ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01693

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 753 del 06/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 06/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/03/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01693
presentato da
PILI Mauro
testo di
Lunedì 6 marzo 2017, seduta n. 753

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, il Ministro della salute, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   un'inchiesta di RAI News 24 sui casi di bambini figli di militari italiani che avevano prestato servizio in Somalia e nei Balcani nati con malformazioni genetiche aveva già svariati anni fa riportato prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica le domande e i dubbi sui rischi connessi all'utilizzo di munizioni e armi contenenti uranio impoverito;
   questi dubbi e queste domande preoccupano anche le popolazioni di Quirra, Perdasdefogu e Escalaplano – tre centri in provincia di Cagliari – il cui territorio gravita intorno al poligono di Salto di Quirra: nel comune di Villa Putzu in un piccolo villaggio di duecento anime sono stati riscontrati ben dodici casi di leucemia linfatica;
   il consiglio provinciale di Cagliari ha richiesto di promuovere un'indagine epidemiologica su tutto il territorio;
   la preoccupazione sta sorgendo a che nella zona del Sulcis Iglesiente nell'area vicino alla base interforze di Capo Teulada;
   la commissione di esperti – presieduta dal professor Franco Mandelli – istituita anni fa dal Ministero della difesa per accertare le cause dell'insorgere delle patologie tutorali nel personale militare impiegato nelle missioni internazionali nella ex Jugoslavia ha dato esiti contraddittori: sulle prime aveva stimato il numero delle neoplasie riscontrate tra i nostri militari «significativamente inferiore a quello atteso» ma ha poi riconosciuto un nesso di casualità tra le radiazioni da uranio impoverito e il linfoma che ha colpito un militare italiano di ritorno da una missione nei Balcani;
   dopo la guerra del Golfo e il conflitto nei Balcani un recente studio diffuso da EOS CARCER SERVICES ha segnalato che armi ad uranio impoverito sarebbero utilizzate anche nelle operazioni militari in corso in Afghanistan, nonostante sia stata più volte sollecitata in sedi istituzionali e politiche la messa al bando delle armi contenenti uranio impoverito, a causa della sua capacità di provocare danni al DNA –:
   quali iniziative, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, si siano assunte per arrivare a rispondere in modo definitivo ai dubbi sia dei militari e dei loro familiari che delle popolazioni che abitano in zone adiacenti poligoni militari italiani;
   se le armi contenenti uranio impoverito rientrino tra quelle il cui uso è bandito secondo risoluzioni e accordi internazionali o se vi siano trattative internazionali per metterle al bando;
   quale sia lo stato della ricerca sugli effetti dell'uso di tali armi per i militari, per la popolazione civile e per l'ambiente;
   se armi ad uranio impoverito siano state utilizzate in Afghanistan;
   a quali conclusioni sia giunta la commissione presieduta dal professor Mandelli, circa un collegamento tra l'utilizzo delle armi contenenti uranio impoverito e l'aumento dei pazienti con linfoma di hodgkin;
   se per i soldati italiani all'estero vengano rispettate le norme vigenti in Italia sull'ambiente e la difesa della salute;
   in che modo si intenda collaborare alla ricerca epidemiologica e a controlli scientifici riscontrabili nei territori sardi interessati dai poligoni militari.
(2-01693) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

uranio

personale militare

epidemiologia