'inchiesta della procura di Firenze sulla Tav e sui numerosi lavori legati alle grandi opere, anche Ercole Incalza, dirigente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Gli altri tre arrestati sono il funzionario del ministero e collaboratore di Incalza, Sandro Pacella, e gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, presidente del consiglio di amministrazione di Centostazioni spa, società del gruppo Ferrovie dello Stato;
nel mirino la gestione illecita degli appalti delle «grandi opere», per quello che i magistrati definiscono un «articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori». Corruzione, induzione indebita, turbativa d'asta ed altri delitti contro la pubblica amministrazione sono le accuse che hanno portato, come detto, all'arresto del dirigente del ministero (ora consulente esterno) Ercole Incalza. Arrestato per la Tav di Firenze, ma citato in quasi tutte le carte processuali relative agli scandali delle «grandi opere», dal Mose all'Expo di Milano;
l'inchiesta nasce dagli appalti per l'alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l'inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell'alta velocità del Centro-Nord Italia e ad una lunga serie di appalti relativi ad altri «grandi opere», compresi alcuni relativi all'Expo;
sono oltre 100 le perquisizioni eseguite nell'ambito dell'operazione «Sistema». Le perquisizioni hanno – tra l'altro – riguardato gli uffici della struttura di missione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della Rete ferroviaria italiana spa, dell’Anas International enterprises spa, delle Ferrovie del sud-est srl, del Consorzio autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, dell'autostrada regionale Cispadana spa e dell'autorità portuale Nord Sardegna;
il dirigente arrestato, Ercole Incalza, è una figura di primissimo piano nell'ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Arrivato nel 2001, come capo della segreteria tecnica di Pietro Lunardi (Governo Berlusconi), è rimasto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per quattordici anni;
in questi anni Incalza ha accumulato 14 procedimenti penali a carico e una sequela di assoluzioni o archiviazioni (in diversi casi per «intervenuta prescrizione»). Tra i proscioglimenti per prescrizione rientra anche il processo in cui era accusato di aver corrotto il giudice proprio per ottenere l'archiviazione;
come riportato anche dall'agenzia Agi, dalle 268 pagine di ordinanza cautelare scritta dal giudice per le indagini preliminari di Firenze emerge come «Ercole Incalza era così influente all'interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti da aggiornare il Ministro Lupi, in procinto di farsi intervistare da un quotidiano, sullo stato dei lavori e dei finanziamenti delle “grandi opere”, da buttare giù il programma di Governo che il Nuovo Centrodestra avrebbe dovuto presentare e da ottenere la nomina del senatore Nencini a Sottosegretario, dietro sua sponsorizzazione. Il magistrato si sofferma, anzitutto, sullo strettissimo legame tra Ercole Incalza e il Ministro Lupi. “Una relazione – scrive – che ha sicuramente contribuito, da ultimo, all'affermazione del potere di Incalza nei rapporti con i dirigenti delle imprese e anche con altri soggetti istituzionali”. Il 28 dicembre del 2013 è significativa per gli investigatori del Ros una conversazione tra i due che esalta “l'effettiva importanza” rivestita dall'ingegnere all'interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti»;
quanto sta emergendo in queste ore è solo l'ultima di una serie intollerabile di vicende di corruzione che vede coinvolti amministratori pubblici, imprenditori, politici, che, mettendo in piedi vere e proprie «associazioni a delinquere», si spartiscono appalti e lavori legati alle tante più o meno grandi opere pubbliche;
seppure è da valutare positivamente la costituzione dell'Autorità anticorruzione, rimane il fatto che non è pensabile pensare che detta struttura possa essere risolutiva del fenomeno dilagante e cancerogeno della corruzione e del malaffare nella pubblica amministrazione e nell'assegnazione degli appalti pubblici;
da due anni si è, invano, in attesa dell'approvazione della «legge anticorruzione»;
peraltro l'8 maggio 2014, in occasione del convegno organizzato dalla «Rete delle professioni», il Ministro interrogato aveva dichiarato che avrebbe provveduto a una revisione del codice degli appalti. Da allora nulla è stato presentato al Parlamento –:
quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare per contrastare il fenomeno della corruzione, con particolare riferimento al settore degli appalti e dei lavori pubblici, che vede in queste ore coinvolto anche il suo dicastero, anche promuovendo opportune modifiche al codice degli appalti, e se non ritenga indispensabile prevedere una periodica rotazione delle figure dirigenziali, nonché rendere disponibili in formato aperto (open data) i dati informativi relativi agli investimenti pubblici principalmente legati alle grandi opere e ai lavori in fase di realizzazione e di progettazione, anche sotto il profilo dei finanziamenti. (3-01375)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):finanziamento pubblico
inchiesta giudiziaria
investimento pubblico