ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 8 del 09/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2013
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 09/04/2013
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 29/04/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00018
presentato da
MAESTRI Patrizia
testo presentato
Martedì 9 aprile 2013
modificato
Lunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10

   MAESTRI, LENZI, FABBRI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
da ormai diverse settimane la regione Emilia-Romagna e in particolare la provincia di Parma, è colpita da un'eccezionale ondata di maltempo a carattere alluvionale;
i ripetuti eventi meteorologici hanno generato lungo i diversi corsi d'acqua della regione (Enza, Secchia, Panaro e Reno) piene lunghe e significative con più colmi successivi e stati idrometrici che si sono mantenuti al di sopra del livello di attenzione per molti giorni consecutivi. Le ondate di piena che hanno coinvolto il reticolo idrogeografico hanno danneggiato in modo significativo numerose opere idrauliche, provocato erosioni spondali, tracimazione di fossi e canali, danni alle strutture viabilistiche (strade e ponti) e cedimenti di parti delle reti fognarie e acquedottistiche, provocando allagamenti alle abitazioni e alle attività produttive e compromettendo la viabilità provinciale e locale;
le piogge hanno inoltre determinato il riattivarsi di diversi movimenti franosi in tutta l'area appenninica ma è soprattutto in provincia di Parma che si registra l'emergenza più acuta: la strada provinciale Massese è stata interrotta al chilometro 33 in località Boschetto dove la frana, in poche ore, ha travolto la carreggiata stradale interrompendo i collegamenti tra Langhirano e la parte alta del territorio; vi sono centri abitati rimasti isolati e alcune abitazioni sono state evacuate;
le gravi criticità che stanno interessando la viabilità nell'area appenninica rischiano di ripercuotersi negativamente sulle attività produttive della zona, in particolare sui prosciuttifici, alcuni dei quali, per altro, minacciati anche direttamente dai movimenti franosi, con prevedibili conseguenze anche per il sistema economico non solo locale e per l'occupazione;
l'Agenzia di protezione civile della regione Emilia-Romagna congiuntamente alle province, ai comuni e ai consorzi di bonifica sta monitorando la situazione, acquisendo informazioni, raccogliendo segnalazioni e richieste di interventi in emergenza al fine di poter predisporre già nei prossimi giorni un rapporto dettagliato della situazione;
per i primi interventi di somma urgenza la regione Emilia-Romagna ha già messo a disposizione circa 700.000 euro a fronte degli oltre 2.500.000 euro per interventi urgenti stimati dagli enti locali e dai consorzi di bonifica;
il 5 aprile il presidente della regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha inviato al Presidente del Consiglio dei ministri e al capo del dipartimento della protezione civile, la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza per il territorio regionale, stante l'impossibilità di far fronte alla grave situazione determinatasi con i poteri ordinari e con i mezzi finanziari disponibili. A tal proposito è stata richiesta l'assegnazione di risorse finanziarie per la realizzazione di interventi di somma urgenza e di messa in sicurezza che, sulla base delle valutazioni delle strutture tecniche regionali, ammonta a circa 63.000.000 di euro;
nel marzo 2010 l'amministrazione provinciale di Parma, dopo aver attivato un tavolo di concertazione e tavoli tecnici con gli enti territorialmente competenti (comuni, comunità montane, consorzi di bonifica, servizio tecnico di bacino degli affluenti del Po, AIPO, protezione civile), ha predisposto un programma di interventi per affrontare in modo coerente e coordinato, sulla base di precise priorità emergenziali, il problema dei dissesto idrogeologico del territorio: la provincia di Parma infatti è la prima a livello regionale e la seconda a livello nazionale nella classifica delle aree a maggior rischio;
nella lettera che la provincia di Parma ha inviato al Ministero si precisava che «l'ammontare economico complessivo di tali interventi (...) per 302 milioni di euro (62,4 milioni per interventi prioritari), è un dato certamente destinato a crescere se non saranno rapidamente promosse e adottate le prime e indispensabili misure di mitigazione del rischio e attivate le prioritarie opere di messa in sicurezza, consolidamento e prevenzione»;
a quanto risulta, il Ministero interrogato non ha mai risposto alla missiva inviata dall'amministrazione provinciale –:
se il Ministro interrogato intenda sostenere la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 avanzata dal presidente della regione Emilia-Romagna mettendo a disposizione idonee risorse finanziarie per far fronte agli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio;
se, alla luce di quanto accaduto, non si ritenga di prendere in considerazione e sostenere anche finanziariamente il piano di interventi proposto dalla provincia di Parma nel 2010 a fronte del grave dissesto idrogeologico che caratterizza il territorio provinciale. (3-00018)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

stato d'emergenza

protezione civile

corso d'acqua