ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01730

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 766 del 24/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 24/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 24/03/2017
LAFORGIA FRANCESCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 24/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/03/2017
Stato iter:
11/05/2017
Fasi iter:

RITIRATO IL 11/05/2017

CONCLUSO IL 11/05/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01730
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Venerdì 24 marzo 2017, seduta n. 766

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   la prefettura di Grosseto ha assegnato, con bandi, parte dei richiedenti asilo pervenuti sul territorio provinciale, a vari soggetti affidatari nella gestione dell'accoglienza, secondo i criteri previsti dal sistema Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) in strutture denominate centri di accoglienza straordinari;
   l'Associazione partecipazione e sviluppo di Bagni di Lucca, Onlus che ha visto nel tempo un numero crescente di ospiti assegnati in accoglienza, ha operato e opera tra i soggetti affidatari dal 2014;
   l'associazione ha utilizzato per la gestione, nel periodo aprile 2014-dicembre 2015, n. 18 persone che sono state impiegate come volontari e con contratti a progetto;
   tali inquadramenti sono però risultati in contrasto con le norme sul volontariato (legge n. 266 del 1991) e non in conformità a quanto dichiarato e sottoscritto nella presentazione di partecipazione al bando riguardante le norme sul lavoro;
   numerose sono state le richieste dei lavoratori affinché la Onlus Partecipazione e Sviluppo regolarizzasse il rapporto di lavoro entro giugno 2015. Tali richieste sono però state completamente ignorate, ed anzi, alla visita ispettiva da parte della direzione del lavoro, i dipendenti sono stati indicati come responsabili, rispetto a presunte inadempienze, della gestione dell'accoglienza nelle strutture assegnate; 
   da parte dei lavoratori sono stati effettuati tentativi di mediazione, tramite il sindacato Cgil di Grosseto e, nella fase successiva (inizio 2016), vi è stato un tentativo di conciliazione proposto dal legale incaricato dai lavoratori presso la direzione territoriale del lavoro di Grosseto. Anche in questo caso, le richieste sono state completamente disattese e l'associazione ha preferito intraprendere un contenzioso;
   la situazione descritta nei punti precedenti è stata rappresentata dai lavoratori sia verbalmente che per scritto a diverse istituzioni locali, nazionali e all'autorità giudiziaria, affinché prendessero atto di come siano state disattese le norme previste in materia di volontariato e lavoro e gli impegni sottoscritti in sede di partecipazione al bando;
   la prefettura di Grosseto ha pubblicato, per la gestione dei richiedenti asilo, un apposito bando in data 15 dicembre 2015 la cui scadenza, per la presentazione delle istanze, era fissata per il 18 gennaio 2016, indicando come presunta data di affidamento il 1o marzo 2016;
   al suddetto bando avrebbero partecipato più soggetti tra i quali l'associazione Partecipazione e Sviluppo che è risultata esclusa, per quanto consta agli interpellanti, per irregolarità nella presentazione dell'istanza;
   le procedure dovevano chiudersi entro il mese di febbraio 2016 e dal 1o marzo avrebbe dovuto esserci presumibilmente l'affidamento. Così non è stato e la chiusura delle procedure è slittata di mese in mese, sino a quando, nel novembre 2016, la prefettura ha dichiarato l'annullamento della stessa con varie motivazioni;
   si deve rilevare che questa rappresenta una anomalia poiché in tutte le altre prefetture della Toscana le procedure di gara sono state chiuse nei tempi più o meno indicati e sono stati effettuati gli affidamenti ai soggetti aggiudicatari;
   nel frattempo sono state indette manifestazioni di interesse atte a reperire ulteriori posti per far fronte all'emergenza nell'arrivo di nuovi migranti;
   dette manifestazioni, attivabili in situazioni di emergenza, ossia per far fronte a flussi imprevisti di richiedenti asilo in carenza di posti disponibili, hanno portato ad avere vantaggi nelle assegnazioni alla stessa associazione;
   nel 2016, rimarcando la disponibilità di posti offerti e al di là del ricorso del comune di Capalbio al Tar che, a quanto consta agli interpellanti, sarebbe stato usato come un giustificativo per l'annullamento della gara, i nuovi arrivi sono stati allocati in strutture nuove reperite con procedure d'urgenza e in strutture già presenti nei comuni del grossetano, oltre i limiti autorizzati dalle singole strutture e le capienze consentite per esercitare un'accoglienza dignitosa;
   ne citiamo una ad esempio: nel comune di Civitella Paganico, Frazione di Paganico, via della Stazione 4, la struttura denominata il Molino. Struttura autorizzata dalle autorità locali (Vigili del fuoco, Usl e comune) ad accogliere 18 persone che, invece, ha ospitato e continua, ad oggi, probabilmente, a quanto consta agli interpellanti, ad ospitare molte più persone richiedenti asilo;
   a parere degli interpellanti viene spontaneo chiedersi come detta struttura, autorizzata per 18 persone, possa garantire gli standard di abitabilità, igiene e sicurezza, con un numero di persone ben più ampio di quello autorizzato;
   tutto questo indurrebbe a pensare che più che occuparsi del rispetto degli standard previsti dalle norme in materia di edilizia e quelle previste dal sistema di accoglienza, che si sommano agli standard non meno importanti sulla tutela del lavoro, si vogliano valorizzare le situazioni connesse ai vantaggi economici che derivano e aumentano con l'espandersi dei numeri dei richiedenti asilo ospitati nelle strutture inserite in tale sistema;
   in merito alla questione sopra esposta sono state fatte ulteriori segnalazioni alle autorità competenti e all'Anac –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di eventuali iniziative intraprese dalla prefettura di Grosseto per valutare se l'associazione di cui in premessa possegga i requisiti necessari per gestire l'accoglienza dei richiedenti asilo e, in caso affermativo, quali ne siano stati eventualmente gli esiti;
   se sia a conoscenza della situazione della gara del 2016 indetta dalla prefettura di Grosseto che, a giudizio degli interpellanti, in modo anomalo rispetto alle altre prefetture, non ha concluso, di fatto, le procedure di assegnazione;
   se, pur in presenza di bando di gara in itinere possa considerarsi regolare l'avvio da parte delle prefetture di procedure denominate «manifestazioni d'interesse» che hanno concesso l'ampliamento dei posti per l'accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati con procedure d'urgenza adottate e portate a conclusione in tempi più rapidi;
   se il Ministro interpellato non intenda intraprendere iniziative, anche di carattere ispettivo, per far luce su questa vicenda che potrebbe non essere l'unica su questo e su altri territori del Paese, al fine di evitare il ripetersi dell'ambiguità di situazioni d'ombra e che agevolano prassi di dubbia bontà.
(2-01730) «Nicchi, Scotto, Laforgia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

amministrazione locale

diritto del lavoro