Legislatura: 17Seduta di annuncio: 731 del 27/01/2017
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 27/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VARGIU PIERPAOLO CIVICI E INNOVATORI 27/01/2017 CATANIA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 27/01/2017 BARADELLO MAURIZIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 27/01/2017 FAUTTILLI FEDERICO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 27/01/2017 RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2017 CESARO LUIGI FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/01/2017 CARUSO MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 27/01/2017 FITZGERALD NISSOLI FUCSIA DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 27/01/2017 DELLAI LORENZO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 27/01/2017 MURGIA BRUNO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/01/2017 NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/01/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/01/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 31/01/2017
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 31/01/2017
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 31/01/2017
RITIRATO IL 08/02/2017
CONCLUSO IL 08/02/2017
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
l'articolo 1, comma 438, della legge di bilancio 2017 (n. 232 del 2016), istituisce un «Fondo da ripartire per il finanziamento di interventi a favore degli Enti locali»;
la dotazione del Fondo citato ammonta a 969,6 milioni di euro per ciascuno per gli anni dal 2017 al 2026, e a 935 per ciascun anno dal 2027 al 2046. Dal 2047 lo stanziamento sarà di 925 milioni annui;
l'individuazione dei beneficiari dei detti interventi, così come delle finalità, dei criteri e delle modalità di riparto è affidata dal successivo comma 439 dello stesso articolo 1 della medesima legge, ad uno o più decreti del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze dopo intesa in sede di Conferenza unificata;
lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attuativo è stato presentato in Conferenza unificata (Commissione affari finanziari) e da questo schema si evince che il fondo sarà ripartito tra comuni e province, comprese le città metropolitane, con l'espressa esclusione, però, degli enti di area vasta delle regioni a statuto speciale;
si tratta di una decisione che è in contrasto con quanto indicato dal citato articolo 1, comma 438, della legge n. 232 del 2016, dove non appaiono distinzioni tra enti territoriali delle regioni a statuto speciale rispetto a quelle a statuto ordinario, differenza di quanto, invece, accade con l'articolo 1, comma 754, della legge n. 208 del 2015;
si osserva, incidentalmente, che il finanziamento a favore degli enti di area vasta avrebbe effetti positivi sull'equilibrio dei bilanci delle province e città metropolitane delle regioni a statuto speciale, sterilizzando almeno in parte, i tagli previsti dalle leggi statali (in particolare, dalla legge n. 190 del 2014);
infatti, il processo di riordino istituzionale degli enti locali della Sardegna e della Sicilia è stato accompagnato da una precaria situazione finanziaria delle province, le quali, come tutte quelle italiane, hanno subito una drastica riduzione delle entrate, a fronte di compiti che devono comunque essere garantiti;
per il 2015 e 2016 si è fatto fronte all'emergenza finanziaria con misure straordinarie sia finanziarie che contabili, la cui applicazione è stata estesa anche alle province sarde, con la possibilità, ad esempio, di approvare il solo bilancio annuale o di utilizzare l'avanzo di amministrazione per il raggiungimento degli equilibri finanziaria. Ma queste procedure non possono più essere utilizzate;
la situazione è resa ancor più grave proprio dalla previsione del citato schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che esclude gli enti di area vasta delle regioni a statuto speciale, e che avrebbe effetti anche dopo il 2047, facendo gravare sul bilancio regionale gli stanziamenti a favore delle province che altrimenti non potrebbero garantire le proprie funzioni fondamentali sul territorio –:
quali iniziative di competenza intendano intraprendere per evitare che quanto su esposto si verifichi, causando una situazione critica che non potrebbe che avere conseguenza pesanti per i cittadini degli enti interessati, oltre a causare una ingiusta, e non prevista dalla legge, differenza tra enti che dovrebbe avere tutti lo stesso trattamento.
(2-01624) «Capelli, Vargiu, Catania, Baradello, Fauttilli, Ribaudo, Luigi Cesaro, Caruso, Fitzgerald Nissoli, Dellai, Murgia, Nicoletti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):bilancio regionale
Capo di governo
metropolitana