ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 902 del 21/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 21/12/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 21/12/2017
DI VITA GIULIA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 21/12/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/12/2017
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/12/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 21/12/2017
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 21/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02061
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Giovedì 21 dicembre 2017, seduta n. 902

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   il sindacato dei pensionati (Spi-Cgil) il 24 ottobre 2017 ha presentato in una conferenza pubblica alla Camera dei deputati, una ricerca effettuata dall'Ires «Lucia Morosini» su come le strutture residenziali pubbliche e private promuovono le loro attività e comunicano alle famiglie i servizi offerti e le professionalità impiegate;

   tale ricerca, che contempla dati riguardanti le residenze per anziani in Italia (Rsa, case di riposo, case famiglie, case albergo, residenze protette e altro) contiene:

    l'individuazione di circa 4.000 strutture collocate nelle diverse regioni del Paese;

    un'analisi della ragione giuridica delle strutture, da cui si evince:

     a) solo il 14 per cento di queste sono gestite dai comuni, dalle aziende sanitarie, da aziende pubbliche di servizi alla persona;

     b) il 65 per cento delle strutture sono ex Ipab in fase di trasformazione;

     c) il 70 per cento delle strutture sono gestite da soggetti privati di cui la parte più cospicua (il 38,2 per cento) è rappresentata da strutture a carattere di mercato (società a responsabilità limitata, società per azioni, società in accomandita per azioni); il 23,5 per cento si dichiara Onlus; le cooperative sociali e gli enti a carattere religioso costituiscono il 15 per cento; le strutture gestite da forme associative risultano l'1,2 per cento e dalle fondazioni il 5,9 per cento;

     e) per circa il 10 per cento delle strutture l'informazione è mancante;

   la ricerca ha potuto rilevare su 3.139 strutture analizzate (di cui si dispone di dati validi) che il numero dei posti letto offerti ammonta a 214.665, dei quali il 35,6 per cento (82.830 posti letto) dedicati alla non autosufficienza, un altro 38,2 per cento (81.948 posti letto) per un'utenza mista con diversi gradi di non autosufficienza, il 6,4 per cento (13.690 posti letto) per anziani autosufficienti; per il rimanente 16,9 per cento (36.197 posti letto) non è stato possibile ricostruire l'utenza di riferimento perché nelle comunicazioni delle strutture vengono menzionati solo genericamente «posti letto» per anziani;

   per i servizi fondamentali per l'assistenza residenziale agli anziani – l'assistenza medica di base, l'animazione, alcuni servizi alberghieri – si rileva un marcato divario tra Nord e Sud Italia; nello specifico le residenze censite nel Meridione comunicano per il 17 per cento di erogare assistenza medica di base contro il 47 per cento delle residenze al Nord-ovest;

   discrepanze notevoli emergono anche osservando la dinamica pubblico/privato; nelle case gestite dai privati emerge il dato riguardante gli enti religiosi che offrono un minor numero di informazioni sui servizi presenti nelle strutture;

   quanto alle rette che le famiglie sono tenute a corrispondere alle strutture per la degenza (tenendo conto della pluralità di variabili che determinano i costi di una retta) viene preteso in considerazione solo il dato relativo alle rette massime dichiarate dalle residenze; si è riscontrato che oltre il 39 per cento delle strutture private ha una retta superiore agli 80 euro giornalieri. All'interno del settore privato le strutture che prevedono le rette massime più elevate sono le residenze dell'area profit, per oltre il 53 per cento dei casi con rette superiori agli 80 euro al giorno; seguono le cooperative (40,6 per cento), le fondazioni (30,3 per cento) e gli enti religiosi (38,1 per cento); in alcune città la retta delle case di riposo può superare i 3.000 euro al mese;

   il 31 per cento delle strutture non dichiara alcuna informazione sul personale; questa mancata informazione risulta più marcata tra le residenze del Sud d'Italia dove meno della metà (il 44 per cento) rende disponibili informazioni sull'organico;

   per i maltrattamenti e gli abusi, la ricerca fa riferimento al materiale presentato dai carabinieri dei Nas il 3 agosto 2016 (L'Arma dei carabinieri a tutela degli anziani); sono stati rilevati 1.877 casi non conformi alla legge; sono state comminate 3.177 sanzioni penali e 2.167 sanzioni amministrative per 1.297.586,00 euro; 176 strutture sono state sottoposte a sequestro/chiusura –:

   se il Governo intenda intraprendere iniziative, per quanto di competenza, per verificare che a tutte le famiglie, con componenti anziani affetti da gravi patologie, siano fornite le prestazioni e i servizi necessari di qualità adeguata, riducendo, in questo campo, le distanze tra Nord e Sud del Paese;

   se il Governo non ritenga di assumere tutte le iniziative di competenza per garantire su tutto il territorio nazionale condizioni di parità, dal punto di vista economico, nell'accesso alle residenze assistite per gli anziani che ne necessitano;

   se il Governo abbia dati aggiornati (regione per regione) sulle residenze assistite per anziani gestite da soggetti privati e, nello specifico, sulla qualità dei livelli essenziali di assistenza erogati;

   quali iniziative il Governo intenda intraprendere, per quanto di competenza, per prevenire e reprimere eventuali maltrattamenti ed abusi contro gli anziani assistiti dalle residenze sanitarie assistenziali sia pubbliche sia private.
(2-02061) «Grillo, Baroni, Colonnese, Di Vita, Silvia Giordano, Lorefice, Mantero, Nesci».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

assistenza agli anziani

attrezzatura sociale

residenza