ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00561

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 153 del 16/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 16/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00561
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Giovedì 16 gennaio 2014, seduta n. 153

   PIAZZONI e PILOZZI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   come riportato dall'edizione online del quotidiano La Repubblica in data 5 gennaio, i magistrati della sezione di controllo della Corte dei conti del Lazio avrebbero evidenziato delle anomalie sulla gestione di alcuni servizi museali relativi a beni culturali e aree archeologiche della Capitale;
   l’iter di controllo sarebbe iniziato il 4 ottobre 2013, in relazione a un decreto della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con cui veniva approvato un incremento di 3 euro sui biglietti dell'area archeologica che interessa il Palatino, il Colosseo, i Fori imperiali e fissato a 10 euro il costo dell'ingresso per la visita alla mostra «Carlo Saraceni», presso palazzo Venezia;
   l'esame del provvedimento in questione avrebbe fatto emergere l'assenza di indicazioni in merito ai criteri utilizzati dalle soprintendenze per quantificare il prezzo degli ingressi ai due poli culturali. Per determinare il costo dei biglietti sarebbe, infatti, necessario considerare la qualità degli allestimenti, l'offerta dei servizi aggiuntivi, la media annua degli ingressi, le caratteristiche del territorio, la vocazione turistica del medesimo e la presenza di altri spazi culturali;
   la successiva risposta della direzione regionale per i beni culturali, a seguito della richiesta di delucidazioni sulla ripartizione degli incassi della biglietteria e sui rapporti contrattuali con i privati, non avrebbe chiarito la questione in esame, confermando invece vizi di legittimità del provvedimento. Non verrebbero menzionati i criteri di cui sopra e la dichiarata assegnazione ai privati del 14 per cento degli introiti non corrisponderebbe a quanto contenuto nella documentazione pervenuta ai giudici;
   secondo i magistrati della Corte dei conti, invece, ben il 69,8 per cento dei 12 euro del biglietto di ingresso all'area archeologica menzionata entrerebbe nelle casse del gestore privato, nello specifico il Gruppo Mondadori attraverso la controllata Electa. Per la mostra a palazzo Venezia invece, 7 euro e 75 centesimi, sui 10 euro totali del biglietto, andrebbero a vantaggio di Civita Cultura e Munus, a loro volta parti contrattuali private;
   in particolare sarebbero violati i decreti ministeriali sulla redistribuzione degli incassi delle biglietterie che fissano un tetto del 30 per cento per gli affidatari del servizio. Se ciò non bastasse per i magistrati contabili, il contratto di concessione per l'area archeologica situata alle spalle del Campidoglio, che prosegue a favore di Electa ininterrottamente da almeno 16 anni, dovrebbe ritenersi ormai invalido, in quanto contrario alla normativa europea sulla concorrenza;
   occorre sottolineare, inoltre, come il mancato rinnovo di appalti e la mancata emanazione – da parte della direzione generale per la valorizzazione – delle apposite linee guida per pubblicare nuovi bandi di gara, ha impedito la concessione di servizi in alcuni siti di importantissima rilevanza archeologica e culturale, come Villa d'Este, Villa Adriana o il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia;
   dall'articolo apparso il giorno 6 gennaio, sempre sull'edizione online del quotidiano La Repubblica, venivano annunciate nuove azioni della sezione regionale di controllo della Corte dei conti al fine di individuare ulteriori, possibili, anomalie gestionali sui beni culturali di Roma e del Lazio –:
   se non ritenga opportuno approfondire i rilievi sollevati dalla Corte dei conti e verificare le presunte violazioni sulla distribuzione degli incassi tra pubblico e privato inerenti ai servizi museali di Roma e del Lazio;
   se non ritenga opportuno accertarsi della correttezza dei controlli negli affidamenti descritti in premessa, in particolare riguardo alla congruità tra concessione e servizi essenziali che devono essere garantiti per la fruizione pubblica del bene, ai sensi dell'articolo 115 del decreto legislativo n. 42 del 2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio;
   quali iniziative intenda intraprendere affinché i contratti di concessione a gestori privati, relativi ai servizi museali, inerenti a beni culturali appartenenti al patrimonio pubblico, siano stipulati nel pieno rispetto della normativa nazionale e comunitaria;
   quali iniziative intenda intraprendere per sollecitare la pubblicazione dei nuovi bandi di gara per la concessione di servizi inerenti ai siti di interesse culturale citati in premessa. (3-00561)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

contratto di prestazione di servizi

bene culturale

sito storico

prestazione di servizi

gara d'appalto