ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/11/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02006
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della difesa, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   il disastro ambientale nel poligono militare di Quirra non è prescritto;

   ci sono le prove e i documenti: l'ultimo devastante smaltimento di bombe missili, munizioni di vario genere sarebbe avvenuto il 31 gennaio 2008;

   si tratta di una data chiave che, ad avviso dell'interpellante, dovrebbe portare ad aprire il fascicolo del disastro ambientale all'interno del poligono di Quirra;

   in un rapporto di bonifica di primo grado nel poligono di Perdasdefogu, conservato confusamente dentro la cassaforte del poligono, verificato dall'interpellante nell'ambito di una visita all'interno del poligono e dei suoi archivi, emerge che nei giorni 15, 16, 17, 18, 21, 22, 24, 25, 28, 29, 30 e 31 gennaio e 1° febbraio a seguito di esercitazione nei giorni 15, 16, 17, 18, 21, 22, 23, 24, 25, 28, 29, 30, 31 gennaio 2008 si sono svolte ulteriori mega operazioni di dubbia legittimità di smaltimento di armamenti di ogni genere;

   si è trattato di esplosioni incontrollate che generavano nubi tossiche di centinaia di metri che si riversavano, cariche di agenti inquinanti e nanoparticelle, direttamente sui centri abitati e nelle aree circostanti;

   l'interpellante il 29 ottobre 2017 ha svolto una visita all'interno del poligono nella serata di sabato, con un approfondito sopralluogo nella zona Torri oggetto dello smaltimento illecito di bombe e missili e all'interno degli archivi del poligono;

   si è trattato di una visita tesa ad individuare la data dell'ultima operazione di smaltimento illecito di bombe e missili all'interno del poligono;

   tutte queste operazioni di smaltimento erano, secondo l'interpellante, non conformi alla legge, visto che da allora ad oggi quelle stesse bombe e missili si eliminano dentro fabbriche dove vengono smontati e smaltiti in modo differenziato senza generare nessun tipo di esplosione;

   il documento individuato, visionato e di cui si è chiesta l'acquisizione individua nomi e cognomi di coloro che hanno materialmente gestito quell'operazione, a partire dal direttore dell'esercitazione il tenente Andrea Pasquarelli;

   il tipo di attività era in capo al 116° deposito di Serrenti da cui erano arrivati molti dei manufatti esplosi distrutti e smaltiti in quei giorni;

   si trattava di una vera e propria montagna di bombe di ogni genere: quattro bombe mk 83, 64 bombe LBR500, 7988 bombe a mano, 35 bombe MK82, 3220 metri di miccia a lenta combustione, 2029 detonatori, 1422 propagatori, 192 cariche cave D3, 458 segnalatori, 960 razzi, 720 razzi, 1345 metri di miccia detonante, 1262 kg TNT, 4891 detonatori, 679 illuminanti, 1 cartuccia foto illuminante, 50 squib, 11 safety and army, 18 igniter M69, 96 cilindri da 100 g di TNT. Da Macomer nello stesso contingente arrivarono: un booster per Mirach M261 1104 bombe a mano da esercitazione, 1224 bombe a mano SRCM da guerra, 122 detonatori a miccia;

   dal verbale risulta che nessun ordigno restò inesploso come sottoscritto dal direttore delle operazioni bonifica il primo maresciallo GT Gabriele Melis sottufficiale;

   nell'operazione di smaltimento furono coinvolti 20 militari in qualità di rastrellatori. Il verbale è datato 1° febbraio 2008;

   si trattò di un quantitativo immenso che veniva sistemato dentro delle buche imponenti e fatto esplodere, disperdendo nell'aria colonne di nubi tossiche di centinaia di metri che si riversavano nelle aree limitrofe adagiandosi nei centri abitati;

   l'area di zona Torri deve essere sottoposta ad indagine approfondita per risalire al grado di disastro ambientale generato da quel tipo di smaltimento e le ripercussioni su militari e civili;

   non è una novità che le nano particelle generate da tali esplosioni generano agenti letali per la vita umana e animale;

   la zona Torri è una vera e propria distesa lunare dove non cresce più niente e dichiarata, a quanto risulta all'interpellante, dagli organi militari interdetta, niente può essere prelevato e nessuno può accedere;

   si registra un quadro disarmante con carcasse di missili deformate dalle temperature elevatissime generate dalle «mega esplosioni», con fusioni di materiali che si rinvengono ancora nella superficie del terreno, nonostante tutto sia stato coperto e interrato;

   si sono generate temperature elevatissime in grado di modificare sia sul piano chimico che fisico ogni tipo di manufatto, determinando nubi tossiche devastanti per la salute dei militari e dei civili;

   non si può lasciare niente di intentato per individuare i responsabili di chi ha considerato e trattato la Sardegna come una «mega discarica» incurante della salute umana e non solo –:

   se non ritengano di dover valutare la sussistenza dei presupposti per la costituzione di parte civile nei vari procedimenti in corso contro i responsabili di tale nefasto uso del poligono militare di Salto di Quirra;

   se non ritengano di dover assumere le iniziative di competenza per predisporre un serio piano di caratterizzazione e di bonifica di tali aree, rifunzionalizzandole ad usi economicamente e socialmente sostenibili e rispettosi dell'ambiente.
(2-02006) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro causato dall'uomo

missile

degradazione dell'ambiente