Legislatura: 17Seduta di annuncio: 130 del 03/12/2013
Primo firmatario: COSTA ENRICO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 03/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIGNALI RAFFAELLO NUOVO CENTRODESTRA 03/12/2013 CALABRO' RAFFAELE NUOVO CENTRODESTRA 03/12/2013 BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA 03/12/2013 ROCCELLA EUGENIA NUOVO CENTRODESTRA 03/12/2013 TANCREDI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA 03/12/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 03/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/12/2013 Resoconto BIANCHI DORINA NUOVO CENTRODESTRA RISPOSTA GOVERNO 04/12/2013 Resoconto CARROZZA MARIA CHIARA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 04/12/2013 Resoconto CALABRO' RAFFAELE NUOVO CENTRODESTRA
DISCUSSIONE IL 04/12/2013
SVOLTO IL 04/12/2013
CONCLUSO IL 04/12/2013
COSTA, VIGNALI, CALABRÒ, DORINA BIANCHI, ROCCELLA e TANCREDI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
nel mese di novembre 2013 è stato sollevata pubblicamente, da tutte le organizzazioni giovanili rappresentative, mediche e non, la grave situazione che rischia di profilarsi riguardo al finanziamento dei contratti di specializzazione per i laureati in medicina;
nel 2012 i relativi finanziamenti hanno permesso di sostenere 4.500 contratti;
ogni anno alle facoltà di medicina si iscrivono circa diecimila matricole;
il numero dei posti di accesso alla facoltà di medicina, ultimamente, ha registrato un leggero aumento, raggiungendo quota 12.000; al contempo, la riduzione delle borse di studio per i contratti di formazione specialistica ha reso la situazione paradossale: una sorta di imbuto che priva metà degli studenti iscritti della chance di spendere la propria formazione universitaria, poiché, allo stato attuale dei fatti, dopo la laurea, la specialità è un passaggio obbligato;
di fatto, è impossibile lavorare nel servizio sanitario nazionale senza aver conseguito un diploma di specializzazione;
per il 2013 lo stanziamento previsto sarebbe sufficiente per finanziare appena 2.800 candidati;
tagliare ulteriormente questi contratti significa assumersi consapevolmente il rischio di rendere presto disoccupati migliaia di studenti per i quali lo Stato e le famiglie hanno investito per ben sei anni;
questo ingiustificato taglio non è appena un problema della «sanità», ma anche del sistema universitario e del suo rapporto con il mondo del lavoro;
il 22 ottobre 2013, all'unanimità, il Consiglio nazionale degli studenti universitari ha chiesto l'implementazione del capitolo di spesa relativo ai contratti di specializzazione per coprire 6.000 borse di studio, il numero minimo e indispensabile;
per chiedere un intervento urgente del Parlamento si sono mobilitate anche le associazioni dei medici specializzandi, come l'associazione «Giovani medici», che insieme a «Federspecializzandi» ha realizzato una petizione on line (www.giovanemedico.it) e ha dato vita a manifestazioni di protesta, come il sit-in del 7 novembre 2013 davanti a Palazzo Montecitorio. Altre iniziative sono previste per i prossimi mesi –:
se e come il Ministro interrogato intenda risolvere, e in tempi strettissimi, questa incresciosa circostanza, in particolare se intenda assumere iniziative in tempi rapidi, affinché si possa garantire ai giovani laureati in medicina la possibilità, di fatto necessaria e indispensabile, di poter proseguire il proprio percorso universitario con la formazione specialistica.
(3-00500)
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