ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01922

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: VIGNAROLI STEFANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01922
presentato da
VIGNAROLI Stefano
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   la Total, compagnia petrolifera francese, intende utilizzare autobotti per trasportare il petrolio estratto dal giacimento di Tempa Rossa verso Roma, in alternativa all'oleodotto;
   nel mese di agosto 2017 la società Raffineria di Roma s.p.a., controllata da TotalErg, ha presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un'istanza per la verifica di assoggettabilità alla procedura di impatto ambientale di un progetto per la ricezione, lo stoccaggio e l'esportazione di grezzo dalla Basilicata;
   le modifiche, tra l'altro, richiedono la realizzazione di un nuovo ponte di scarico per la ricezione dei mezzi che trasporteranno il grezzo dal centro olii di Corleto di Perticara, per un massimo giornaliero di 170 mezzi con una capacità di 30 metri cubi;
   il progetto prevede, inoltre, la possibilità di transito settimanale di circa 22.950 metri cubi di greggio provenienti dal centro trattamento olii di Corleto, dove affluirà il greggio estratto a Tempa Rossa per un totale di circa 1.100.000 metri cubi di greggio all'anno;
   in sede di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale del progetto andrebbero analizzati i seguenti aspetti: il consistente aumento del traffico veicolare, la forte densità demografica, la distanza di soli 400 metri dall'area Natura 2000, nonché il consumo di acqua dolce dall'acquedotto romano, la produzione di miasmi diffusi che si sprigionano dalle aree impiantistiche (ex raffineria compresa), come più volte denunciato dagli abitanti di Malagrotta esasperati dalla presenza vicina alle loro abitazioni di un'alta concentrazione di impianti e di infrastrutture per attività estrattive, di trasformazione dei carburanti e di trattamento dei rifiuti, l'aggravio del preesistente livello di rischio di incidente rilevante a seguito di modifica del deposito ex articolo 18 del decreto legislativo n. 105 del 2015 e il rischio di effetto domino cumulativo tra i vari impianti mai considerato dalla prefettura, l'esistenza del SIC «Macchia Grande di Ponte Galeria», nonché la documentazione concernente i controlli effettuati nel territorio di Valle Galeria dall'Arpa Lazio, richiesta dalla Commissione sul ciclo dei rifiuti e consegnata alla stessa, che dà conto di irregolarità e inquinamento ambientale nel citato territorio e di sforamenti del depuratore Massimina, del procedimento penale della direzione distrettuale antimafia sulla cava Bartolini (Pescaccio), in passato utilizzata per lo smaltimento di rifiuti, delle numerose violazioni delle prescrizioni nel sito della società Cerchio Chiuso, del procedimento ambientale per contaminazione da idrocarburi nei confronti di alcune società come la De.Co., la Raffineria di Roma e l'ex Deposito petrolifero Eni, della presenza dello stabilimento Ama di Ponte Malnome, su cui insiste anche un inceneritore di rifiuti ospedalieri attualmente spento, del progetto Acea per la realizzazione di un impianto di selezione di materiali plastici, del progetto di discarica di amianto e inerti nel sito di Monte Carnevale proposta da N.G.R., degli episodi di dispersione carburante lungo gli oleodotti che denotano una vetustà e vulnerabilità degli stessi, dei gravi eventi alluvionali che hanno interessato il sito di raffineria di Roma, vista la classificazione, da parte dell'autorità di bacino, di gran parte del territorio come a rischio idrogeologico (R2, R4) ed, infine, del mancato capping della discarica di Malagrotta, in violazione dell'allegato 1 del decreto legislativo n. 36 del 2003 e dell'inquinamento in falda della discarica stessa che ha polder e captazione del percolato inadeguati –:
   se il Ministro interrogato, nell'ambito della propria valutazione finalizzata ad accertare «possibili impatti ambientali significativi» ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 152 del 2006, in sede di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale del progetto di Raffinerie di Roma spa, non ritenga di tenere nella dovuta considerazione la già comprovata alta compromissione ambientale dell'area sulla base dei criteri di cui all'allegato V della parte quarta del predetto decreto legislativo n. 152 del 2006, segnatamente in tema di utilizzazione del territorio e in ordine ai profili sopra evidenziati, al fine di assumere una decisione contraria al progetto;
   se il Ministro interrogato, ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 152 del 2006, intenda richiedere specifici chiarimenti al proponente in ordine al traffico veicolare, insistente nell'area del deposito di Pantano di Grano che – contrariamente a quanto asserito nello studio preliminare ambientale elaborato dal proponente – non risulta agli interpellanti affatto diminuito a seguito della chiusura della discarica di Malagrotta, in quanto nell'area in questione continuano ad essere conferiti i rifiuti urbani indifferenziati destinati agli impianti TMB, né è prevedibile che l'adeguamento progettuale proposto possa risultare «ininfluente» sotto il profilo del traffico complessivo così come nel citato studio preliminare ambientale;
   quali iniziative intenda assumere per evitare che ogni giorno le strade di mezza Italia siano invase da centinaia di camion di petrolio diretti in un territorio così ambientalmente disastrato, e che dovranno essere poi caricati via nave verso il Mediterraneo, ripassando presumibilmente nelle vicinanze dei luoghi dai quali è stato estratto il petrolio stesso.
(2-01922) «Vignaroli, Busto, Daga, De Rosa, Micillo, Terzoni, Zolezzi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

deposito dei rifiuti

ricerca sull'ambiente