ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
20/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2013
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2013
Resoconto TRIGILIA CARLO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
 
REPLICA 20/11/2013
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2013

SVOLTO IL 20/11/2013

CONCLUSO IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00458
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo presentato
Martedì 19 novembre 2013
modificato
Mercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

   PANNARALE, RICCIATTI e MIGLIORE. — Al Ministro per la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 9 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, prevede la «Accelerazione nell'utilizzazione dei fondi strutturali»;
   l'articolo 4 del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, prevede «Misure per la velocizzazione delle procedure in materia di riprogrammazione dei programmi nazionali cofinanziati dai fondi strutturali e di rimodulazione del piano di azione coesione»;
   i commi 1 e 2 dell'articolo 4 del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, disciplinano la disponibilità di spesa delle risorse derivanti dalla riprogrammazione dei programmi nazionali cofinanziati dai fondi strutturali 2007/2013 e le misure atte ad accelerare le procedure per la riprogrammazione dei programmi nazionali cofinanziati dai fondi strutturali europei e per la rimodulazione del piano d'azione coesione, al fine di rendere disponibili risorse necessarie per il finanziamento degli interventi a favore dell'occupazione giovanile e dell'inclusione sociale nel Mezzogiorno, disposti, rispettivamente, dall'articolo 1, comma 12, lettera a), e dall'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto;
   l'operatività della riprogrammazione del piano d'azione coesione è operata dal gruppo d'azione coesione (di cui al decreto del Ministro per la coesione territoriale del 1o agosto 2012, ai sensi del punto 3 della delibera Cipe del 3 agosto 2012, n. 96), che provvede a determinare, anche sulla base degli esiti del monitoraggio sull'attuazione delle misure di spesa dei fondi strutturali, le occorrenti rimodulazioni delle risorse destinate alle misure del piano d'azione coesione. Dall'ammontare della rimodulazione si tiene conto nel riparto delle risorse da assegnare a valere sui fondi strutturali per il periodo di programmazione 2014-2020;
   l'operatività delle misure strutturali incentivanti decorre soltanto dalla data di perfezionamento dei rispettivi atti di riprogrammazione dei programmi nazionali cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, che le amministrazioni titolari dei programmi operativi interessati (programma operativo nazionale e programmi operativi interregionali) dovevano avviare entro il 28 luglio 2013 le procedure necessarie atte a modificare i pertinenti programmi, sulla base della vigente normativa europea;
   le amministrazioni centrali e regionali hanno incontrato rilevanti difficoltà nell'utilizzare le risorse comunitarie secondo la tempistica definita dalle norme comunitarie e, specificatamente, la regola europea dell'N+2 prevede che per ogni annualità delle risorse impegnate per ciascun fondo sul bilancio comunitario (fondo sociale europeo, fondo europeo di sviluppo regionale, e programma operativo), la quota che non risulta effettivamente spesa e certificata alla Commissione europea, entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello dell'impegno di bilancio, viene disimpegnata automaticamente. Il disimpegno delle risorse comunitarie comporta anche la parallela riduzione di disponibilità delle relative risorse di cofinanziamento nazionale;
   il Ministro interrogato, nel corso dell'audizione del 12 giugno 2013 tenutasi presso le Commissioni riunite V e XIV della Camera dei deputati, ha posto in rilievo il rischio di disimpegno di un'elevata percentuale dei fondi assegnati, sottolineando la necessità di un'ulteriore azione di riprogrammazione delle risorse a rischio, volta a concentrare i fondi resi disponibili su poche misure con effetto anticiclico: lotta alla disoccupazione giovanile e al progressivo impoverimento delle famiglie, soprattutto al Sud, e sostegno al sistema delle imprese attraverso la promozione degli investimenti in grado di stimolare le economie locali;
   il Ministro interrogato, sempre nel corso dell'audizione, ha fornito informazioni circa l'area ad alto rischio disimpegno riguardante, soprattutto, alcuni programmi nazionali e programmi regionali dell'obiettivo convergenza. Secondo una prima stima effettuata dal Ministero, il rischio disimpegno delle risorse comunitarie, per i programmi dell'obiettivo convergenza afferenti al fondo europeo di sviluppo regionale, sarebbe di almeno 3,6 miliardi di euro e riguarderebbe i programmi operativi regionali Campania, Calabria, Sicilia e i programmi operativi nazionali «reti e mobilità», «energie rinnovabili», «attrattori culturali» e «sicurezza», mentre le risorse a rischio per i programmi afferenti al fondo sociale europeo sarebbe di 0,5 miliardi di euro complessivi;
   con un comunicato stampa del 4 novembre 2013, il Ministro interrogato ha affermato che la spesa certificata presentata il 31 ottobre 2013 dall'Italia a Bruxelles, nell'attuazione dei fondi comunitari, ha raggiunto il 47,5 per cento per cento della dotazione totale, superando di 4 punti il target nazionale, pari a 22,693 miliardi di euro;
   sulla base dei dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale rapporti con l'Unione europea, Igrue, aggiornati al 24 ottobre 2013, le risorse ancora da spendere entro il 31 dicembre 2015 (termine ultimo per effettuare pagamenti), come riprogrammate a seguito dei 3 aggiornamenti del piano di azione coesione, ammontano a circa 26,9 miliardi di euro –:
   quali iniziative urgenti e misure con effetto anticiclico il Governo intenda assumere al fine di evitare la perdita di una così consistente quota di risorse comunitarie, al fine di scongiurare il disimpegno dell'ingente somma ancora non spesa, anche con riferimento all'impegno preso durante l'audizione del 12 giugno 2013 per la lotta alla disoccupazione giovanile e al progressivo impoverimento delle famiglie, soprattutto al Sud Italia, e per il sostegno al sistema delle imprese attraverso la promozione degli investimenti in grado di stimolare le economie locali. (3-00458)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

disoccupazione giovanile

promozione degli investimenti

fondo strutturale

cofinanziamento

integrazione sociale

rete energetica

utilizzazione degli aiuti