Legislatura: 17Seduta di annuncio: 104 del 24/10/2013
Primo firmatario: NICOLETTI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: //
Ex primo firmatario: GOZI SANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2013
Data ritiro firma: 15/04/2014
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2014 15/04/2014
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA DIFESA
- MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/10/2013 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/11/2013
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL
NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 15/04/2014
RITIRO FIRME IL 15/04/2014
GOZI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
il 14 ottobre 2013, il Presidente del Consiglio Enrico Letta, al termine dell'incontro con il premier finlandese Jyrki Katainen, ha dichiarato che per rendere più sicure le traversate dei migranti, chiede all'Unione europea di rafforzare Frontex, l'agenzia incaricata di vigilare sulle frontiere esterne dell'Unione stessa. Nei giorni precedenti, da indiscrezioni di Palazzo Chigi, sembra che il Governo italiano voglia chiedere il trasferimento o creazione di una seconda sede Frontex in una città italiana, o proporre la nomina di un italiano alla sua guida al posto del finlandese Iikka Laitinen;
non è chiaro però perché – in una nota ufficiale del 10 ottobre 2013 del Consiglio dei ministri dell'interno dell'Unione europea – si apprende che sei Paesi, Spagna, Francia, Grecia, Cipro, Malta e Italia hanno posto il veto alla proposta avanzata dalla commissaria agli affari interni Cecilia Malström ed elaborata da un gruppo di lavoro «ad hoc», secondo cui è necessario ampliare la missione di Frontex introducendo, oltre ai compiti di vigilanza e interdizione, funzioni di «Rescue at sea e Diserbarkation», ovvero di soccorso ai profughi in mare e il loro trasferimento in imbarcazioni più sicure. Nella nota si evince che il veto da parte dei sei Stati è stato posto sugli articoli 9 e 10 della bozza, predisposta dal gruppo ad hoc e avallata dalla Commissione, che prevedono l'ampliamento del mandato, in quanto si sostiene che i salvataggi in mare sono già regolati dalla normativa internazionale e che competono alla responsabilità delle autorità in mare;
conseguentemente, secondo i sei Stati tra cui l'Italia – affidare tali compiti al Frontex – sarebbe solo fonte di confusione e costituirebbe un vulnus della sovranità degli Stati e contrasterebbe con il diritto comunitario –:
se non ritengano necessario chiarire quale sia la posizione del Governo italiano sulla questione Frontex e se sia ancora intenzione del Governo «cambiare le politiche europee in termini di efficacia e di rafforzamento di Frontex» come il Presidente Letta ha dichiarato alla stampa.
(3-00399)
EUROVOC :frontiera
politica comunitaria
norma internazionale