ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01836

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 13/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 13/06/2017
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 13/06/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 07/07/2017
Stato iter:
07/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/07/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 07/07/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/07/2017

SVOLTO IL 07/07/2017

CONCLUSO IL 07/07/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01836
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo presentato
Martedì 13 giugno 2017
modificato
Venerdì 7 luglio 2017, seduta n. 829

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   il 29 maggio 2017 si è svolto in piazza De Ferrari a Genova, un sit in davanti al negozio di telefonia Wind organizzato dai sindacati, per protestare contro la paventata cessione del ramo aziendale dei call center della Tre;
   la preoccupazione deriva dal fatto che la cessione del ramo d'azienda avverrebbe con gare d'appalto al massimo ribasso ed esternalizzando il lavoro;
   Wind Tre ha intenzione di cedere il suo ramo d'azienda e, in tal modo, circa 900 dipendenti dei call center in tutta Italia rischieranno di perdere il posto di lavoro; di questi circa 200 sono inseriti nel call center di Genova;
   con l'esternalizzazione dei call center, i lavoratori non saranno più dipendenti di Wind Tre e per loro si aprirà un vuoto a livello normativo e contrattuale con un datore di lavoro che in realtà non esisterà più;
   Wind e Tre sono incorporati e, mentre mantengono separati i marchi a livello commerciale, la partita Iva identica;
   l'operazione coinvolge un bacino di 900 risorse sui quattro siti impattati: Genova, Cagliari, Palermo, Roma. Non si comprende come si possano conciliare con tale esternalizzazione, gli obiettivi dichiarati di tutela del futuro occupazionale dei lavoratori, ma soprattutto questo progetto appare inconciliabile con la premessa dichiarata all'atto della fusione di mantenere l'azienda unica ed unita;
   i ricavi commerciali di Wind e Tre sono in costante crescita; appare quindi incomprensibile il motivo per cui i lavoratori vengano penalizzati in modo così pesante infatti il 2016 si è chiuso con ricavi in aumento (+1,3 per cento) pari a 6.491 milioni di euro, un Ebitda pari a 2.184 milioni di euro, (più del 6,8 per cento rispetto al 2015 e più 7,5 per cento nell'ultimo trimestre del 2016) e generazione di cassa operativa di 1.012 milioni di euro, (+9,5 per cento);
   i ricavi da servizi mobili sono stati pari a 4.392 milioni di euro (+1,7 per cento) mentre quelli da internet mobile sono stati pari a 1.329 milioni di euro (+10 per cento) e quelli da fisso pari a 586 milioni di euro (+4,2 per cento). Wind Tre ha 31,3 milioni di clienti e il 37 per cento di market share;
   attualmente è in atto anche una campagna di incentivazione all'esodo volontario con forti pressioni da parte dell'azienda Wind Tre;
   è di tutta evidenza che è assente una progettualità a livello industriale e una strategia organizzativa a favore del personale; questo mentre in Italia sono state investite enormi risorse per potenziare e sviluppare la banda ultra larga;
   positivo ed in crescita, risulta anche il cash flow, mentre è in costante diminuzione l'indebitamento, grazie al costante impegno degli azionisti sulla sostenibilità dell'azienda;
   tutto ciò in un mercato in forte difficoltà e che si conferma in contrazione e non in crescita. Per rimanere aggressiva e perciò leader nel mercato, l'azienda ha deciso di mantenere entrambi i marchi, avendo gli stessi una forte caratterizzazione commerciale;
   il 22 maggio 2017 sono state convocate, presso la sede di Unindustria a Roma, le segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL, unitamente alle segreterie territoriali ed al coordinamento delle rappresentanze sindacali unitarie per la presentazione del piano industriale di Wind Tre;
   l'azienda ha comunicato che, dopo l'operazione di fusione, si è confermata quale primo operatore mobile in Italia, vantando la migliore rete sul territorio nazionale e che, tale risultato positivo raggiunto, ha trovato riconoscimento anche sul mercato;
   per quanto riguarda le torri, sulle 26.000 di Wind Tre l'azienda ha dichiarato l'obiettivo di mantenerne 21.000 (18.000 in media quelle dei competitor) e saranno oggetto di miglioramento grazie alle tecnologie innovative offerte da Zte;
   obiettivo dichiarato dell'azienda è dismettere le torri eccedenti. Nei prossimi 6 anni, l'azienda ha comunicato che intende investire 7 miliardi di euro, per modernizzare la rete e renderla ancor più efficiente e capillare, portando a regime il 4G e puntando sulla innovativa tecnologia 5g;
   nella relazione dell'azienda il servizio clienti è stato presentato come un elemento che si innesta in maniera unica in questo piano industriale, per sostenere lo sviluppo dell'azienda attraverso la qualità, con il duplice obiettivo di consolidare il livello di eccellenza e realizzare un servizio clienti efficiente;
   alla luce delle premesse aziendali sopra illustrate, e della rilevanza strategica che, in questo quadro, si è voluta attribuire, almeno a parole, al customer care, pur con grande sforzo, non si riesce a comprendere la comunicazione a sorpresa nel corso dell'incontro, ossia che è intenzione di Wind Tre, procedere all'esternalizzazione del servizio clienti consumer ex 3 (133), nella sua componente operativa mediante lo strumento giuridico della cessione del ramo di azienda ad azienda outsourcer che deve ancora essere individuata. Restano fuori da questo percorso le attività di business, credito, controllo di gestione e i processi core;
   il consigliere regionale della Liguria Pastorino ha segnalato come la situazione sia gravissima, anche in relazione all'azienda Ericsson di Genova, laddove la perdita di un appalto sulla manutenzione della gestione delle reti ha determinato la procedura di licenziamento di circa 350 dipendenti in Italia e 65 a Genova. Il timore è che si replichi anche all'interno di Wind Tre. La tipologia lavorativa nelle telecomunicazioni è di alta professionalità e specializzazione che deve essere considerata un valore aggiunto e non svilita nel processi di delocalizzazione;
   la vicenda si inserisce in un quadro, nel settore delle telecomunicazioni in Italia, dove, a enormi ricavi, corrispondono preoccupanti contrazioni occupazionali e perdite di diritti e tutele contrattuali;
   le vicende di Ericsson e Wind Tre riguardano un settore strategico dell'economia italiana che dovrebbe essere osservato con particolare attenzione da parte del Governo a tutela degli interessi nazionale di quelli delle lavoratrici e dei lavoratori interessati –:
   se sia a conoscenza dei fatti citati in premessa che evidenziano una grave decisione di esternalizzazione da parte di Wind Tre;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere o abbia già intrapreso per evitare una cessione di ramo d'azienda da parte di Wind Tre che, allo stato attuale, non fornisce nessuna garanzia occupazionale e contrattuale ai circa 900 dipendenti.
(2-01836) «Pellegrino, Marcon, Civati, Airaudo, Placido, Palazzotto, Paglia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

conservazione del posto di lavoro

licenziamento collettivo