ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01338

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: RABINO MARIANO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 04/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01338
presentato da
RABINO Mariano
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   RABINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la legge delega n. 183 del 2014 dispone il riordino dell'attività ispettiva «attraverso l'istituzione (...) di una Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente» (articolo 1, comma 7, lettera l));
   l'obiettivo è quello di costituire uno strumento strutturale, teso a rendere più efficienti i controlli sul lavoro. Vi è, tuttavia, all'interno della norma in questione (articolo 1, comma 7, lettera i), della citata legge delega), una clausola che potrebbe rappresentare un ostacolo per la nascita di questo nuovo soggetto o, quantomeno, per la sua buona riuscita: la necessità che questo processo avvenga senza «nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica» e «con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente»;
   la prospettiva di costituzione di un'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, in cui dovrà confluire il personale dell'Inps, dell'Inail e dello stesso Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha generato non poche problematicità. Nella nuova struttura dovrebbero confluire 3 mila ispettori del lavoro, 1.500 dell'Inps e 400 dell'Inail oltre a un ulteriore migliaio di addetti di supporto;
   la struttura ipotizzata con un organico di circa 6 mila addetti e 19 sedi sarebbe nata sulle ceneri di un'ottantina di direzioni provinciali e interregionali del Ministero la cui soppressione da una parte avrebbe, generato risparmi di spesa, ma dall'altra anche dipendenti in soprannumero per circa 1700, 1800 unità;
   se tale previsione venisse interpretata, avendo come unico riferimento il risparmio di spesa, si correrebbe il rischio di compromettere l'efficienza della costituenda Agenzia. Tuttavia, potrebbero determinarsi dei risparmi di spesa, posto che le attuali direzioni territoriali del lavoro scompariranno, in parte assorbite dall'Agenzia unica ispettiva, in parte dall'Agenzia nazionale per l'occupazione; un primo risparmio di spesa può essere individuato nei minori costi per le locazioni delle sedi;
   non è da sottovalutare, inoltre, il fatto che, mentre Inps e Inail sono generalmente proprietari degli immobili in cui si trovano i loro uffici, ciò è più raro per il Ministero; potrebbe essere interessante, a parere dell'interrogante, individuare le sedi periferiche della nuova Agenzia esclusivamente o principalmente presso strutture di proprietà. Una seconda fonte di risparmio è rappresentata dalla presenza di personale, che non rende immediatamente necessario avviare concorsi. Non sembra casuale, in tale prospettiva, che il previsto concorso per 250 ispettori del lavoro sia stato bloccato e si sia nel frattempo proceduto all'assorbimento degli idonei del concorso per ispettori Inps a dimostrazione che le presunte differenze con gli ispettori del lavoro sono minori di quel che alcuni paventano. Per tale ragione, si potrebbe pensare di investire nella nuova Agenzia anche solo una parte dei risparmi sopra descritti, anziché «distoglierli» verso nuove destinazioni;
   l'unificazione delle banche dati, infine, per un'attività di vigilanza mirata e «scientifica», potrà avvenire senza costi, così come prevede da dieci anni l'inattuato articolo 10 del decreto legislativo n. 124 del 2004, mentre i software informatici in uso presso l'Inps, più efficienti degli altri, dovranno solo essere implementati, così da poter essere messi a disposizione della nuova struttura;
   il processo di riorganizzazione dovrebbe contemplare risorse adeguate per garantire un adeguato funzionamento dell'attività ispettiva e delle remunerazioni dei lavoratori, tenendo conto che i lavoratori, nel contesto produttivo, sono i soggetti che vanno in via prioritaria salvaguardati. Questo perché è evidente che un servizio di ispezione efficiente, è garantito solo attraverso una formazione specifica degli operatori, un efficace coordinamento e risorse adeguate;
   in base allo studio realizzato dalla direzione centrale vigilanza, prevenzione e contrasto all'economia sommersa dell'Inps e finalizzato a sostenere la convenienza economica, operativa ed organizzativa di uno scenario alternativo per l'istituzione di un ruolo unico di vigilanza in materia di lavoro presso l'INPS è stato possibile evidenziare, come tale modello operativo e organizzativo sia possibile realizzarlo presso l'INPS in modo veloce ed efficiente;
   tra i primi vantaggi della realizzazione del ruolo unico presso l'INPS sono da annoverare quelli economici e che comporteranno un risparmio di spesa, dal momento che ad esempio le risorse umane, le tecnologie, l'organizzazione verranno coperti dai contributi evasi recuperati il cui valore aumenterebbe sensibilmente a fronte dell'applicazione del modello operativo, di governance e di intelligence dell'INPS particolarmente produttivo;
   il ruolo unico di vigilanza presso l'INPS consentirà di diffondere un'azione ispettiva omogenea maggiormente orientata al recupero della contribuzione. Tale approccio troverebbe supporto anche dalle associazioni datoriali, perché garantirebbe una riduzione dell'evasione contributiva e consentirebbe una revisione e alleggerimento del sistema sanzionatorio;
   l'attuale struttura centrale di coordinamento dell'INPS verrà potenziata con il seguente personale: 5 dirigenti; 12 capi ufficio; 25 funzionari; le retribuzioni degli ispettori del Ministero del lavoro e delle politiche sociali verranno allineate a quelle degli ispettori di INPS e INAIL; tutti gli ispettori saranno destinatari di un intervento di formazione abilitante, con l'integrazione della competenza ispettiva;
   la nuova struttura organizzativa dell'Agenzia unica di vigilanza sarà composta almeno da 3 direzioni generali, una struttura amministrativa composta da circa 60 dirigenti e 500 funzionari (quadri e impiegati); circa 1.800 ispettori perderanno il diritto all'incentivo per enti previdenziali (circa 6.000 euro lordi annui); la competenza ispettiva non muterà rispetto ad oggi e non si attiveranno i vantaggi derivanti da un'integrazione della stessa;
   l'INPS ha già avviato un percorso di potenziamento dell'intelligence istituendo un nucleo centrale costituito da 20 ispettori esperti, raddoppiando il numero dei dirigenti e quadruplicando il numero dei capi team dedicati e strutturando la Direzione centrale vigilanza in base ad aree geografiche (Nord-est, Nord-ovest, Centro, Sud) per un efficace coordinamento territoriale;
   l'INPS sta avviando un percorso strutturato di cooperazione con le aziende finalizzato a prevenire l'evasione e a regolarizzare il versamento dei contributi e premi dovuti al sistema pubblico;
   a parere dell'interrogante con l'istituzione di un'agenzia unica di vigilanza si affiancheranno modelli operativi attualmente adottati dall'INPS, dal Ministero e dall'INAIL, significativamente disomogenei in termini di produttività. Pertanto, l'istituzione di un'agenzia ex novo non consentirebbe un'immediata concentrazione sui temi di intelligence, dilatando significativamente nel tempo il potenziamento dell'attività ispettiva l'incremento del recupero contributivo. In tal senso, l'istituzione dell'agenzia unica potrebbe costituire un costo ulteriore per il sistema pubblico –:
   se non ritenga opportuno prevedere iniziative, anche di carattere normativo, volte a garantire l'adeguato funzionamento dei servizi ispettivi dell'Agenzia unica, tenendo soprattutto conto di adeguate remunerazioni per i lavoratori e le lavoratrici in essa impiegati, e se non ritenga opportuna la realizzazione del ruolo unico di vigilanza presso l'INPS, nell'ottica di semplificare e rendere più efficiente l'azione ispettiva. (3-01338)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ispettorato del lavoro

retribuzione del lavoro

risparmio