ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 903 del 22/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA
Data firma: 22/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA 22/12/2017
CATALANO IVAN MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA 22/12/2017
GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA 22/12/2017
MENORELLO DOMENICO MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA 22/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/12/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/01/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02064
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Venerdì 22 dicembre 2017, seduta n. 903

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   l'articolo 75 della Costituzione riconosce a tutti i cittadini il diritto di promuovere referendum abrogativi, raccogliendo 500 mila firme e la legge n. 352 del 1970 ne disciplina la procedura, prevedendo tra l'altro un periodo di tre mesi per la raccolta e l'onere di autenticare le sottoscrizioni da parte di un pubblico ufficiale;

   per nessuna delle categorie di pubblici ufficiali autorizzate ad autenticare le firme (ovvero amministratori locali, notai, cancellieri dei tribunali, segretari comunali, giudici di pace) è previsto l'obbligo di mettersi a disposizione dei comitati promotori, e di norma gli amministratori locali si rendono disponibili solo per le iniziative del proprio partito, mentre gli altri pubblici ufficiali raramente sono disponibili e, in caso, si fanno pagare un rimborso spese tra le 20 e le 25 euro l'ora;

   le recenti modifiche alla legge elettorale hanno introdotto, esclusivamente per le elezioni politiche, una sperimentazione di raccolta firme per via telematica e l'estensione agli avvocati cassazionisti della facoltà di autentica;

   il principio dell'autenticazione tramite pubblico ufficiale delle sottoscrizioni non mette al riparo da ipotesi di falsificazione delle firme e inquinamento della regolarità delle stesse competizioni elettorali, come avvenuto di recente in Lombardia, in Piemonte e in tante altre città; anzi, l'effetto per cui la firma autenticata fa fede fino a querela di falso rischia di avere un effetto criminogeno, in quanto garantisce che l'eventuale falso non possa essere contestato in tempo utile per impedire la validità delle firme raccolte;

   a causa di questi ostacoli, non esistenti in alcun altra democrazia compiuta, nessun cittadino oggi può esercitare i suoi diritti referendari, oramai esclusiva solo di grandi partiti e organizzazioni sindacali, gli unici che hanno a disposizione decine di migliaia di pubblici ufficiali che autentichino gratis le firme sulle loro proposte;

   dal 2011 ad oggi nessun Comitato promotore, ad eccezione di quelli costituiti dalla Cgil, dal Partito democratico e dalla Lega, è riuscito a superare il limite delle 500 mila firme a causa della mancanza di pubblici ufficiali disponibili per le autenticazioni;

   tale situazione contrasta con quanto previsto dalla Costituzione e dal Patto internazionale sui diritti civili e politici e con i princìpi fondamentali dell'Unione europea;

   i signori Mario Staderini, già segretario di Radicali italiani, e Marco Gentili, coPresidente dell'associazione Luca Coscioni e affetto da Sla 2, dal 13 maggio 2017 ogni sabato conducono, insieme a decine di altri cittadini, una campagna non violenta di Duran Adam davanti ai palazzi di Parlamento, Governo e Presidenza della Repubblica, per ottenere un intervento istituzionale che rimuova gli ostacoli all'esercizio dei diritti politici dei cittadini, in particolare attraverso il superamento del principio dell'autenticazione delle firme da parte di pubblico ufficiale in favore di un sistema che permetta ai cittadini delegati dal Comitato promotore dei referendum di attestare loro stessi la veridicità delle firme raccolte, nonché di firmare online con le modalità previste per le iniziative popolari europee;

   in data 18 novembre 2017 Mario Staderini e Marco Gentili hanno consegnato, tramite il protocollo della Presidenza del Consiglio, una formale richiesta al Presidente Gentiloni di intervento per restituire a loro e agli altri cittadini il pieno diritto a promuovere referendum attraverso il superamento urgente degli ostacoli alla raccolta firme, e il 25 novembre 2017, altri cittadini si sono uniti a loro sia nelle lettere che nella forma di Duran Adam davanti Palazzo Chigi, insistendo nella richiesta di un decreto-legge;

   a partire dal mese di aprile 2018 sarà di nuovo possibile, in linea teorica, raccogliere utilmente firme per promuovere referendum ai sensi dell'articolo 75 della Costituzione, in modo da poterli depositare a partire da sei mesi dopo la convocazione dei comizi elettorali –:

   se il Presidente del Consiglio abbia risposto o intenda rispondere alle richieste formalmente avanzate dai cittadini Mario Staderini e Marco Gentili;

   se il Governo intenda adottare iniziative straordinarie volte a garantire il diritto degli italiani a promuovere referendum, anche promuovendo modifiche normative e/o organizzative dell'amministrazione pubblica;

   se il Governo intenda assumere iniziative per estendere, ove ne sussistano i presupposti anche in via interpretativa, alla materia referendaria le novità legislative introdotte per le elezioni politiche in materia di firme telematiche e di ampliamento della platea degli autenticatori.
(2-02064) «Mucci, Quintarelli, Catalano, Galgano, Menorello».