ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 21/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
22/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/10/2014
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2014
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 22/10/2014
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/10/2014

SVOLTO IL 22/10/2014

CONCLUSO IL 22/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01113
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo presentato
Martedì 21 ottobre 2014
modificato
Mercoledì 22 ottobre 2014, seduta n. 315

   MATARRESE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   Torre Guaceto è una riserva naturale marina protetta situata sulla costa adriatica dell'alto Salento nella regione Puglia;
   a conferma dell'importanza naturalistica e paesaggistica di quest'area, si sono succeduti, dal 1982 ad oggi, una serie di provvedimenti al fine di monitorarla, studiarla, preservarla e proteggerla da ogni fonte di inquinamento;
   con legge n. 979 del 1982, all'articolo 31, il Ministro della marina mercantile attuò la politica intesa alla protezione dell'ambiente marino ed alla prevenzione di effetti dannosi alle risorse del mare, provvedendo alla formazione, di intesa con le regioni, del piano generale di difesa del mare e delle coste marine dall'inquinamento e di tutela dell'ambiente marino. Con tale provvedimento furono identificate «20 aree marine di reperimento» ovvero riserve naturali protette, tra le quali proprio quella di Torre Guaceto;
   con decreto del Ministro dell'ambiente del 4 dicembre 1991 (Gazzetta ufficiale n. 115 del 19 maggio 1992), fu istituita la riserva naturale marina denominata Torre Guaceto;
   con decreto del Ministro dell'ambiente del 4 febbraio 2000 fu istituita la riserva naturale statale denominata Torre Guaceto (Gazzetta ufficiale n. 124 del 30 maggio 2000);
   l'area marina protetta di Torre Guaceto è attualmente inserita nella lista delle 32 aree specialmente protette di importanza mediterranea identificate dal Protocollo relativo alle aree specialmente protette e la biodiversità in Mediterraneo del 1995, che istituisce aree speciali protette di importanza mediterranea (aspim) o spami (dall'acronimo inglese specially protected areas of Mediterranean importance). Tale protocollo impegna le parti contraenti a promuovere la cooperazione nella gestione e conservazione delle aree naturali e nella protezione delle specie animali minacciate e dei loro habitat;
   l'articolo 4 del predetto decreto del Ministro dell'ambiente del 4 dicembre 1991 (Gazzetta ufficiale n. 115 del 19 maggio 1992) istituisce 3 zone, denominate zona a, zona b e zona c, all'interno delle quali le disposizioni e i divieti di esercitazione di attività varie tesi alla protezione dell'area di Torre Guaceto si rendono ancora più puntuali e stringenti;
   con atto dirigenziale del Servizio risorse idriche della regione Puglia n. 136 del 2 settembre 2014 è stata rilasciata all’Aqp spa l'autorizzazione all'esercizio dello scarico provvisorio nel «Canale Reale» delle acque reflue depurate effluenti dal nuovo impianto consortile di trattamento a servizio dell'agglomerato di Carovigno;
   con nota del 19 settembre 2014, protocollo n. 89903, l’Aqp spa ha comunicato che a decorrere dal 22 settembre 2014 avrebbero avuto inizio le operazioni di avvio all'esercizio dei collettori fognari e, quindi, del successivo scarico;
   secondo quanto si evince dagli organi di stampa, pare che dal giorno 26 settembre 2014 il nuovo depuratore consortile di Carovigno autorizzato dalla regione Puglia, che tratterebbe anche gli scarichi provenienti da San Michele Salentino e San Vito dei Normanni, stia sversando, direttamente e proprio nelle acque della «zona protetta a», prevista dal decreto del 4 dicembre 1991, liquami e schiuma che, secondo quanto affermato dai rappresentanti del consiglio d'amministrazione del consorzio di gestione della riserva, pare non siano stati adeguatamente depurati e rischino di inquinare gravemente l'intera area protetta e il mare;
   il 19 settembre 2014 il consorzio di gestione di Torre Guaceto ha denunciato il fatto alla procura della Repubblica di Brindisi e ai corpi deputati alla tutela dell'ambiente, quali la capitaneria di porto di Brindisi, il Corpo forestale dello Stato e il nucleo operativo ecologico dei carabinieri. Sembrerebbe che, a seguito dei controlli, sia stata denunciata Aqp spa per la mancanza dell'autorizzazione per le emissioni in atmosfera;
   il provvedimento di autorizzazione allo scarico provvisorio delle acque reflue nel «Canale Reale» all'interno della zona a dell'area marina protetta di Torre Guaceto, emesso dalla regione Puglia, sembrerebbe contrastare non solo la normativa vigente in materia, quanto anche i più banali principi del buon senso e della buona amministrazione. In pratica, mentre ben quattro provvedimenti di emanazione nazionale e internazionale tendono a salvaguardare questa meravigliosa area pugliese, vietando qualunque tipo di attività lesiva dell'integrità della biodiversità e della natura del posto e addirittura vietando la balneazione, si autorizza a sversare liquami potenzialmente dannosi nella stessa area e proprio nella più protetta di essa –:
   quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di garantire non solo l'effettiva protezione e la salvaguardia dell'area di Torre Guaceto dai presunti processi di inquinamento in atto, ma anche la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale marino e costiero presente nella predetta riserva naturale marina, con particolare riferimento alla qualità delle acque, alle caratteristiche geomorfologiche, alla flora, alla fauna, nonché all'avifauna acquatica in relazione alla designazione di parte dell'area quale zona umida di importanza internazionale, in base a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 448 del 1976, «Esecuzione della Convenzione relativa alle zone umide d'importanza internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici, firmata a Ramsar il 2 febbraio 1971» (Gazzetta ufficiale 3 luglio 1976, n. 173, supplemento ordinario). (3-01113)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

ambiente marino

inquinamento marino