ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01952

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01952
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il 9 settembre 2017, il quotidiano la Repubblica, nel dare la notizia che la multinazionale dell'alluminio Alcoa avrebbe raggiunto un accordo con cassa conguaglio del settore elettrico, riferisce che si sarebbe superato l'ultimo ostacolo alla ripresa delle attività nell'impianto;

   giova ricordare che è in corso un piano, avviato nel mese di novembre del 2016 e affidato a Invitalia, che ha consentito di rinviare di dodici mesi lo smantellamento e, nel frattempo, individuare nuovi investitori;

   in un comunicato ufficiale (17 novembre 2016), il Ministero dello sviluppo economico annunciava che «Alcoa si impegna a trasferire ad Invitalia lo stabilimento a titolo gratuito, nonché una dotazione di capitale che la due diligence stabilirà essere necessaria a rimettere in funzione l'impianto; Invitalia contestualmente trasferirà, di nuovo a titolo gratuito, la proprietà e la dotazione finanziaria all'investitore che riavvierà la produzione»;

   la Sideralloys Intl — società specializzata nella commercializzazione di prodotti siderurgici e unico soggetto ad aver presentato un'offerta di acquisto — avrebbe sottoscritto un accordo con Invitalia, a cui farebbe seguito «l'avvio della due diligence propedeutica alla formulazione di una proposta d'acquisto dello stabilimento» (Il Sole24ore dell'11 gennaio 2017);

   il 14 luglio 2017 era fissata la scadenza dell'offerta della società, scadenza slittata a settembre 2017;

   a tutt'oggi non si conoscono i contenuti del piano industriale che presumibilmente Sideralloys dovrebbe aver presentato unitamente all'offerta;

   la società avrebbe negato ad alcuni rappresentanti sindacali locali informazioni in merito al piano industriale, sostenendo che «con Invitalia sono previste delle clausole espresse che vietano la divulgazione di informazioni a terze parti» (La Provincia del Sulcis-Iglesiente del 31 maggio 2017);

   le citate motivazioni striderebbero col fatto che l'azienda, appena qualche settima prima, avesse convocato «una conferenza stampa in un albergo di Roma per chiarire le proprie strategie finalizzate all'acquisizione dello smelter» (Sardiniapost del 9 maggio 2017);

   in quella circostanza, l'amministratore delegato, avrebbe dichiarato che «Entro otto mesi dall'ingresso nella fabbrica di Portovesme potremmo avviare la produzione al 30 per cento con l'assunzione di 40 unità, per poi raggiungere il massimo della produzione di 155 mila tonnellate di alluminio entro 18-24 mesi, con il rientro a lavoro di tutti i 400 dipendenti» (è il caso di rilevare che i dipendenti Alcoa erano molti di più);

   il manager avrebbe anche affermato che «Per la nostra esperienza in trader e commercializzazione, quella di Portovesme, per i suoi volumi, è una produzione che deve essere rivolta più a logiche di nicchia che a quelle da multinazionale, con cui è più complesso competere»;

   l'affermazione conterrebbe elementi controversi a cominciare dall'ammessa mancanza di esperienza nella produzione, ma solo nella commercializzazione, per finire con l'inconciliabilità tra la dichiarata volontà di guardare a logiche di nicchia e, nel contempo, porsi obiettivi che si allineano con quelli conseguiti dalla multinazionale Alcoa;

   il citato articolo della Repubblica riferisce, inoltre, che il piano di rilancio prevede circa cento milioni di euro di investimento, 30 per cento da parte del privato, il resto coperto da mutui agevolati e investimenti finanziati con risorse pubbliche a fondo perduto;

   la produzione nell'impianto ex Alcoa di Portovesme è ferma dal 2012, conseguentemente strumentazioni, macchinari e attrezzature dovrebbero aver subito un rapido processo di invecchiamento che imporrebbe cospicui investimenti, probabilmente superiori a quelli riferiti dal giornale;

   il personale tecnico, dopo cinque anni di fermo e otto trascorsi dall'annuncio della dismissione, in buona parte, potrebbe non essere più disponibile; conseguentemente, sarebbero andate perse competenze e conoscenze tecniche, circostanze rilevanti in un contesto in cui il potenziale acquirente non avrebbe nessuna competenza nella gestione di impianti produttivi e tantomeno nella produzione di alluminio primario;

   c'è da rilevare, infine, che attualmente mancherebbe l'intera filiera della produzione di alluminio, considerato che non ci sarebbe un piano industriale per la produzione a monte (Eurallumina spa) e a valle (ex Ila), circostanza che sostanzialmente fa risultare lo stabilimento ex Alcoa un'isola in un'area dove non sono presenti terze lavorazioni specifiche e dove il settore industriale presenta da circa 20 anni una desertificazione produttiva –:

   quali siano i contenuti del piano industriale presentato dalla Sideralloys unitamente all'offerta di acquisto, con particolare riferimento alle risorse necessarie per riavviare l'impianto, alle stime sui livelli produttivi e alla forza lavoro necessaria;

   quali siano gli elementi principali che caratterizzano la fornitura dell'energia elettrica, tenendo presente lo stato attuale della centrale Enel locale e soprattutto i piani industriali previsionali della stessa centrale termica;

   se vi sia una previsione dei potenziali mercati nei quali allocare il prodotto, anche in relazione all'immissione di produzioni a basso costo da parte di Paesi come Cina e Russia;

   quali siano le analisi sullo stato dell'impianto e le risultanze dell'esame dell'offerta di acquisto.
(2-01952) «Vallascas».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

alluminio

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