Legislatura: 17Seduta di annuncio: 10 del 29/04/2013
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2013 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2013 MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2013 PETITTI EMMA PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2013 GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2013 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 29/04/2013 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2013 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/05/2013
MAESTRI, FABBRI, MARCO DI MAIO, MARCHI, PETITTI, GHIZZONI e BRATTI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
le manovre finanziarie degli ultimi anni hanno previsto significativi tagli nei trasferimenti agli enti locali. Alle province in particolare, ad ogni manovra economica, è stato richiesto un crescente contributo in termini di minori risorse per i bilanci e di vincoli alla spesa. I tagli per gli anni dal 2011 al 2013 sono di oltre 2 miliardi di euro;
le province, che pure rappresentano appena l'1,3 per cento della spesa pubblica, hanno contribuito al risanamento del Paese tagliando i propri bilanci del 25 per cento con una riduzione media della spesa corrente del 12,79 per cento ma soprattutto con effetti drammatici sulle politiche di investimento, ridottesi in pochi anni del 44 per cento. Tali interventi hanno infatti pesato principalmente nei confronti delle province che già si erano distinte per virtuosità nella gestione della spesa;
le politiche finanziarie attuate a carico delle province, come confermato dai dati diffusi dall'Unione province italiane (UPI), stanno gravemente compromettendo gli equilibri finanziari di questi enti e stanno producendo effetti negativi sulla qualità e sulla quantità dei servizi ai cittadini. Le province infatti esercitano competenze fondamentali in materia di edilizia scolastica, funzionamento del sistema scolastico e formazione professionale, sviluppo economico e servizi per il mercato del lavoro, gestione del territorio e tutela ambientale, mobilità, viabilità e trasporti;
l'articolo 10 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, ha previsto, senza alcuna preventiva concertazione, un ulteriore inasprimento delle riduzioni di trasferimenti da imputarsi a ciascuna provincia. Tale provvedimento, per le sole province dell'Emilia-Romagna, dispone una riduzione complessiva di oltre 83,7 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014;
il previsto riordino complessivo del sistema delle autonomie locali e in particolare delle province, pur condivisibile stante la necessità di ridurre e razionalizzare i costi di funzionamento della pubblica amministrazione, non può prescindere dall'assicurare alle istituzioni locali la possibilità di assolvere appieno alle competenze e alle funzioni ad esse affidate dalla normativa nazionale e regionale –:
quali iniziative di competenza intendano avviare al fine di scongiurare che i tagli ai bilanci degli enti locali possano determinare il dissesto finanziario delle amministrazioni provinciali e garantire che le stesse siano poste nelle condizioni di poter assolvere appieno agli obblighi istituzionali a cui sono ancora preposte e svolgere le funzioni fondamentali loro assegnate;
se il Governo non ritenga di riconsiderare una così consistente riduzione delle risorse trasferite alle province nelle more di un complessivo riordino del sistema delle autonomie. (3-00026)
EUROVOC :amministrazione locale
Emilia-Romagna
politica d'investimento
autonomia
sviluppo economico
risorse di bilancio