ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01645

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 737 del 07/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2017
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2017
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2017
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LO SPORT
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/02/2017
Stato iter:
02/05/2017
Fasi iter:

RITIRATO IL 02/05/2017

CONCLUSO IL 02/05/2017

Atto Camera

Interpellanza 2-01645
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Martedì 7 febbraio 2017, seduta n. 737

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'interno, il Ministro per lo sport, per sapere – premesso che:
   il palazzo del podestà fu costruito nel 1227, committente, il bresciano Laudarengo Martinengo nominato podestà di Mantova. Unitamente alla torre civica, il palazzo rappresentò il centro amministrativo del comune di Mantova;
   con il programma triennale delle opere pubbliche 2008-2010 e l'elenco annuale 2008, approvato con delibera di consiglio comunale n. 22 del 17 marzo 2008, il comune di Mantova ha previsto la realizzazione dei lavori di recupero, valorizzazione e riuso funzionale del complesso monumentale, denominato «Palazzo del Podestà»;
   il progetto preliminare è stato approvato con delibera di giunta comunale n. 247 del 18 novembre 2008;
   la gara pubblica vide, in data 23 novembre 2011, l'offerta del Consorzio Cooperative Costruzioni C.C.C. Soc. Coop di Bologna aggiudicarsi l'appalto per l'importo di 11.125.794,84 euro (prima fase dei lavori);
   le condizioni del complesso monumentale, dopo le scosse sismiche che colpirono il comune di Mantova nel maggio 2012 hanno reso improrogabile l'intervento di urgenza, sia per tutelare la salute e la pubblica incolumità, sia per rispettare il protocollo Unesco. Quindi, con determinazione dirigenziale n. 1925 del settore lavori pubblici, in data 24 settembre 2012, sono stati approvati i verbali di gara e le risultanze in essi contenute aggiudicandosi, in via definitiva, i lavori all'Ati costituita da CCCSoc. Coop di Bologna e Piacenti S.p.a. di Prato;
   in tale determina si è precisato che l'appalto viene suddiviso in due fasi, impegnando l'importo complessivo di euro 12.347.274,32, relativo alla sola Fase I, a favore del C.C.C. Soc. Coop di Bologna: l'imputazione è riferita ai capitoli di bilancio relativi a «realizzazione sedi uffici comunali» e «nuove sedi degli uffici comunali»;
   con delibera di giunta comunale n. 247 del 10 dicembre 2013, è stato approvato il progetto definitivo;
   nelle premesse della delibera di giunta, tra le altre considerazioni, viene «accertata la necessità di rimodulare il progetto definitivo, dando priorità a lavorazioni di consolidamento e miglioramento sismico dell'intero edificio, senza oneri aggiuntivi rispetto alle risorse complessivamente assegnate per la Fase I, pari a 13.925.000,00 euro, di cui 10.135.794,84 euro per lavori»,
   tali risorse risultano dal quadro economico, anch'esso approvato con la delibera n. 247 del 2013 ed «aggiornato a seguito delle spese già effettivamente sostenute e dell'adeguamento IVA, dando atto che si darà corso alla sola Fase I»;
   nelle premesse deliberative, al secondo capoverso, a pagina 7, si considera «che, ad oggi (10 dicembre 2013), sono già stati liquidati complessivi euro 717.768,03 ...». Successivamente, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, segretariato regionale per la Lombardia, con provvedimento n. 1989 del 17 marzo 2016, ha autorizzato il comune di Mantova ad eseguire i lavori;
   sulla Gazzetta di Mantova, in data 1o dicembre 2016, si legge: «Il Cipe ha appena deliberato 9 milioni per sbloccare il cantiere del Palazzo del Podestà – scrive in una nota del tardo pomeriggio il sindaco di Mantova Mattia Palazzi»;
   il progetto doveva procedere senza oneri aggiuntivi rispetto alle risorse complessivamente assegnate per la Fase 1, pari a 13.925.000,00 euro, di cui 10.135.794,84 euro per lavori. Dal marzo 2016 ad oggi, i lavori non sono iniziati;
   non è noto se il Cipe abbia stanziato i nove milioni di euro con adeguata istruttoria;
   da una richiesta del consigliere comunale Giuliano Longfils, risulta che non è stato acquisito alcun fascicolo istruttorio presso il settore «Gestione del territorio e dell'ambiente» del comune di Mantova;
   in una nota del 21 dicembre 2016, inviata dal Ministro Luca Lotti, al sindaco di Mantova Mattia Palazzi, in cui comunica la decisione presa nella seduta del Cipe del 1o dicembre 2016 dell'utilizzazione «delle risorse derivanti da revoche già operate con la delibera del CIPE n. 21/2014 per le obbligazioni giuridicamente vincolanti non assunte nei termini, a favore di Comuni ed Enti Pubblici che presentino un livello di progettazione disponibile tale da consentire il rapido avvio della spesa ovvero che richiedano un cofinanziamento del costo residuo per poter essere rapidamente avviati. Tra gli interventi approvati, Ti confermo la presenza del progetto presentato dal Comune di Mantova relativo al recupero, la valorizzazione e il riuso funzionale del complesso del Palazzo del Podestà per un importo complessivo di 9 milioni di euro. La delibera è attualmente nella fase di formalizzazione presso il Dipartimento per la Programmazione economica e verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica dopo l'avvenuto controllo preventivo di legittimità operato dalla Corte dei Conti». Non è chiaro a quale «progetto» si riferisca il Ministro Lotti, considerato che il settore lavori pubblici del comune di Mantova, a quanto consta agli interpellanti, non ha inoltrato al Cipe alcun progetto definitivo che, come già espresso, ha una sua conclamata autonomia finanziaria, né, tantomeno, il progetto esecutivo, relativo alla fase A1, revisione 1o ottobre-2015; considerato che i lavori non sono mai iniziati e che, comunque, l'importo di tali lavori non può eccedere il finanziamento di 13.925.000,00 euro, già citato sopra;
   risulta agli interpellanti che, ad oggi, non sia stata resa pubblica alcuna istruttoria degli specifici atti di finanziamento del Cipe nella seduta del 1o dicembre 2016;
   da ultimo, il sindaco Palazzi, nella seduta di consiglio comunale del 21 dicembre 2016 ha esibito un documento che avrebbe comprovato il finanziamento di 9 milioni di euro da parte del Cipe: si trattava verosimilmente, secondo gli interroganti, della nota del Ministro Lotti. Il che ha generato la ricerca finora infruttuosa degli atti al riguardo da parte del Consigliere Longfils, con particolare attenzione alla richiesta del comune di Mantova del finanziamento summenzionato –:
   se il Governo intenda chiarire, per quanto di competenza, quali decisioni siano state assunte nella seduta del Cipe del 1o dicembre 2016 in merito al recupero ed al riuso funzionale del palazzo del podestà comune di Mantova;
   se e quali iniziative di competenza intendano assumere per impedire che siano destinate risorse economiche da parte del Cipe senza che sia stata svolta un'adeguata ed approfondita istruttoria preventiva.
(2-01645) «Zolezzi, Alberti, Businarolo, De Rosa, Ferraresi, Sarti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

lavori pubblici

aggiudicazione d'appalto