Legislatura: 17Seduta di annuncio: 862 del 02/10/2017
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/10/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA DIFESA
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/10/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 15/11/2017
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
il 27 settembre 2017 in Commissione d'inchiesta sugli effetti dell'uranio impoverito si sono svolti esami testimoniali di rilevante importanza sulla gestione dei poligoni militari della Sardegna;
all'interno del poligono di Quirra secondo gli auditi sono state effettuate esplosioni ciclopiche con effetto «bomba atomica»; le nubi tossiche che si generavano, alte anche 60/70 metri, si riversavano sui paesi limitrofi e venivano distrutte migliaia di tonnellate di bombe, missili, proiettili di ogni genere provenienti da tutte le basi italiane;
il racconto agghiacciante reso in Commissione d'inchiesta sugli effetti dell'uranio impoverito dal responsabile dei mezzi meccanici dell'Aeronautica militare apre uno squarcio rilevante nel lavoro della Commissione d'inchiesta della Camera dei deputati;
a parere dell'interpellante è la prima volta che la Commissione mette mano ai fatti di Quirra con testimonianze dirette e inconfutabili dei protagonisti di quello smaltimento illegittimo di armamenti gestito apparentemente in modo «clandestino» dentro il poligono militare;
emerge un quadro devastante dell'uso della base come una vera e propria discarica di Stato;
con questa testimonianza raccolta dalla Commissione si cancellano per sempre quelli che l'interpellante giudica i tentativi maldestri di manipolare la verità, di ometterla e di deviarla;
le affermazioni dirette del maresciallo Gianni Palombo e per altri versi del generale Piras destituiscono di ogni fondamento i tentativi di «pseudo-professori» e vertici militari di imputare le morti di Quirra ad elementi estranei all'attività militare;
si è trattato di audizioni chiave proprio perché è emerso in modo evidente ad avviso dell'interpellante che quelle polveri cariche di nano particelle finivano sulle popolazioni generando effetti gravissimi a partire dalle gravissime malformazioni sui nascituri;
effetti che secondo esperti internazionali sono comparabili con quelli verificatisi negli anni dopo la caduta delle torri gemelle a New York con malformazioni di ogni genere;
a questo si aggiunge l'aggravante di nanoparticelle generate da quelle bombe fatte esplodere nel cuore di Quirra;
ora che questi fatti ineludibili sono agli atti della Commissione si deve procedere conseguentemente;
ad avviso dell'interpellante il potenziale reato, dunque, non solo non è prescritto, ma costituisce un'evidente omissione non perseguirlo;
non c'è un solo giorno di tempo da perdere per perseguire questi misfatti;
sono emersi fatti circostanziati come mai prima e non si può ignorare che non siano scaduti termini di prescrizione, viste le esplosioni devastanti con lo smaltimento di bombe e missili che, a quanto consta all'interpellante, si sarebbero tenute anche nel 2008;
la Commissione dovrebbe, secondo l'interpellante, per questa ragione svolgere sino in fondo l'azione inquirente e chiedere alla magistratura ordinaria di procedere conseguentemente;
a questo si aggiunge la testimonianza del tecnico incaricato dall'Aeronautica di svolgere le indagini su Quirra;
ad avviso dell'interpellante, tali indagini hanno solo permesso di considerare chiuso il caso;
il docente ha dichiarato di essere stato prelevato da un aereo e portato in Sardegna per fare tre prelievi, secondo l'interpellante inutili, e dopo qualche giorno dal Ministero è stato dichiarato che non esistevano uranio e torio;
nel corso dell'esame testimoniale il docente ha dovuto ammettere che sul piano scientifico i prelievi effettuati non consentivano un'analisi esaustiva; pertanto essi sono serviti, ad avviso dell'interpellante, solo a rendere possibili le dichiarazioni degli apparati dello Stato che annunciavano, dopo quei prelievi, radicalmente insufficienti, chiuso il «caso uranio»;
successivamente veniva sottoscritta una convenzione da 60.000 euro per le consulenze successive tra l'Aeronautica militare e l'università di Siena cui il docente era in organico, sino ad essere nominato responsabile della stessa ricerca;
le modalità con il quale si sono svolte quelle indagini appaiono all'interpellante in totale contrasto con i più elementari requisiti di affidabilità;
è inaccettabile continuare a nascondere questi misfatti;
non c'è altro tempo da perdere;
le vittime militari e civili e le popolazioni meritano giustizia e verità –:
se non ritengano di dover valutare i fatti denunciati e intraprendere iniziative nell'ambito delle proprie competenze, anche segnalando i fatti all'autorità giudiziaria, al fine di individuare i responsabili di questo eventuale disastro ambientale e dei numerosi decessi riconducibili alle attività denunciate;
se non ritengano di dover procedere ad iniziative tese al risarcimento dei danni e al ripristino ambientale conseguente al disastro compiuto da queste attività devastanti per quei territori;
se non ritengano di revocare ogni esercitazione nei poligoni sardi sino alla definizione delle bonifiche e delle responsabilità dei relativi disastri ambientali.
(2-01961) «Pili».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):disastro causato dall'uomo
uranio
commissione d'inchiesta