ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01837

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 27/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01837
presentato da
PILI Mauro
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   il 23 maggio 2017 è stato approvato con modalità di dubbia legittimità il piano delle esercitazioni militari del prossimo semestre con un vero e proprio «blitz» Contro la Sardegna e contro le istituzioni sarde;
   i generali del Ministero della difesa, componenti del Comitato misto paritetico per le servitù militari, hanno approvato in assenza del numero legale e di tutti i rappresentanti della regione il piano delle esercitazioni del prossimo semestre;
   tale grave situazione si evince anche dalla nota ufficiale trasmessa il 6 giugno 2017 a tutte le autorità preposte dai componenti regionali del Comipa;
   si tratta di un fatto di una gravità inaudita e senza precedenti;
   l'atto compiuto conferma, a giudizio dell'interpellante, la spregiudicatezza di questi apparati dello Stato che appaiono totalmente irrispettosi delle più elementari regole istituzionali e giuridiche;
   aver approvato il piano delle esercitazioni in assenza di tutta la componente regionale costituisce un precedente gravissimo nei rapporti tra Stato e regione;
   il comitato formato da 14 membri ha deliberato con soli 7 voti, anziché 8, e quindi con un voto nullo sotto ogni punto di vista;
   ad avviso dell'interpellante si registra un comportamento arrogante di questi generali e della Ministra che traspare da queste forzature inaudite è e che si aggiunge alla circostanza che il presidente delle regione appare totalmente inadeguato e incapace di far rispettare anche le più elementari regole comportamentali;
   si è dinanzi ad una spregiudicatezza dello Stato che calpesta ogni minima autonomia regionale sino a cancellare il valore stesso di un comitato misto paritetico che risulta già privo di strumenti decisionali vincolanti ma che con questo atto perde qualsiasi tipo di funzione;
   l'interpellante ha pubblicamente denunciato tale situazione chiedendo l'immediato annullamento del provvedimento;
   si registra il vergognoso silenzio delle istituzioni tutte e della stessa presidenza della regione costituendo di fatto il più grave avallo a quanto è accaduto;
   i componenti regionali hanno messo nero su bianco, con un documento inviato a Governo e regione, la violazione messa in atto dal presidente del Comipa, generale Pintus;
   si tratta di un generale che, secondo l'interpellante, ha con spregiudicatezza sostanzialmente disatteso il dettato statutario e costituzionale e della stessa norma che disciplina il Comipa;
   si è trattato di un gesto ad avviso dell'interpellante di fatto avallato dalla Ministra della difesa e che i rappresentanti ministeriali hanno compiuto senza tentennamenti calpestando l'autonomia della regione e il patto di lealtà tra istituzioni;
   non vi era nessuna ragione per approvare in quella seduta il programma delle esercitazioni e se i delegati regionali avevano ritenuto di non partecipare era evidente che ci fosse una ragione di fondo;
   queste nuove esercitazioni approvate con modalità di dubbia legittimità, fuori dal contesto autorizzato e negoziato, costituiscono secondo l'interpellante nuove gravissime decisioni unilaterali del Ministero della difesa contro la Sardegna;
   si è dinanzi ad una regione incapace di imporre qualsiasi tipo regola e che, ad avviso dell'interpellante, subisce silenziosamente tutto quello che il Ministro della difesa decide con l'acquiescenza del presidente della regione;
   è semplicemente inaccettabile che lo Stato faccia in Sardegna quello che vuole;
   questo governo regionale non è stato in grado per l'interpellante di tutelare e negoziare la dismissione delle esercitazioni cruente e devastanti;
   non ci possono essere esercitazioni illegittime sia sul piano giuridico che sostanziale;
   è incredibile il carattere, a giudizio dell'interpellante autoritario, delle decisioni del Ministero della difesa che agisce ancora una volta senza coinvolgere, anzi escludendo, la regione, che del resto non ha assunto alcuna minima azione di contrasto su questo atteggiamento «padronale» verso la Sardegna –:
   se non ritengano di dover assumere iniziative per revocare immediatamente il provvedimento adottato;
   se non ritengano di dover assumere iniziative per revocare l'incarico a coloro che hanno violato le più elementari regole comportamentali e di lealtà istituzionale verso la regione Sardegna;
   se non ritenga di dover assumere iniziative per bloccare ogni genere di esercitazione e indire una nuova conferenza sulle servitù militari per definire la dismissione dei poligoni dove si sono verificate gravi violazioni ambientali che hanno mettono a rischio la stessa incolumità dei militari;
   se non ritengano di dover promuovere un piano organico, compiuto e finanziato per la bonifica dei territori con la garanzia di attivare processi concreti di riconversione di tali aree funzionalmente anche alle nuove esigenze di sicurezza civile.
(2-01837) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

autonomia

protezione civile

scheda nulla