ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01888

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 835 del 17/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/07/2017
Stato iter:
26/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/09/2017
Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/09/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 26/09/2017
Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/09/2017

SVOLTO IL 26/09/2017

CONCLUSO IL 26/09/2017

Atto Camera

Interpellanza 2-01888
presentato da
CENTEMERO Elena
testo presentato
Lunedì 17 luglio 2017
modificato
Martedì 26 settembre 2017, seduta n. 858

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   negli ultimi giorni si sono verificati ben quattro femminicidi in poche ore, sintomo di una strage che non si ferma. Due donne sono state uccise dai loro compagni e una ragazza è in coma, massacrata dal fidanzato, vicende che si aggiungono ai due femminicidi dei giorni precedenti. Si tratta di un bilancio pesantissimo quello delle ultime ore, con altri episodi di violenza sulle donne, come le quattro ragazze abusate a Monza dal titolare dei centri estetici dove stavano facendo uno stage. Una strage di donne, per mano di uomini che hanno avuto con loro un rapporto affettivo, che non si ferma e che nel 2016 ha visto un femminicidio ogni tre giorni: il numero delle vittime nel 2016 oscilla, a seconda delle fonti, da 110 fino a 120. Secondo i dati ufficiali, nei primi cinque mesi del 2017, si sono contati almeno 29 casi. Numero sempre alto, nonostante l'aumento delle denunce per atti persecutori o maltrattamenti;
   un'analisi del fenomeno è stata fatta dal capo della polizia, Franco Gabrielli, in audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere: anche se dai dati emerge un calo dei femminicidi è vietato indulgere nell'ottimismo. Persiste «un'area oscura di abusi e maltrattamenti», frutto di «una subcultura che reifica la donna disconoscendole il diritto alla libertà e all'autonomia». Il contrasto, per Gabrielli, «non si può fare solo con strumenti di polizia. Occorre fare rete tra mondo della prevenzione, della repressione e le istituzioni che operano nel sociale. Solo con uno sforzo sinergico possiamo pensare di abbattere il fenomeno». I dati della polizia indicano negli ultimi anni una «progressiva riduzione» dei femminicidi, passati dai 124 del 2011 ai 111 del 2016 (-11 per cento). Il calo è stato maggiore nei primi cinque mesi dell'anno, in cui si sono verificati 29 casi. L'aggressore è in maggioranza il partner (53 per cento) o l'ex partner (15 per cento). Tra i moventi si registra un calo di quello passionale ed una crescita dei rancori personali. I nuovi strumenti di prevenzione messi a disposizione dal legislatore, ha spiegato Gabrielli, «hanno cominciato ad incidere sulla riluttanza delle vittime a denunciare». I numeri evidenziano, infatti, un aumento delle denunce per atti persecutori (da 9.027 nel 2011 a 12.675 nel 2016), per maltrattamento (da 9.294 a 13.913). Calano, invece, quelle per percosse (da 15.200 nel 2015 a 13.729 nel 2016) e per violenza sessuale (da 4.617 nel 2011 a 3.984 nel 2016, mentre nei primi 5 mesi del 2017 le denunce sono state 1.381 contro le 1.584 dello stesso periodo del 2016):
   è evidente che si è di fronte ad un fenomeno radicato e diffuso nel nostro Paese, una «mattanza da fermare»: negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9 per cento) in famiglia. Un fenomeno che ha radici nel mancato rispetto della donna, frutto di una cultura che si fonda su un'immagine stereotipata della stessa;
   la legge n. 107 del 2015, al comma 16 dell'articolo 1, prevede che il piano triennale dell'offerta formativa assicuri l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013;
   la legge 15 ottobre 2013, n. 119, all'articolo 5, prevede un piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Il piano persegue come finalità: la prevenzione del fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne; la promozione dell'educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere nell'ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo; garantire la formazione di tutte le professionalità che entrano in contatto con la violenza di genere e lo stalking –:
   quali iniziative urgenti e linee guida la Ministra interpellata intenda promuovere per contrastare la violenza contro le donne e attuare quanto previsto dal comma 16 dell'articolo 1 della legge n. 107 del 2015 e dall'articolo 5 della legge n. 119 del 2013, nelle parti di sua competenza.
(2-01888) «Centemero».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

omicidio