ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01930

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 849 del 13/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 13/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01930
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 13 settembre 2017, seduta n. 849

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   un impianto da quasi 30 mila metri cubi di gas è stato progettato dentro il parco di Santa Gilla, a due passi da Cagliari;

   il porto canale di Cagliari è destinato a chiudere per lasciar spazio ad una fallimentare pompa di carburante;

   con un «blitz» sotto ferragosto si è chiusa la procedura di consultazione per la valutazione di impatto ambientale di un deposito di Gnl, con annesso polo criogenico;

   non risultano presentate opposizioni se non quella dell'interpellante al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

   l'operazione è stata svolta con grande riservatezza e l'annuncio del «blitz» su Cagliari non a caso è stato pubblicato solo su Repubblica e sul quotidiano del Nord Sardegna;

   si tratta di un polo da 18 serbatoi di dimensioni ciclopiche che saranno posizionati proprio a ridosso dello stagno di Santa Gilla a diretto contatto con l'area di San Paolo; un progetto di impatto devastante sia sul piano ambientale che quello della sicurezza, considerata la vicinanza con il centro abitato della capitale della Sardegna;

   il piano costituisce, ad avviso dell'interpellante, l'ennesima dimostrazione che il governo regionale, nel bloccare il metanodotto Algeria-Sardegna-Europa, ha messo di fatto la Sardegna in balia delle «coop rosse»;

   il progetto è, infatti, presentato dal raggruppamento delle cooperative romagnole che operano attraverso la ISGas;

   un «blitz» sostenuto dal Pd con la chiara intenzione di gestire la partita del gas solo limitatamente al bacino cagliaritano disinteressandosi del resto della Sardegna, considerato che si danneggerà la porzione più consistente della Sardegna;

   questo comporterà un chiarissimo ridimensionamento del porto canale che già nelle previsioni del progetto prevede un transito di 20/25 navi container al mese;

   a questo si aggiunge che questo ipotetico traffico di navi metaniere dentro il porto canale di Cagliari, oltre ad incidere sulla vita del porto in modo devastante, costituisce un gravissimo pericolo per il traffico nel sistema portuale di Cagliari, con particolare riferimento a navi da crociere e navi passeggeri di continuità territoriale;

   tutto ciò senza alcuna certezza sui costi del gas, considerato che l'approvvigionamento con navi e poi su gommato oltre ad un pericolo elevatissimo concretizza oneri elevatissimi in relazione ai quali non esiste nessun provvedimento equiparabile nel resto del sistema italiano;

   l'approvvigionamento via mare e la realizzazione di rigassificatori Gnl come quello proposto dalle citate cooperative è in totale contrasto con le normative paesaggistiche — urbanistiche ambientali della regione Sardegna;

   l'impatto di navi metaniere sulla Sardegna su porti non esclusivamente preposti costituisce un problema di grave natura non solo concettuale ma anche sul piano della sicurezza;

   è fin troppo evidente che tale promiscuità sulle realtà portuali della Sardegna, e quella di Cagliari in particolar modo, incide non poco sulla sicurezza del trasporto passeggeri, basta ricordare la nefasta tragedia di Livorno con la collisione tra la Moby Prince e l'Agip Abruzzo;

   si tratta, secondo l'interpellante, di un progetto di basso profilo dal quale risulta esclusa gran parte della Sardegna e che costituisce la solita corsa alla «polpa» (l'area metropolitana) per disinteressarsi di tutto il resto, a partire dalle zone interne della Sardegna;

   risultano del tutto inesistenti provvedimenti legislativi tali da garantire, anche con ipotesi diverse dal Galsi e comunque minimaliste rispetto alle esigenze di approvvigionamento e strategicità, l'equilibrio delle tariffe di approvvigionamento, considerati i costi maggiori che si genererebbero con un trasporto via nave e via gommato;

   è inaccettabile che si lasci passare nel silenzio un progetto destinato ad incidere in modo invasivo sul futuro del sistema ambientale e naturalistico, oltre che economico, di Cagliari; un progetto per il quale non esiste nessuno studio sull'impatto del traffico portuale né tantomeno alcun serio studio di mercato;

   si citano disponibilità per appena 20.000 utenti;

   si parla di una soluzione di grande impatto ambientale e sulla sicurezza legata a logiche che non favoriscono lo sviluppo e in contrasto con progetti strategici funzionali allo sviluppo dell'intera Sardegna e del Paese stesso;

   per questa ragione — alla pari del progetto appena «bocciato» nel porto di Monfalcone con la contrarietà della stessa regione Friuli Venezia Giulia – questo progetto va respinto al mittente e va perseguito invece un progetto serio, strategico per lo sviluppo dell'intera Sardegna –:

   se il Governo non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per bloccare tale progetto che incide direttamente su habitat naturali protetti da normative statali ed europee;

   se il Governo non intenda chiarire in che modo si pensi di abbattere i costi energetici, a partire dal riequilibrio rispetto ai costi del metano;

   se non intenda il Governo evitare la corsa speculativa ai danni della Sardegna per perseguire una strategia che preveda la reale e concreta metanizzazione con la diretta connessione con metanodotti esistenti o da realizzare, al fine di evitare il carico di navi metaniere nei porti della Sardegna;

   se non intenda il Governo assumere iniziative per rivedere la disciplina vigente, vietando la commistione industriale e commerciale delle navi, al fine di evitare nuovi drammatici eventi.
(2-01930) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza dei trasporti

gas naturale

carburante