ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01213

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 09/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 09/12/2014
Stato iter:
10/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/12/2014
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
 
RISPOSTA GOVERNO 10/12/2014
Resoconto PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
 
REPLICA 10/12/2014
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/12/2014

SVOLTO IL 10/12/2014

CONCLUSO IL 10/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01213
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   PASTORELLI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   come è noto, durante il regime fascista venne costruito sulle rive del Lago di Vico un impianto per la sperimentazione e produzione di armi chimiche e ordigni speciali, il quale occupava un'area di oltre 20 ettari;
   con la fine del conflitto detto impianto venne riconvertito per la produzione di candele nebbiogene e fumogeni, protraendosi tale attività fino agli anni ’70;
   solo a metà degli anni ’90, ebbero luogo le prime operazioni di bonifica, le quali si conclusero nel 2000 con l'annuncio da parte delle competenti autorità militari che non esistevano ulteriori rischi di contaminazione per le popolazioni limitrofe;
   a quanto consta all'interrogante, nel novembre del 2009, nell'ambito di attività di monitoraggio sullo stato ambientale del lago, l'Arpa Lazio eseguiva alcune analisi su un campione di sedimento prelevato ad una profondità di circa 40 metri, le quali evidenziavano valori molto superiori alla soglia di contaminazione per diversi metalli pesanti (cadmio, nichel, arsenico, piombo);
   nel 2010 il centro tecnico logistico interforze, in qualità di gestore dell'area militare, confermava la presenza nel terreno di numerose «masse metalliche interrate», nonché di valori di arsenico superiori alla soglia di contaminazione;
   tali analisi evidenziavano, dunque, la necessità di rimuovere gli ordigni inesplosi e altri residuati bellici pericolosi ancora presenti nell'impianto, per poi procedere ad una bonifica, la seconda in meno di 10 anni, dell'area;
   ad oggi, non risulta che tali nuove operazioni di bonifica abbiano avuto effettivo inizio, mentre l'intero sito, al contrario, giace abbandonato e pericolosamente incustodito, con tutto ciò che ne consegue per la sicurezza della cittadinanza –:
   di quali informazioni chiare ed esaustive disponga circa la quantità di ordigni bellici o sostanze pericolose ancora presenti nel suddetto impianto, nonché circa la reale entità del pericolo per le popolazioni che vivono in quelle zone. (3-01213)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

sostanza pericolosa

sostanza tossica