ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00350

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 86 del 27/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: SARTI GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIZZOLANTE SERGIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/09/2013
Stato iter:
09/10/2013
Fasi iter:

RITIRATO IL 09/10/2013

CONCLUSO IL 09/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00350
presentato da
SARTI Giulia
testo di
Venerdì 27 settembre 2013, seduta n. 86

   SARTI e PIZZOLANTE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il 12 settembre la Guardia forestale ha eseguito un sequestro preventivo di quattro delfini del delfinario di Rimini;
   la normativa di riferimento in materia di Tursiopi è la legge 23 marzo 2001, n. 93, articolo 17, comma VI, e, in particolare, il relativo regolamento applicativo di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 6 dicembre 2001, n. 469, recante «Disposizioni in materia di mantenimento in cattività di esemplari di delfini appartenenti alla specie Tursiops Truncatus»;
   il delfinario di Rimini, anche in ottemperanza a quanto richiesto dal decreto ministeriale n. 469 del 2001 e dal decreto-legge 21 marzo 2005, n. 73, relativo alla custodia di animali selvatici nei giardini zoologici, rappresenta un punto di riferimento costante nella collaborazione con la ricerca, l'università e la didattica. Il delfinario di Rimini, infatti, è costantemente impegnato in progetti di ricerca e promuove e realizza, all'interno della propria struttura ed in collaborazione con altri istituti, attività a sfondo scientifico, didattico e divulgativo apportando vantaggi inestimabili per la conoscenza e conservazione delle specie ospitate;
   la proprietà del delfinario di Rimini da tempo ha depositato, presso l'ufficio competente del comune di Rimini, per il tramite di tecnici incaricati, il progetto esecutivo avente ad oggetto il rifacimento del delfinario per l'adeguamento al dettato del decreto ministeriale 469/2001;
   le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni non hanno consentito l'ampliamento;
   il 31 luglio 2013 è stato fatto un sopralluogo e redatto relativo verbale di accertamento da parte de Corpo forestale dello Stato – servizio Cites centrale – sezione investigativa – Roma, avente ad oggetto la conformità del delfinario di Rimini ai requisiti normativi previsti dal decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 73, e dal decreto ministeriale 6 dicembre 2001 n. 469 (regolamento recante disposizioni in materia di mantenimento in cattività di esemplari di delfini appartenenti alla specie Tursiops Truncatus);
   il 12 agosto 2013 è stato notificato il verbale di contestazione di illecito amministrativo n. 10/2013 d.d. elevato dal Corpo forestale dello Stato – servizio Cites centrale di Roma, con cui veniva contestata al delfinario di Rimini la violazione dell'articolo 3, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 73, in quanto, non mantiene «in conformità alle linee guida di cui all'allegato 2, un elevato livello quantitativo nella custodia e nella cura degli animali attraverso l'attuazione di un programma articolato di trattenimenti veterinari, preventivi e curativi». È stata comminata la sanzione, ai sensi dell'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo n. 73 del 2005, di euro 3.000,00 senza predisporre alcun sequestro;
   nella stessa data (12 agosto 2013) veniva notificato il verbale di contestazione di illecito amministrativo n. 9/2013 d.d. elevato dal Corpo forestale dello Stato – servizio Cites centrale di Roma con cui veniva contestata al delfinario di Rimini la violazione dell'articolo 3 comma 1, lettera e) del decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 73, in quanto non ospita i tursiopi presenti «in conformità alle linee guida di cui all'allegato 1, (omissis) in condizioni volte a garantire il loro benessere e a soddisfare le esigenze biologiche delle singole specie. Si fa riferimento alla non conformità ai parametri dimensionali e strutturali stabiliti dal decreto ministeriale n. 469 del 2001: vasca unica, assenza di struttura ombreggiante, assenza di protezioni adeguate ad impedire la caduta di oggetti, mancanza di sistema di raffreddamento dell'acqua. La sanzione comminata ai sensi dell'articolo 8 comma 2, del decreto legislativo n. 73 del 2005 ammonta a euro 3.000,00. Anche in questo caso non si prevedeva alcun sequestro;
   ai sensi dell'articolo 10-bis della legge n. 241 del 1990 (procedimento amministrativo) venivano notificati i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza al rilascio della licenza di giardino zoologico (prot. n. 0043356 del 23 agosto 2013 Ministero dell'ambiente e della tutela del territoriale e del mare);
   in data 11 settembre 2013, veniva emesso il decreto di sequestro preventivo della struttura: atto depositato il giorno seguente;
   la Guardia forestale ha eseguito il sequestro preventivo con modalità che ad avviso degli interroganti lasciano molti dubbi. Un vero e proprio blitz con grande dispiegamento di forze;
   secondo quanto risulta agli interroganti, il capo ufficio stampa dell'ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato (dottor Cazora), quando ancora dovevano iniziare le operazioni di cattura dei delfini si aggirava in borghese all'interno della recinzione che delimita l'accesso al pubblico, eseguendo interviste al capitano del Corpo forestale dello Stato;
   il dottor Cazora, comportandosi secondo gli interroganti come un regista in un set cinematografico, ha disposto telecamere all'interno del delfinario spettacolarizzando un'azione giudiziaria preventiva, si è rivolto con parole gravi ed offensive nei confronti delle titolari del delfinario, degli avvocati e dell'amministratore delegato, senza mai svelare identità e ruolo;
   risulta altresì agli interroganti che il dottor Cazora abbia mantenuto questo atteggiamento sia di fronte all'avvocato M. Bacillieri, affermando, altresì, «tanto le perdete tutte contro di noi», quanto nei confronti dell'onorevole Pizzolante, liquidato in maniera sprezzante;
   quest'azione ha il sapore amaro di uno Stato autoreferenziale e distante dalla realtà che non sembra comprendere il dramma di un'azienda messa in crisi, di 20 posti di lavoro perduti, di almeno altre decine di posti di lavoro in attività collaterali, messi a rischio, di un danno di immagine per una intera città che vive di turismo ed accoglienza;
   lo Stato non deve mai mostrare la faccia feroce verso i cittadini e le imprese, anche quando colpevoli; colpevolezza tutta da dimostrare in questo caso –:
   di quali elementi disponga il Ministro in merito al blitz svoltosi con telecamere al seguito, per eseguire un sequestro preventivo di delfini;
   se non sia stato inopportuno portare a Rimini, per una azione giudiziaria preventiva, addetti stampa nazionali, telecamere e fotografi;
   quanti uomini e quali mezzi siano stati utilizzati nell'operazione sopra descritta;
   quale sia stata l'utilità e l'utilizzo del servizio televisivo realizzato;
   quale siano stati i costi complessivi;
   quali iniziative di competenza il Ministro intenda adottare per verificare la correttezza dell'operato del Corpo forestale dello Stato;
   quali siano le ragioni che hanno portato a scegliere un acquario a 400 chilometri di distanza (ve ne sono disponibili a pochi chilometri di distanza), per il trasferimento dei delfini;
   quale sia lo stato di salute attuale dei delfini. (3-00350)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CORPO FORESTALE DELLO STATO ( CFS )

GEO-POLITICO:

RIMINI,RIMINI - Prov,EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

specie protetta

progetto di ricerca

protezione della fauna

dispositivo di sicurezza

giardino zoologico