ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00655

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Trasformazioni
Trasformato il 27/03/2014 in 5/02485
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 04/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/03/2014
Stato iter:
27/03/2014
Fasi iter:

TRASFORMA IL 27/03/2014

TRASFORMATO IL 27/03/2014

CONCLUSO IL 27/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00655
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 4 marzo 2014, seduta n. 182

   BINETTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   risulterebbe che in data 25 febbraio 2014 siano stati restituiti a Firenze assegni per oltre 6 milioni di euro complessivi, a titolo di rimborso per i medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione post-laurea, ma a cui lo Stato italiano non ha riconosciuto la borsa di studio prevista dalle direttive europee in merito;
   oltre al capoluogo toscano, simili iniziative si sono svolte in altre città italiane, come Milano, Roma, Torino, Genova e Venezia, con l'erogazione di assegni per un totale di 25,5 milioni di euro nel giro di un solo anno, a fronte di oltre 327 milioni riconosciuti ai professionisti sanitari dai Tribunali di tutta Italia;
   la consegna degli assegni, completamente esentasse, è un tassello importante di una vicenda che rischia di costare in tutto alle casse pubbliche 4 miliardi di euro secondo una stima per difetto, basti pensare che soltanto in Toscana, sarebbero ancora 5 mila i camici bianchi in attesa di un rimborso;
   sulla vicenda si è espresso anche presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Firenze, Antonio Panti: «Sono lieto per i singoli medici che oggi hanno visto riconosciuto un diritto a lungo negato e hanno potuto ricevere un compenso che premia l'impegno e la dedizione con cui hanno svolto la specializzazione»;
   sono ancora migliaia i «camici bianchi» che ancora devono ottenere quanto loro dovuto ed il 20 marzo 2014 partirà un'altra azione collettiva di rimborso per tutti i medici specializzati tra il 1982 e il 2006;
   si tratta di vicenda risalente agli inizi degli anni Ottanta, quando furono promulgate le direttive europee (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE) che imponevano a tutti gli Stati di membri di corrispondere il giusto compenso ai medici durante gli anni della scuola di specializzazione in medicina e che si è conclusa con una sentenza di condanna a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri competenti, obbligati a pagare questa consistente somma in favore dei «camici bianchi», per il ritardo con cui sono state percepite le norme comunitarie che prevedevano l'obbligo di retribuire gli specializzandi –:
   quali siano i suoi orientamenti al riguardo e quali iniziative intenda adottare per giungere ad una soluzione che eviti inutili e costosi contenziosi per l'amministrazione finora soccombente in ogni giudizio presentato in merito. (3-00655)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

salario

direttiva comunitaria

insegnamento superiore

medico