ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 241 del 09/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00866
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Lunedì 9 giugno 2014, seduta n. 241

   CORDA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il territorio Sulcis-Iglesiente è costituito da ventisette comuni, di cui ventitré sono nella provincia Carbonia-Iglesias. In particolare, il comune di Carbonia ha basato la sua economia principalmente sul settore terziario e sull'industria grazie alla vicina area industriale di Portovesme, frazione nel comune di Portoscuso. Portovesme ospita un grande polo industriale specializzato nella metallurgia non ferrosa con la presenza di industrie quali: EurAlluminia Spa, Otefal Sail Spa, Portovesme Srl, Alcoa, Rockwool Italia Spa, Carbosulcis Spa, divenendo polo unico in Italia per le sue produzioni di alluminio da bauxite, zinco, piombo e acido solforico, oro, argento e alluminio primario; nella zona industriale si trovano anche le centrali termoelettriche ENEL, che generano il 45 per cento dell'energia elettrica prodotta in Sardegna;
   i dati diffusi da fonti ufficiali ISTAT e dall'Osservatorio del mercato del lavoro della regione Sardegna evidenziano un progressivo e sostanziale crollo dell'occupazione in Sardegna, che al IV trimestre del 2013 registra il 18,1 per cento di tasso di disoccupazione e 34.000 occupati in meno rispetto allo stesso trimestre del 2012, e il permanere di una forte incidenza di lavoratori precari e di lavoro irregolare;
   tale situazione è particolarmente grave in alcuni territori dell'isola, da oltre 20 anni colpiti da processi di destrutturazione produttiva e deindustrializzazione, con pesanti e disgreganti conseguenze sulle condizioni di vita delle popolazioni;
   nel comune di Carbonia sono presenti tre discariche di rifiuti industriali: una dell'azienda Ecodump (di Riverso Srl) in località Serra Scirieddus, comune di Carbonia; una della Portovesme S.r.l, in località Genna Luas, comune di Carbonia ed Iglesias; una della Carbosulcis S.p.a. in località Monte Sinni, frazione di Cortoghiana, per lo smaltimento residui derivanti dalla centrale ENEL di Portoscuso;
   nel 2012 la discarica Ecodump è finita al centro di un'inchiesta per la quale erano stati notificati avvisi di garanzia per traffico illecito di rifiuti pericolosi, falso ideologico e attività di gestione di rifiuti non autorizzata;
   nel 2012 si è aperta un'indagine per traffico di rifiuti altamente pericolosi prodotti dagli impianti della Portovesme s.r.l., smaltiti illecitamente in cave del Cagliaritano e nella realizzazione di riempimenti stradali e piazzali degli ospedali; dal mancato smaltimento sarebbe generato un risparmio per la società di 3,6 milioni di euro;
   la Sardegna è una regione posta al centro del mediterraneo e vive di turismo per la sua bellezza paesaggistica. Non è possibile sottovalutare l'impatto che hanno le summenzionate discariche che, insieme alla destrutturazione industriale, hanno reso desolante il territorio; per i richiedenti è necessario intervenire e mettere in sicurezza territorio e cittadini tutti;
   il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale» stabilisce all'articolo 3-ter, comma 1, che «La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché al principio “chi inquina paga” che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato dell'Unione europea, regolano la politica della comunità in materia ambientale»;
   l'articolo 191 del Trattato dell'Unione europea (ex articolo 174) al paragrafo 2 stabilisce che: «La politica della Comunità in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni della Comunità. Essa è fondata sui principi della precauzione e detrazione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga”;
   l'industrializzazione con l'attuale processo di destrutturazione produttiva, del territorio Sulcis-Iglesiente ha compromesso gli equilibri naturali provocando danni enormi all'eco-sistema naturale e alla salute fisica e psichica della popolazione;
   dai dati emersi dall'ASL 7 del comune di Carbonia si evince un aumento delle patologie neoplasiche maligne nei territori del Sulcis-Iglesiente da 1.825 casi registrati nell'anno 2006 a 3.044 casi registrati nel 2013 ed, in particolare, nella città di Carbonia, dove tra il mese di novembre e dicembre dell'anno 2013 si è registrato un aumento di 100 unità;
   la Sardegna è la regione d'Italia dove si trova l'area contaminata più vasta: 445 mila ettari, dato diffuso nel 2011 da Greenpeace con il Sin Italy, un rapporto sui siti di interesse nazionale che devono essere bonificati (e aree più colpite da inquinamento del suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee sono quelle del Sulcis-Iglesiente e del Guspinese);
   all'emergenza ambientale del territorio Sulcis-Iglesiente si aggiunge la problematica lavorativo-occupazionale, come sopra enunciato; in Sardegna vivono questa situazione migliaia di lavoratori interinali, i quali hanno perso il posto di lavoro e non hanno alcuno strumento di integrazione al reddito e nessuna forma di ammortizzatore sociale;
   si vuole rilevare come i lavoratori interinali ex-Rockwool, a suo tempo impiegati in attività collaterali e di supporto alle più importanti realtà industriali del territorio, sono stati esclusi da qualsiasi forma di ammortizzatore sociale e in questo momento si trovano in una condizione di drammatica precarietà –:
   se il Governo intenda assumere le iniziative necessarie ad aprire un tavolo di discussione e di concertazione che coinvolga Stato, regione e tutte le parti interessate per avviare adeguati percorsi di aggiornamento, qualificazione e riconversione professionale per una ripresa lavorativa e produttiva;
   se si intenda affrontare con urgenza la situazione dei lavoratori di tutto il comparto industriale, anche considerando la necessità di interventi urgenti di bonifica delle aree industriali dismesse e conseguente riqualificazione del territorio;
   se si intenda porre in essere ogni opportuna iniziativa per favorire una ripresa ecosostenibile dell'attività produttiva. (3-00866)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CARBONIA,CAGLIARI - Prov,SARDEGNA

EUROVOC :

deposito dei rifiuti

rifiuti industriali

terreno industriale

licenziamento

alluminio

lavoro nero

soppressione di posti di lavoro

ente pubblico