ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: MISTO-UDC-IDEA
Data firma: 20/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02058
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   la relazione sulla contraffazione nel settore farmaceutico (Doc XXII-bis n. 18), approvata il 6 dicembre 2017 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, afferma che: «(...) la sottrazione o smarrimento all'interno dei depositi di medicinali o le farmacie, ovvero durante il trasporto, sono, difficili da contrastare in assenza di una tracciatura del codice identificativo univoco delle singole confezioni farmaceutiche, che oggi (...) è inserito nella Banca Dati Centrale del Farmaco solo nelle ricette oggetto di rimborso da parte del SSN (...) la banca dati non rende in automatico informazioni, in qualsiasi momento, su dove sia quel lotto e che passaggi abbia fatto (...) In caso di furti di farmaci destinati poi all'estero, l'assenza di un obbligo di riconfezionamento, una volta eliminato il bollino, non permette di individuare in via informatica tali farmaci (...)»;

   «(...) In audizione sono state riportate anche alcune criticità legate ai bollini ottici, sia per difetti di qualità nei materiali impiegati (in specie la stampa del numero progressivo OCRB su supporto siliconato, così da renderlo non indelebile e alterabile), che per difficoltà da parte dell'IPZS nell'evasione degli ordini, con interruzione delle forniture e trasferimento degli ordini in corso d'opera. Il tema della non indelebilità del bollino è molto rilevante e necessita di soluzioni adeguate (...)»;

   nelle sue proposte la Commissione rileva che:

    1) «(...) Un problema su cui si richiama l'attenzione è quello di non diminuire in Italia la gamma dei farmaci che oggi sono soggetti a tracciabilità, stante il fatto che la normativa comunitaria limita invece il nuovo sistema di tracciabilità solo a farmaci cosiddetti risk-based (...) In audizione è emerso come anche per i farmaci non soggetti a ricetta, gli integratori, i farmaci cosiddetto lifestyle saving, nonché i farmaci prodotti in Italia e non destinati al mercato interno, vi siano problemi di controllo della filiera, che consiglierebbero l'utilizzo del sistema di tracciabilità, al fine di tutelare adeguatamente la salute dei pazienti (...);

    2) (...) In tema di bollini deve essere assolutamente garantita l'indelebilità degli stessi. Da ultimo occorre far sì che siano contemperate le esigenze di sicurezza dei prodotti farmaceutici nei confronti dei consumatori con le legittime esigenze delle imprese farmaceutiche nazionali di operare in condizioni adeguate sui mercati internazionali, senza ritardi o svantaggi rispetto alle concorrenti estere»;

   la segnalazione dell'Autorità della concorrenza e del mercato del 29 novembre 2017, indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'economia e delle finanze, contesta il fatto che l'Istituto poligrafico e zecca dello Stato (Ipzs) abbia una riserva sulla produzione dei bollini ottici farmaceutici (ex articolo 40 della legge n. 39 del 2002) ovvero sulle carte valori in generale, ritiene che essa è del tutto inconsistente e, se non motivata e determinata da una legge primaria, in contrasto con la normativa che regola la concorrenza in Italia ed in Europa, e stigmatizza espressamente la decisione dell'Ipzs di internalizzare tale attività dal dicembre 2014, dopo aver affidato all'esterno, per diversi anni, l'attività di produzione di bollini farmaceutici;

   precisa l'Autorità che «(...) un'eventuale introduzione della riserva in materia di fornitura di bollini farmaceutici dovrebbe ritenersi non proporzionata rispetto al perseguimento dell'interesse pubblico, fatta eccezione per la fornitura della carta filigranata e della numerazione progressiva (...)» e che «(...) la riserva a favore di IPZS di tutta la filiera produttiva dei bollini farmaceutici non può considerarsi giustificata da esigenze di sicurezza collegate alla tracciatura dei farmaci (...) un'esclusiva estesa a tutte le fasi della fornitura dei bollini si porrebbe in contrasto con l'articolo 106 TFUE (...)»;

   ricerche di mercato (Eurispes, estate 2015) e prezzi offerti nelle gare delle imprese private, non ultimi quelli offerti nella gara revocata dall'Ipzs in data 2 dicembre 2014, hanno dimostrato che la concorrenzialità nella fornitura comporta un'oscillazione del prezzo del bollino; dal minimo Ipzs di 20 euro (che con gli oneri accessori sale anche fino a 26 euro) per 1.000 bollini, si può scendere sotto i 6 euro, compresa la carta filigranata, offerti dalle imprese private senza le difettosità riscontrate nelle produzione dell'Ipzs; innumerevoli atti di sindacato ispettivo dimostrano che tali difettosità iniziano dopo la citata internalizzazione del dicembre 2014;

   anche l'osservazione che i proventi di vendita dei bollini realizzati da Ipzs sono riversati al Ministero dell'economia e delle finanze è priva di pregio, in quanto poi i costi sostenuti dalla imprese farmaceutiche per acquistare i bollini sono riversati sul prezzo dei farmaci;

   permangono i problemi relativi alla delebilità dei codici dei bollini, che Ipzs non ha risolto. Attualmente, utilizzando solventi per inchiostro (quali il metiletilchetone, prodotto diffuso, accessibile e a basso costo), è possibile cancellare tali codici lasciando integro il supporto del bollino e la stessa confezione –:

   quali iniziative intenda adottare il Governo per risolvere i problemi che sono stati autorevolmente segnalati, al fine di ridurre i costi di produzione del bollino farmaceutico ed incrementare la sicurezza dello stesso.
(2-02058) «Binetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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