ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01910

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 02/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01910
presentato da
CHIARELLI Gianfranco Giovanni
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   il 24 agosto del 2016 un fenomeno sismico, definito sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, devastava una ampia area dell'Italia centrale, causando centinaia di morti e la distruzione di interi centri abitati;
   tra le località che hanno subito maggiori danni, sia in termini di vite umane, sia di crolli, si annoverano Amatrice, Accumoli, Norcia, Visso, Arquata del Tronto, e moltissimi altri paesi della valle del Tronto (in totale 131 comuni in 4 regioni);
   una prima stima del Governo, sicuramente in difetto, ha valutato in oltre 4 miliardi di euro i danni al patrimonio immobiliare, storico ed artistico. L'ultima relazione inviata all'Unione europea, anche a seguito di ulteriori scosse registrate, parla di oltre 23 miliardi di euro;
   il 26 ottobre 2016, il 30 ottobre 2016, e il 18 gennaio 2017, si sono registrate ulteriori scosse di terremoto nelle stesse aree geografiche;
   il 22 luglio 2017 altre scosse hanno interessato in particolare Amatrice e Campotosto;
   l'attività sismica, pur con entità ridotta rispetto all'evento del 24 agosto 2016, continua ad interessare le aree dell'Italia centrale già fortemente danneggiate;
   a distanza di circa un anno dal primo evento risulta all'interpellante che tutte le azioni dirette alla messa in sicurezza del aree interessate, a partire dalla rimozione delle macerie (meno del 10 per cento rimosso), alla realizzazione dei quartieri SAE (soluzioni abitative di emergenza), e, soprattutto alla ripresa delle normali attività economiche e sociali, registrano un notevole ritardo;
   in particolare, solo una piccola percentuale di casette (SAE) sono state assegnate; nessuna azione risulta essere stata intrapresa per programmare in tempi brevi, e certi, la ricostruzione dei centri abitati, atteso che:
    le casette (SAE), soprattutto in relazione alla loro dimensione, al materiale con cui sono realizzate, al loro posizionamento direttamente sul terreno, al contesto geografico, particolarmente esposto nella stagione invernale a condizioni meteorologiche estreme, non risultano idonee ad una permanenza stabile e duratura nel tempo;
    la loro allocazione in un contesto in cui permane la presenza delle macerie, in assenza di attività commerciali, e di servizi, non facilita la ripresa di una vita relazionale, sociale ed economica delle popolazioni –:
   se abbia assunto o intenda assumere iniziative per un accurato accertamento mirato a conoscere lo stato di avanzamento delle azioni previste, e garantite dal Governo, nell'immediatezza del primo evento sismico, con una puntuale verifica di ciò che è stato fatto e ciò che resta da realizzare, individuando le ragioni dei ritardi accumulati, per rimuovere ogni ulteriore causa ostativa;
   quali risorse siano disponibili, e quali altre si intenda mettere a disposizione per assicurare alle popolazioni, in tempi brevi e certi, ogni strumento necessario a facilitare la ricostruzione dei centri abitati, e con essi, delle comunità.
(2-01910) «Chiarelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

agglomerato

condizioni atmosferiche