Legislatura: 17Seduta di annuncio: 29 del 05/06/2013
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/06/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/06/2013
SOLLECITO IL 14/11/2014
SOLLECITO IL 13/11/2015
RAMPELLI. —
Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Public Policy il 27 maggio 2013, il prossimo 7 giugno entrerà in vigore il nuovo regolamento sul funzionamento e l'organizzazione dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà (INMP);
il relativo decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è stato firmato dal Ministro della salute pro tempore, Renato Balduzzi, di concerto con il Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione pro tempore, Filippo Patroni Griffi, e con il Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore, Vittorio Grilli;
l'Istituto è una struttura pubblica che ha sede a Roma nell'ex ospedale San Gallicano, dove gestisce un poliambulatorio che si occupa di assistenza ai cittadini sia italiani, sia stranieri, regolari e non;
l'Istituto è sorto nel 2007, durante il secondo Governo Prodi, per volontà dell'allora Ministro della salute Livia Turco, con una fase iniziale di sperimentazione che sarebbe dovuta durare tre anni, – con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro (5 per il 2007, e 10 per ciascuno degli anni 2008 e 2009), l'Istituto ha attivato nel Lazio, in Puglia e in Sicilia, diverse iniziative sperimentali di assistenza sanitaria ai migranti, regolari e non, e alle persone senza fissa dimora, a donne vittime di violenza, ed a minori non accompagnati;
nel 2010, al termine della fase sperimentale, l'attività dell'INMP, secondo quanto riportato sul suo sito, «è stata prorogata, per un'altra annualità, fino al 28 ottobre 2011»;
un'ulteriore proroga è stata disposta nel luglio del 2011 con il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, proposto dall'allora Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti, che ha autorizzato la prosecuzione delle attività di sperimentazione gestionale fino al 31 dicembre 2013, con un ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro per il 2011;
il decreto-legge n. 98 del 2011, tuttavia, prevedeva anche «una verifica da parte del Ministero della salute, da realizzarsi entro il 30 giugno del 2013, sull'andamento della sperimentazione gestionale» e che, in caso di mancato raggiungimento dei risultati, il Ministro della salute avrebbe provveduto alla soppressione e liquidazione dell'INMP;
molto prima della scadenza del 30 giugno 2013, nel settembre del 2012, il Governo ha, invece, definitivamente stabilizzato l'Istituto, attraverso il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute», che all'articolo 14, comma 2, recita: «(...) l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà (Inmp) già costituito quale sperimentazione gestionale, è ente con personalità giuridica di diritto pubblico, dotato di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, vigilato dal Ministero della salute, con il compito di promuovere attività di assistenza, ricerca e formazione per la salute delle popolazioni migranti e di contrastare le malattie della povertà»;
né il testo del decreto-legge da ultimo citato, né il regolamento pubblicato in questi giorni in Gazzetta Ufficiale, fanno alcun riferimento alla verifica sull'andamento della sperimentazione;
la trasformazione in ente stabile, si legge ancora nel decreto-legge Balduzzi, ha come scopo quello di «limitare gli oneri per il Servizio sanitario nazionale per l'erogazione delle prestazioni in favore delle popolazioni immigrate»;
la dotazione economica dell'Istituto è stata di cinque milioni di euro nel 2012 e di dieci milioni di euro per ciascuna annualità a decorrere dal 2013;
con il decreto-legge n. 158 del 2012, oltre al nuovo regolamento è stato istituito un nuovo Consiglio d'indirizzo, a capo del quale siede Livia Turco, ex parlamentare del Pci, del Pds, dei Ds e del Pd e Ministro della salute tra il 2006 e il 2008;
tutti i servizi erogati dall'Istituto in oggetto sono già forniti dal Sistema sanitario nazionale, attraverso le aziende sanitarie locali –:
se il Ministero della salute abbia realizzato la citata verifica prescritta dall'articolo 17, comma 8, del decreto-legge n. 98 del 2011, che avrebbe dovuto monitorare l'operato dell'Istituto affinché si procedesse, successivamente, alla sua stabilizzazione o abrogazione;
se non si ritenga opportuna la soppressione dell'istituto, alla luce della crisi economica e finanziaria che attraversa l'Italia e che sta costringendo il Governo a un ridimensionamento degli ospedali e all'aumento dei ticket sanitari e posto che ad avviso dell'interrogante tale istituto è un «doppione» nell'ambito di un sistema, quale il Sistema sanitario nazionale, che ha il suo naturale interfaccia con l'utente nelle aziende sanitarie locali;
quale sia l'effettiva realizzazione dei progetti di assistenza sanitaria per i popoli migranti e di contrasto alla povertà, attraverso la trasmissione di dati quali il numero delle prestazioni effettuate, la tipologia delle prestazioni, e l'efficacia degli interventi;
se non ritenga la nomina dell'onorevole Livia Turco inopportuna, visto e considerato che è stata la fondatrice dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà;
per quale motivo, la designazione del presidente del consiglio d'indirizzo non sia stata preceduta da una selezione mediante bando pubblico, per verificare la presenza di altre personalità disponibili a ricoprire tale posizione, anche in possesso di titoli superiori di quelli dell'ex parlamentare.
(3-00103)
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