ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00347

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 84 del 25/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 25/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 25/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00347
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Mercoledì 25 settembre 2013, seduta n. 84

   ZACCAGNINI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   il 19 settembre 2013, stando a quanto riportato dai maggiori organi di stampa, e televisioni, nazionali ed internazionali, si apprende che a seguito di un'iniziativa dell'organizzazione Greenpeace, la guardia costiera russa ha fermato nell'Artico 25 aderenti all'associazione ambientalista con un blitz da forze speciali: otto militari si sono calati sulla nave Artic Sunrise da un elicottero e hanno, bloccato i militanti puntando loro la pistola alla testa. «Lo ha reso noto Greenpeace»; l'appello è riportato dall'agenzia stampa Dire: «Agenti armati a bordo “arctic sunrise” c’è attivista italiano. (Dire) Roma, 19 settembre – “La Guardia Costiera russa ha abbordato la nostra nave ‘Arctic Sunrise’. Dopo l'azione ‘Save the Arctic’ di ieri alla piattaforma petrolifera Gazprom, conclusa con il fermo illegale di Sini e Marco, continua la violenta rappresaglia delle autorità russe, che proprio in queste ore stanno arrestando altri 25 attivisti”. Lo scrive Greenpeace su Facebook. “Al momento non riceviamo più notizie dalla nave – segnala l'associazione – le comunicazioni sono interrotte, la situazione è grave. A bordo c’è anche un attivista italiano”. Greenpeace ha allertato il Ministero degli affari esteri. “La nostra nave ’Arctic Sunrise’ è appena stata abbordata da 8 unità armate della Guardia Costiera russa – aggiunge Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia, dal suo profilo Facebook – hanno arrestato tutti i membri dell'equipaggio, tranne tre persone – una campaigner, un addetto stampa ed un operatore radio – che si sono barricate dentro la sala radio. Mentre le guardie russe stanno tentando di entrare siamo ancora in collegamento satellitare con loro mentre il resto dell'equipaggio è stato concentrato sul ponte e fatto inginocchiare da guardie armate” viene denunciato l’“abbordaggio illegale” della nave mentre “stava navigando intorno alla piattaforma Prirazlomnaya alla velocità di tre miglia nautiche, in acque internazionali”»;
   in data 23 settembre 2013 il quotidiano La Repubblica riportava l'articolo, a firma di Elena Russo «Ancora bloccati attivisti Greenpeace in Russia: rischiano fino a 15 anni», nello stesso articolo si riferiva: «Sono ancora ostaggio delle autorità russe i 30 attivisti di Greenpeace: venerdì, a bordo dell’Artic Sunrise, hanno attraversato le acque russe per protestare contro l'attività di perforazione dell'Artico della Gazprom. Due di loro hanno scalato la piattaforma allo scopo di piantare la capsula di sopravvivenza, utilizzata come tenda in casi di temperature estreme, scambiata poi per una bomba dalle autorità russe»;
   in data 24 settembre 2013 Greenpeace dirama un altro comunicato ripreso dall'agenzia stampa Agi: «Russia: Greenpeace, tutti gli attivisti perseguiti per pirateria (agi/efe/interfax) – Mosca, 24 settembre – Gli attivisti di Greenpeace, tra cui il napoletano Cristian D'Alessandro, che sono stati arrestati giovedì scorso dalla Guardia costiera russa in acque internazionali, verranno perseguiti per pirateria indipendentemente dalla loro nazionalità. Lo riferisce il Comitato investigativo russo. La settimana scorsa i 27 ecologisti, a bordo della rompighiaccio “Artic Sunrise” di Greenpeace, avevano protestato pacificamente contro l'esplorazione petrolifera della compagnia statale russa Gazprom nell'Artico. Intanto, più di 50 organizzazioni non governative e 370.000 persone da tutto il mondo hanno firmato petizioni per richiedere la liberazione degli attivisti, sotto arresto da cinque giorni. Mijail Kreindlin, dell'ufficio di Mosca della Greenpeace, ha spiegato che “la pirateria è un assalto con l'uso della forza al fine di appropriarsi di un bene altrui”, quindi non è il caso dei 27 ecologisti, che stavano navigando intorno alla piattaforma Prirazlomnaya della Gazprom per protestare contro le trivellazioni. “In ogni caso”, ha commentato il portavoce del Comitato investigativo russo Vladimir Markin, “queste azioni minacciano la sovranità dello stato e possono mettere in pericolo la sicurezza ambientale dell'intera regione”» –:
   se sia conoscenza dei fatti narrati;
   se non reputi opportuno considerata la presenza di un italiano fra i perseguiti, di intervenire prontamente aprendo un dialogo con lo stesso Governo russo facendo proprie le contestazioni al reato imputato della stessa Greenpeace, che obietta che un azione pacifica senza armi rientra nel reato di pirateria;
   se non reputi opportuno fornire ogni elemento utile circa quanto sta avvenendo alla luce del fatto che l'opinione mondiale è mobilitata su questa vicenda. (3-00347)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Russia

nave

esplorazione petrolifera

pirateria

sorveglianza marittima

acque marittime

personale di bordo

reato

impianto a mare