ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 18/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 18/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02055
presentato da
FASSINA Stefano
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   la dismissione del patrimonio immobiliare da reddito dell'Inps è stata riavviata, in maniera unilaterale da parte dell'Inps, con l'invio delle lettere agli inquilini nel corso del mese di dicembre 2017;

   le modalità e il percorso previsto dall'Inps comporteranno delle gravi conseguenze di carattere sociale, poiché, ad esempio, la sanatoria tanto attesa dall'inquilinato occupante non ha rispettato le disposizioni della legislazione vigente e si può stimare che almeno l'80 per cento di inquilini, inquilini irregolari e occupanti potrebbe rinunciare all'acquisto, tenuto conto che le unità immobiliari interessate sono circa 4.000;

   solo nella città di Roma, attualmente il 52 per cento del patrimonio immobiliare dell'Inps è costituito da unità immobiliari ad uso abitativo;

   sarebbe necessario il pieno rispetto della sanatoria stabilita con la legge n. 164 dell'11 novembre 2014, analoga a quella del 2001 con la sola modifica del termine prorogato al 31 dicembre 2013;

   con il riavvio delle dismissioni in relazione all'attuazione della sanatoria, si stanno concretizzando molti ostacoli che porteranno probabilmente ad una ripresa delle mobilitazioni da parte dell'inquilinato;

   in particolare, le modalità di applicazione della sanatoria in relazione al riavvio delle dismissioni prevedono i seguenti punti: 1) il termine di occupazione è fissato al 31 dicembre 2013; 2) potranno accedere anche coloro nei cui confronti vi è stata contestazione ai sensi degli articoli 633, 639 del codice di procedura penale; 3) non sono previsti contratti di locazione ma solo vendita dell'unità immobiliare; 4) ad eccezione dei conduttori regolari, gli occupanti acquisteranno a prezzo di mercato, senza gli sconti previsti dalla legge n. 410 del 2001; 5) verrà inviata a breve ai conduttori ed occupanti una proposta d'acquisto alla quale dovrà essere fornita risposta di accettazione entro il termine massimo di 120 giorni. Le abitazioni invendute andranno all'asta pubblica; 6) è previsto il pagamento degli oneri ed accessori degli ultimi cinque anni, il pagamento dei canoni di locazione degli ultimi cinque anni rideterminati in base ai valori dell'Omi (osservatorio mercato immobiliare) le cui tabelle sono riportate dall'Agenzia delle entrate. Il punto del prezzo di acquisto proposto alle famiglie occupanti appare quello più problematico;

   infatti, la rideterminazione viene effettuata in base ai valori OMI e aumenterà a più del doppio il valore del canone di locazione; ciò significa che se oggi l'indennità di occupazione viene calcolata intorno agli euro 4,00 al metro quadrato, con i nuovi parametri si calcolerà a partire da euro 9,50 al metro quadrato; ciò comporterebbe un esborso di svariate migliaia di euro; a questi come detto in precedenza vanno aggiunti gli oneri ed accessori tenendo conto che ad oggi non si sa se i cinque anni decorrono dal 2017 o addirittura dal 31 dicembre 2013 termine ultimo di occupazione; se si trattasse di riconoscere dette somme dall'entrata in vigore della sanatoria si rischia addirittura di pagare gli arretrati e la determinazione dal 2008;

   l'Inps con le modalità proposte non ha tenuto conto della grave situazione economica che sta attraversando il Paese (perdita e/o mancanza di lavoro, fragilità economica e sociale); a fronte di ciò non si è pensato di favorire gli inquilini tutti predisponendo dei fondi agevolati per favorire l'acquisto con garanzia dell'immobile stesso; è palese che accedere ad un mutuo con istituti di credito sarà impossibile;

   il rischio derivante da questo riavvio delle dismissioni è che se ne possano avvantaggiare le società immobiliari che a prezzi estremamente ridotti avranno la possibilità di acquistare all'asta –:

   se non ritenga necessario assumere iniziative, per quanto di competenza, affinché si proceda ad una sospensione della procedura in corso e ad una verifica delle modalità di acquisto comunicate dall'Inps che, se non modificate, potrebbero portare molte famiglie a rinunciare all'acquisto e ad entrare nel gorgo di una instabilità abitativa nella quale vivono già da molti anni, tenuto conto che trattandosi di processo di dismissione avviato molti anni fa oggi gran parte delle stesse hanno componenti anche molto anziani;

   se non ritenga necessario assumere iniziative affinché l'Inps apra un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, che in tempi rapidi e predeterminati, sospendendo per lo stesso periodo il processo di dismissione, possa determinare, nell'ambito della legislazione vigente e coerentemente con le procedure seguite dall'inizio delle dismissioni, modalità e tutele per coloro che non possono acquistare, definire l'applicazione corretta della sanatoria e delineare adeguati parametri riguardo a canoni di locazione e oneri accessori.
(2-02055) «Fassina, Marcon».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo ridotto

privatizzazione

trasporto internazionale