Legislatura: 17Seduta di annuncio: 94 del 10/10/2013
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/10/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 10/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 18/11/2013 Resoconto ARCHI BRUNO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI) REPLICA 18/11/2013 Resoconto MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DISCUSSIONE IL 18/11/2013
SVOLTO IL 18/11/2013
CONCLUSO IL 18/11/2013
MELILLA. –
Al Ministro degli affari esteri. – Per sapere – premesso che:
nel 2001, anche grazie alle proposte dell'Italia, a Genova fu assunto l'impegno alla costituzione di un Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria;
nel 2002, a Ginevra le Nazioni Unite costituirono questo fondo destinato alla lotta alle grandi pandemie;
dalla sua nascita, il Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria ha consentito di finanziare programmi sanitari in 151 Paesi del mondo che hanno curato 5 milioni di persone malate di Aids e 11 milioni malati di tubercolosi, mentre contro la malaria sono stati acquistati oltre 300 milioni di zanzariere trattate con insetticidi appropriati;
il Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria è il principale finanziatore dei programmi sanitari di cooperazione internazionale;
la diffusione dell'hiv-Aids si è rallentata, così come la malaria e la tubercolosi sono state contrastate con efficacia: in particolare, in Africa i decessi per Aids negli ultimi anni si sono ridotti di un terzo;
ciononostante nel 2011 si sono registrati 2,7 milioni di morti per Aids e tubercolosi, mentre a causa della malaria nel 2010 i morti sono stati quasi 700 mila;
la crisi economica internazionale dal 2008 ha avuto un riflesso negativo sul finanziamento del fondo globale da parte dei Paesi donatori;
pur avendo avuto l'Italia un ruolo importante nella costruzione del Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria, con contributi nel 2001 di 200 milioni di euro, nel 2002 e nel 2003 rispettivamente di 100 milioni di euro, divenendo così il secondo donatore dopo gli Usa con un totale di 790 milioni di euro complessivi, l'Italia dal 2009 non rispetta più nessun impegno e non ha provveduto a dare contributi –:
se non intenda provvedere rapidamente ad onorare gli impegni a contribuire al Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria per recuperare un ruolo positivo nella lotta alle grandi pandemie nei Paesi più poveri del mondo. (3-00373)
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