Legislatura: 17Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/02/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/02/2017
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
gli educatori del servizio di educativa specialistica del comune di Cagliari e della provincia di Cagliari nei giorni scorsi hanno scioperato;
sono ancora troppo nebulose le informazioni sul ruolo e sulle funzioni degli educatori professionali (non sono baby-sitter, assistenti alla persona o comunque figure con precise competenze educative);
le condizioni contrattuali sono al limite del possibile; il netto orario è disarmante;
nei periodi di sospensione non percepiscono alcuna retribuzione;
gli educatori professionali continuano ad essere vittime delle gare d'appalto, ovviamente nell'ottica del ribasso; periodicamente cambia il datore di lavoro e, oltre a non sapere se saranno richiamati, c’è il rischio che arrivino società senza titoli e serietà;
si tratta di educatori che lavorano per l'inclusione e contro la discriminazione e, a loro volta, sono discriminati per primi;
a quanto consta all'interpellante, ricevono le spettanze del mese il 20 del mese successivo;
a febbraio devono ancora ricevere la mensilità di dicembre;
il Parlamento è impegnato da tempo nella discussione di una normativa tesa a definire ruoli e funzioni, ma si continua a non affrontare la questione relativa ai reali problemi della categoria;
occorre affrontare la vergognosa gestione di servizi così delicati a cottimo con paga oraria irrisoria;
si tratta di educatori professionali che hanno frequentato un'università specialistica;
le ore di programmazione e i materiali impiegati con gli alunni vengono pretesi a carico dei lavoratori;
per raggiungere lo stipendio di un insegnante, che lavora mediamente 20 ore, gli educatori scolastici ne devono svolgere 40;
non possono accedere al servizio mensa, quando questa rientra nell'orario di lavoro;
se il bambino è assente non vengono pagati;
dal dieci giugno si entra in «sospensione»;
avendo un contratto a tempo indeterminato, gli educatori non ricevono stipendio e non possono accedere alla «naspi»;
gli educatori che invece prestano servizio nelle comunità devono far le notti «passive», ossia dormire spesso da soli e gratuitamente in struttura pur avendo la responsabilità degli utenti;
la retribuzione di un laureato che si occupa di sociale è di 9,12 euro lordi all'ora –:
se il Governo non ritenga doveroso assumere ogni iniziativa di competenza per verificare questo gravissimo stato lavorativo degli educatori professionali e scolastici;
se il Governo non ritenga, con somma urgenza, di assumere ogni iniziativa di competenza per superare questa situazione e ponendo il superamento di tali e gravi criticità come obiettivo prioritario;
se non si ritenga di dover assumere iniziative per far cessare la mercificazione di un lavoro così importante e delicato sottoposto a inaccettabili ribassi d'asta sulla pelle dei lavoratori e, conseguentemente, degli stessi assistiti;
se non si ritenga di dover assumere le iniziative di competenza, anche normative, per garantire una retribuzione congrua e non discriminatoria fissando livelli retribuivi univoci e garantendo analogo trattamento rispetto ad aree professionali analoghe.
(2-01674) «Pili».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prestazione di servizi
servizio
salario a cottimo