ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01653

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 739 del 09/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 09/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/02/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01653
presentato da
PILI Mauro
testo di
Giovedì 9 febbraio 2017, seduta n. 739

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   è trascorso ormai un anno dall'incontro tra sindacati di polizia e il prefetto di Cagliari sulla grave situazione dell'ordine pubblico e della sicurezza in relazione anche alla disorganizzazione registrata in occasione degli sbarchi «frontex» in Sardegna;
   l'incontro sollecitato in più occasioni, alla luce dei gravi episodi di disorganizzazione verificatisi in occasione dei numerosi sbarchi «Frontex» sulle coste del Sulcis, doveva essere propedeutico all'organizzazione e pianificazione delle attività prima dell'avvento della bella stagione, per evitare appunto disfunzioni dell'apparato preposto alla gestione dei migranti;
   in quell'occasione fu annunciata in modo enfatico la realizzazione di un hub regionale di prima accoglienza, secondo i principi dettati dal decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, per consentire una interazione di tutti gli enti ed organismi chiamati a collaborare, quantificando in un biennio tempi circa la realizzazione del piano;
   lo stesso prefetto, a quanto consta all'interpellante, informò di aver interessato la capitaneria di porto per l'individuazione di un'area idonea alla realizzazione di una struttura adatta alle prime fasi di intervento, soccorso e gestione delle attività connesse ai migranti;
   era stata individuata, inoltre, in una struttura di Carbonia, un luogo idoneo per la vigilanza temporanea di coloro che dovevano essere immediatamente trasferiti ai centri di identificazione ed espulsione della penisola;
   a distanza di un anno quelle che appaiono all'interpellante pompose dichiarazioni del prefetto di Cagliari non hanno avuto alcun seguito, poiché la gestione degli stranieri appena sbarcati rimane frutto di un'organizzazione temporanea che non si avvale di nessuna struttura idonea per permettere agli operatori di polizia di lavorare in sicurezza;
   le denunce dei sindacati e del Sap in particolare sono state reiterate, poiché le migliaia di nordafricani che annualmente sbarcano in Sardegna, vengono gestiti all'interno della caserma di Buoncammino, creando difficoltà e soprattutto concreti pericoli alla sicurezza;
   dopo un anno da quell'incontro, ha denunciato il segretario provinciale di Cagliari del Sap Luca Agati, gli accordi presi sono rimasti disattesi, così come le progettualità decantante all'epoca come imminenti;
   tutti i problemi restano evidenti ed aggravati considerato che la tratta dal Nord Africa è più che aperta e crea molte preoccupazioni sia di immediata gestione dello sbarco, che di sicurezza ed ordine pubblico;
   il flusso non conosce sosta, se non climatica, poiché permette a migliaia di giovani con zainetto in spalla, denaro contante e smartphone, di poter ottenere un foglio di espulsione che consente loro il «via libera» per raggiungere la penisola o rimanere in condizioni di clandestinità in Sardegna;
   risultano notevolmente incrementati i crimini predatori messi in opera da queste persone nei giorni successivi allo sbarco (anche una violenza sessuale ai danni di una barista di via Roma);
   dall'inizio del 2017 sono già arrivati a 100 le potenziali «minacce», che hanno tranquillamente potuto guardare, osservare, fotografare le abitudini di una caserma operativa di polizia;
   appare, ad avviso dell'interpellante, davvero fuori luogo la presenza mediatica del prefetto di Cagliari registrata con regolarità durante gli sbarchi «Frontex», mentre questo flusso rimane poco meritevole di attenzione, quando invece risulta essere molto più preoccupante sotto ogni punto di vista;
   i sindacati hanno denunciato con forza i limiti che affliggono gli uffici preposti a tali servizi, la carenza di personale del commissariato di pubblica sicurezza di Carbonia che, nonostante sia esposto in prima linea agli sbarchi sulle coste del Sulcis, sembra essere un avamposto di Polizia pressoché dimenticato;
   si è ancora in attesa dell'imminente inizio dei lavori alla caserma di via Venturi, sede dell'ufficio immigrazione, ad oggi ancora in condizioni pietose ed ancora alla Caserma Carlo Alberto, troppo spesso ridotta a centro di prima accoglienza con il personale del reparto mobili costretti ad estenuanti vigilanze –:
   se non ritenga di dovere con somma urgenza intervenire in relazione al comportamento del prefetto di Cagliari che sembra di fatto ignorare le istanze sacrosante dei rappresentanti della polizia;
   se non ritenga di dover promuovere una verifica ministeriale circa lo stato dell'organizzazione e i rischi a cui vengono sottoposti gli agenti quotidianamente per quella che l'interpellante giudica incuria logistica e organizzativa;
   se non ritenga di dover intervenire preventivamente prima che inizi una nuova stagione sotto l'insegna dell'improvvisazione e dell'emergenza;
   se non ritenga di dover valutare, con la necessaria attenzione, l'allarme terroristico in Sardegna, proprio perché appare sempre più illogico e molto pericoloso gestire persone sconosciute provenienti da aree geografiche poste sotto la lente di ingrandimento, in maniera così grossolana, permettendo di aggirare sistemi di sicurezza nazionali che, a giudizio dell'interpellante, si proclamano così imponenti;
   se non ritenga di dover valutare l'esigenza di assicurare per la prefettura di Cagliari un'adeguata gestione che superi quelle che l'interpellante attualmente giudica improvvisazione e inadeguatezza.
(2-01653) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

espulsione

polizia