ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00017

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 8 del 09/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: KYENGE CECILE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013
BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/04/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00017
presentato da
KYENGE Cécile
testo di
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8

   KYENGE, GHIZZONI e BENI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per i beni e le attività culturali . — Per sapere – premesso che:
   l'11 agosto 2012 nel comune di Affile, alta valle dell'Aniene, in provincia di Roma, veniva inaugurato un monumento funebre, dedicato alla memoria di Rodolfo Graziani, ufficiale dell'esercito italiano nella prima guerra mondiale, conquistatore e viceré d'Etiopia dopo la guerra contro quel Paese, quindi governatore della Libia durante la seconda guerra mondiale nonché Ministro della difesa della Repubblica sociale italiana;
   come si evince dalla registrazione dell'intervento di inaugurazione ad opera del sindaco di Affile, il monumento, a 130 anni dalla nascita del generale Graziani, veniva a lui dedicato con la precisa intenzione di «fare giustizia» della sua memoria;
   il generale Graziani si è distinto come uno dei criminali di guerra più sanguinari del regime fascista: oltre ad essere stato uno dei primi firmatari del «Manifesto della razza» del 1938, come ricordato più volte sulla stampa, fu uno dei principali responsabili di una delle più vergognose pagine della storia italiana, ossia del rastrellamento del ghetto ebraico a Roma, il 16 ottobre del 1943, che vide la deportazione di 1.024 ebrei, tra cui 200 bambini mai tornati dai campi di sterminio;
   è peraltro storicamente provato che durante le operazioni belliche e i bombardamenti finalizzati all'occupazione dell'Etiopia, il generale Graziani — dando corso ad espressi ordini provenienti da Mussolini — fece uso dell'iprite, gas nervino espressamente vietato dalle convenzioni internazionali dopo la prima guerra mondiale;
   la dedica ufficiale di un monumento ad una determinata figura da parte di un sindaco, ovvero di un pubblico ufficiale, in qualche misura impegna moralmente lo Stato democratico, stabilendo una sorta di legame di continuità ideale tra i valori professati e testimoniati da quel personaggio, e i valori in cui si riconosce la Repubblica italiana, mentre non ci può essere continuità tra l'azione politica e militare condotta da Rodolfo Graziani e la vita democratica della Repubblica italiana;
   durante l'inaugurazione, il primo cittadino di Affile affermava che lo stanziamento per la riqualificazione del parco, il «Parco Radimonte al Soldato», all'interno del quale si trova anche il manufatto dedicato al generale Graziani, stanziato dalla regione Lazio, sarebbe stato pari all'incirca a 130.000 euro;
   è pertanto assai grave, ad opinione degli interpellanti, che un comune di 1.500 abitanti abbia «fatto giustizia» della memoria del generale Graziani — un personaggio fortemente controverso per il ruolo svolto nel ventennio fascista, nel rastrellamento del ghetto di Roma e da ultimo in Etiopia — con i soldi dei contribuenti e alla presenza di cariche pubbliche, compiendo da un lato un gesto profondamente offensivo nei confronti dell'Etiopia, e della comunità degli etiopi residenti in Italia e, dall'altro, contraddicendo, il gesto unilaterale con cui lo Stato italiano ha restituito al Paese africano l'obelisco di Axum, sottratto dall'Italia fascista e collocato a Roma come emblema dell'avvenuta conquista;
   la vicenda del monumento dedicato al generale Graziani era stata oggetto di atti di sindacato ispettivo anche nella scorsa legislatura, e in particolare di una interpellanza dell'onorevole Meta e altri alla quale il Governo aveva dato una risposta insoddisfacente, limitandosi a ribadire la sostanziale incompetenza della Presidenza del Consiglio dei ministri;
   la XII disposizione transitoria della Costituzione vieta espressamente «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», mentre le norme di attuazione di tale disposizione transitoria, stabilite con la legge n. 645 del 20 giugno del 1952, definiscono come riorganizzazione anche «l'esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi del predetto partito» –:
   quali iniziative urgenti di competenza intendano adottare non solo per dissociarsi da quanto avvenuto nel comune di Affile, ma altresì per porre rimedio concretamente e simbolicamente ad un atto che genera vergogna e imbarazzi, e per restituire all'Italia quel profilo di affidabilità e credibilità nei valori di libertà e di democrazia, su cui si fonda la nostra Costituzione. (3-00017)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

AFFILE,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

fascismo

monumento

prima guerra mondiale

crimine di guerra

patrimonio architettonico