ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01752

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 776 del 07/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/04/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/04/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01752
presentato da
SAVINO Elvira
testo di
Venerdì 7 aprile 2017, seduta n. 776

   La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   appare ormai consolidato il dato oggettivo che vede in continua crescita il numero di lavoratori «stabilmente precari», coloro cioè che da molto tempo sommano in un unico anno d'imposta due, tre o più contratti di lavoro (contratti a termine, in apprendistato, di collaborazione coordinata e continuativa, di lavoro somministrato, a chiamata o intermittenti, stagionali, voucher e così via);
   ogni anno questi lavoratori ricevono da ciascun datore di lavoro un «modello CU» – Certificazione unica (ex modello CUD) al quale debbono eventualmente cumulare anche il modello CU dell'Inps, nel caso in cui abbiano altresì percepito l'indennità di disoccupazione (nuova ASPI-NASPI; assegno di disoccupazione-ASDI; indennità per i collaboratori a progetto-DIS-COLL) percepita tra un contratto e un altro;
   a causa del cumulo dei redditi percepiti in un unico anno di imposta e per effetto del calcolo basato sulle aliquote per scaglioni di reddito Irpef come imposta progressiva, le conseguenze fiscali della presentazione della «certificazione unica multipla» finiscono per avere su questi sventurati contribuenti conseguenze economiche pesantissime («CU a debito») in termini di: conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi; minori detrazioni fiscali di cui all'articolo 13, commi 1, 2, 3 e 4 del TUIR di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e di imposte addizionali regionale e comunale;
   per mettere in luce il generale incremento del precariato appare opportuno ricordare il report INPS sui nuovi rapporti di lavoro del settore privato (ad esclusione dei lavoratori domestici e degli operai agricoli) attivati nell'intervallo di tempo tra gennaio e ottobre degli anni 2014, 2015 e 2016;
   a fronte dell'andamento altalenante delle attivazioni/variazioni di assunzioni a tempo indeterminato registrato in Italia (1.105.685 nel 2014; 1.534.605 nel 2015; 1.042.635 nel 2016) in buona parte riconducibile ai benefici effetti dell'integrale abbattimento per tre anni dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro previsti dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015) e proseguiti per effetto della decontribuzione biennale stante la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di Stabilità 2016), nello stesso periodo le assunzioni a termine attivate in Italia risultavano invece in decisa crescita, passando da 2.885.640 nel 2014; a 2.960.967 nel 2015 e a 3.104.901 nel 2016 (dati dell'Osservatorio sul Precariato dell'INPS, gennaio-ottobre 2016);
   il Report INPS rileva in sintesi che il generale rallentamento delle assunzioni registrate nei primi dieci mesi del 2016 (-492.000 pari al 32 per cento in meno rispetto ai primi dieci mesi del 2015) ha riguardato proprio i contratti a tempo indeterminato, vale a dire l'unica tipologia di lavoro che offre una vera stabilità e continuità professionale ai fini della pianificazione di qualsiasi progetto di vita. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni da tempo determinato a indeterminato (-34,1 per cento). Al contrario, nello stesso range temporale, i contratti a tempo determinato hanno registrato 3.106.000 assunzioni, in aumento sia sul 2015 (+4,9 ) che sul 2014 (+7,6 per cento);
   la circostanza che la legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio per il 2017) abbia decretato la fine delle cosiddette «agevolazioni generalizzate» a sostegno dei contratti a tempo indeterminato (sul quale il Governo Renzi aveva investito per sostenere il Jobs Act) costituisce una aggravante per le future prospettive dei lavoratori precari –:
   se e quali iniziative intendano assumere, in sede di adozione dei prossimi provvedimenti fiscali ed in ragione del mutato contesto occupazionale, per correggere le specifiche disposizioni del TUIR in materia di «certificazione unica multipla», affinché il prelievo fiscale complessivo a carico dei lavoratori precari non rischi di penalizzare ulteriormente la gravissima condizione di fragilità economica e sociale di questi ultimi, per via di onerosi e talvolta insostenibili conguagli negativi in sede di dichiarazione dei redditi.
(2-01752) «Elvira Savino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

conseguenza economica

lavoro stagionale