ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 307 del 10/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: KRONBICHLER FLORIAN
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/10/2014
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 10/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01086
presentato da
KRONBICHLER Florian
testo di
Venerdì 10 ottobre 2014, seduta n. 307

   KRONBICHLER, FRANCO BORDO e ZACCAGNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il 5 settembre 2014 i cittadini del comune di Malles (Val Venosta, Bolzano) hanno votato a larga maggioranza un referendum a favore del divieto di utilizzo di pesticidi e erbicidi sul proprio territorio comunale. Al referendum c’è stata un'affluenza record di oltre il 69 per cento e il pronunciamento a favore dello «stop» all'utilizzo dei prodotti fitosanitari è stato del 76 per cento;
   l'amministrazione comunale dovrà recepire la volontà popolare all'interno del proprio statuto municipale, a seguito del risultato referendario visto che la stragrande maggioranza dei cittadini di Malles ha scelto di essere un esempio unico in Europa nella messa al bando dei prodotti chimici agricoli molto tossici, tossici, dannosi per la salute umana e per l'ambiente;
   la mobilitazione sociale, che ha consentito di raggiungere una quasi totalità di consenso all'interno della comunità di Malles, rappresenta una maggiore consapevolezza degli attori sociali in tema di tutela della biodiversità agraria e agroalimentare e nello scegliere sempre di più percorsi di coltivazione colturale biologici. A tal riguardo, è opportuno ricordare che il settore biologico, nonostante la drammatica crisi economica, si sta rivelando meno inflattivo di altri e sta avendo performance economiche anticicliche notevoli. Si pensi che nei primi cinque mesi dell'anno i consumi sono cresciuti del 17,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e i terreni a coltivazione bio sono aumentati in un anno del 6 per cento con quasi 200 mila ettari in più;
   nel 2004 l'amministrazione pro tempore pubblicò un volume in cui si descriveva una serie di regole e accorgimenti al fine di limitare l'impatto ambientale dei pesticidi. Purtroppo nessuno rispettò quanto stabilito nel volume tant’è che alcuni contadini che producevano secondo i disciplinari tecnici per le colture biologiche, vennero sanzionati dagli organi di controllo perché nel loro fieno e latte furono trovate tracce di sostanze vietate dai disciplinari tecnici, ma che in verità erano il risultato dell'utilizzo da parte di contadini delle tecniche agronomiche tipiche dell'agricoltura convenzionale i cui terreni confinavano, lo sono a tutt'oggi, con i campi a produzione biologica;
   il comune di Malosco (Val di Non, Trento) ha recentemente introdotto nel proprio regolamento comunale misure specifiche che incentivano l'agricoltura biologica, prevedono la messa al bando dei fitofarmaci molto tossici e pongono delle forti restrizioni sull'utilizzo degli altri prodotti chimici. Una delle misure specifiche riguarda che i prodotti chimici debbano essere a una distanza di 30 metri da case e strade, mentre il limite nel resto della Val di Non è di 10 metri;
   a marzo 2014 il comune di Vallarsa (Trento) ha approvato nel proprio regolamento comunale una serie di misure pro-bio tra cui una in particolare che prevede, per le aziende agricole e zootecniche che non adottano metodi biologici, l'obbligo di certificare – ad opera di organismi scientifici e/o tecnici di livello nazionale e internazionale – le sostanze che utilizzano, in quali quantità e con quali modalità, garantendone l'assenza di diffusione al di fuori dei propri terreni. La misura ha una portata storica perché inverte l'onere della prova: secondo la normativa europea e nazionale, le aziende biologiche, che attuano pratiche agricole più sostenibili, devono certificarsi – con conseguenti costi aggiuntivi – mentre le aziende convenzionali possono utilizzare qualunque tipo di pesticida, senza alcuna trasparenza nei confronti della collettività, che a sua volta subisce le esternalità negative che si concretizzano nell'aumento delle patologie tumorali, nella diminuzione della fertilità maschile, nell'abortività spontanea, nell'endometriosi, in gravidanze extrauterine, in parti pre-termine, in disturbi autoimmuni, nell'aumento del rischio di criptorchidismo e ipospadia, nel diabete, in alcune forme di obesità, in deficit cognitivi e disturbi comportamentali, in patologie neurodegenerative, in disfunzioni ormonali (specie alla tiroide), nello sviluppo puberale precoce, così come affermato in un recente articolo pubblicato sulle riviste scientifiche dall'ISDE (International Society of Doctors for the Environment, organizzazione no profit di medici per l'ambiente);
   la «ECBA Project», Environmental Cost-Benefit Analysis, è una società di consulenza specializzata nell'analisi costi-benefici di progetti e politiche di investimento, con una focalizzazione sulle componenti economiche, sociali ed ambientali che le consente di quantificare il valore economico per la collettività dei principali elementi di costo e di beneficio riconducibili ad una determinata opera/intervento. In un recente rapporto la società ha quantificato che le esternalità negative di agricoltura, silvicoltura e pesca valgono 10,9 miliardi di dollari;
   secondo un recente sondaggio fatto nella provincia di Bolzano dal settimanale «ff» è emerso che l'81 per cento della popolazione voterebbe a favore della messa al bando di pesticidi ed erbicidi;
   la richiesta referendaria della popolazione di Malles, le misure specifiche poste in essere sia dal comune di Malosco che di Vallarsa, sono il frutto di una consapevolezza sempre maggiore dei territori nell'implementare le pratiche agronomiche «nell'interesse biologico nel e per il sociale» in un quadro che non tenga conto soltanto dei disciplinari tecnici per le produzioni biologiche per le colture melicole, ma che agisca da contraltare alle produzioni intensive presenti in val Venosta e Val di Non e nei territori prossimi alle aree della rete europea «Natura 2000», zona in cui ricade il comune di Vallarsa;
   la «strategia europea per l'uso sostenibile dei pesticidi» (COM (2006) 372) è stata attuata con la direttiva comunitaria n. 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi;
   l'ordinamento italiano ha recepito la direttiva comunitaria con il decreto legislativo n. 150 del 2012;
   con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22 gennaio 2014 è stato adottato il piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 150 del 2012, che è entrato in vigore il 13 febbraio 2014 –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano porre in essere per consentire di dar seguito alla volontà popolare dei cittadini di Malles, che hanno scelto di essere un territorio libero da pesticidi, avendo quale risvolto positivo una maggiore tutela dell'ambiente e della biodiversità del territorio;
   se non intendano, nelle rispettive competenze, attivare iniziative che diano la possibilità alle comunità indicate in premessa, a fronte anche del fatto che una di esse ricade in prossimità delle aree della rete europea «Natura 2000», di poter essere un'area del Paese di particolare «interesse biologico sociale»;
   se il Governo intenda intraprendere iniziative volte a garantire una «tutela rafforzata» in alcune zone specifiche, in virtù delle loro particolari condizioni socio-ambientali e in conformità al legittimo «principio di precauzione». (3-01086)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agricoltura biologica

agricoltura sostenibile

antiparassitario