Legislatura: 17Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Primo firmatario: ROMANINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE MITA GIUSEPPE MISTO-UDC 22/02/2017 FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 22/02/2017 PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 22/02/2017 BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/02/2017 BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 ROSSI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 22/02/2017
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:
il 24 gennaio 2000 il Consiglio e la Commissione europea hanno sottoscritto con il Regno del Marocco un accordo per l'istituzione di un'associazione tra le comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e il Marocco, dall'altra. L'accordo, entrato in vigore il 1o marzo 2000, prevedeva l'istituzione di una zona di libero scambio tra l'Unione europea e il Marocco attraverso la progressiva eliminazione dei dazi doganali e il divieto di restrizioni quantitative alle esportazioni e alle importazioni da applicarsi in particolare ai prodotti industriali, agricoli trasformati e non, ai prodotti della pesca;
nel luglio 2005 il Consiglio di associazione Unione europea-Marocco ha adottato un piano d'azione della politica europea di vicinato che ha previsto una maggiore liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli e della pesca. Questo piano ha condotto alla conclusione, l'8 marzo 2012, di un accordo per la reciproca liberalizzazione di questi prodotti;
il 19 novembre 2012 il Fronte Polisario, legittimo rappresentante del popolo saharawi, riconosciuto come tale a livello internazionale e dalle Nazioni Unite, ha presentato un ricorso al Tribunale dell'Unione europea, chiedendo l'annullamento dell'accordo, perché, non escludendo espressamente il territorio del Sahara occidentale dal suo campo di applicazione e risultando di fatto applicato dalle parti a tale territorio, sarebbe risultato in contrasto con diversi principi consolidati del diritto internazionale ed europeo;
con sentenza del 10 dicembre 2015 il Tribunale dell'Unione europea ha annullato l'accordo dell'8 marzo 2012 accogliendo la tesi del Fronte Polisario e affermando che «nessuna istituzione dell'Unione ha mai riconosciuto, né de facto, né de iure, la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale»;
il 19 febbraio 2016 il Consiglio dell'Unione europea ha impugnato la sentenza del Tribunale dinnanzi alla Corte di giustizia dell'Unione la quale, il 21 dicembre 2016, ha sentenziato annullando la decisione del Tribunale;
secondo la Corte, infatti, «i principi di autodeterminazione dei popoli [...] impongono a priori di considerare l'Accordo come applicabile soltanto al territorio marocchino entro le frontiere internazionalmente riconosciute, ma non al Sahara Occidentale che costituisce un territorio separato e distinto»;
la sentenza di appello, quindi, ha ripristinato la validità dell'Accordo tra l'Unione europea e il Regno del Marocco circoscrivendone il campo di applicazione al solo territorio marocchino e non, quindi, al territorio del Sahara occidentale da quest'ultimo occupato sin dal 1975;
nel solco delle numerose risoluzioni approvate dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la sentenza conferma a giudizio degli interpellanti, la necessità di dare rapida sostanza al principio dell'autodeterminazione del popolo saharawi e conferma l'illegittimo sfruttamento delle risorse naturali del Sahara accidentale da parte del Regno del Marocco –:
di quali iniziative il Ministro interpellato si sia fatto promotore o quali iniziative intenda avviare, al fine di dare effettiva attuazione alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea e circoscrivere l'applicazione dell'Accordo sul libero scambio tra l'Unione europea, gli Stati membri e il Regno del Marocco al solo territorio marocchino, con l'esclusione quindi dei territori occupati del Sahara occidentale;
se il Governo non intenda farsi promotore, in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di un'iniziativa politica forte per rilanciare il processo di pace nel Sahara occidentale e favorire lo svolgimento del referendum per l'autodeterminazione del popolo saharawi.
(2-01673) «Romanini, De Mita, Fabbri, Patrizia Maestri, Marco Di Maio, Incerti, Bruno Bossio, Arlotti, Carra, Zanin, Gandolfi, Locatelli, Pastorelli, Baruffi, Rotta, Quartapelle Procopio, Carlo Galli, Paola Bragantini, Capodicasa, Albanella, Amato, Paolo Rossi, Beni, Carella, Fossati, Patriarca, Pagani, Oliverio, Prina, Richetti, De Maria».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):restrizione all'esportazione
territorio occupato
politica europea di vicinato