Legislatura: 17Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 03/02/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/02/2015 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/02/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/02/2015
BINETTI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2015 ha varato un decreto-legge con cui sono state adottate misure relative al sistema bancario e gli investimenti;
l'articolo 1 del decreto ha imposto la de-mutualizzazione di tutte le banche popolari maggiori, obbligandole a trasformarsi in società per azioni;
le motivazioni genericamente addotte dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell'economia e delle finanze a giustificazione di tale misura consisterebbero nell'aumentare il flusso di finanziamenti alle piccole e medie imprese;
oggi, come testimoniato anche da uno studio della CGIA di Mestre, le banche popolari sono in Italia le uniche ad aver sorretto il tessuto produttivo italiano e ad aver difeso famiglie e piccole e medie imprese dagli effetti drammatici della crisi;
la de-mutualizzazione delle banche popolari sottrae credito e risparmio a famiglie e piccole e medie imprese italiane, consegna un settore strategico ai grandi interessi finanziari, specie esteri, e scardina l'unico soggetto bancario vicino al territorio;
in base a stime, le misure sulle banche popolari comporteranno una contrazione del credito all'economia reale pari ad 80 miliardi di euro, di cui una riduzione di 25 miliardi dei finanziamenti alle famiglie italiane e di 55 miliardi di quelli alle piccole e medie imprese;
la de-mutualizzazione è estesa in futuro anche alle popolari minori, costrette a non crescere per non raggiungere la soglia degli 8 miliardi di euro che fa scattare l'obbligo di trasformarsi in s.p.a.;
occorre tener conto dell'importanza del tema, dell'ordinamento del settore creditizio, e degli interessi speculativi, specie di investitori esteri interessati non certo alla crescita del Paese e ad investimenti di lungo termine ma a profitti da realizzare nel brevissimo periodo, come dimostrato dall'andamento borsistico di questi giorni –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa;
se abbiano provveduto ad effettuare un'analisi costi-benefici del provvedimento sull'economia reale. (3-01263)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):piccole e medie imprese
banca popolare
finanziamento dell'industria